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Luther: Verso l’inferno, la recensione del nuovo film con Idris Elba

A partire dal 10 marzo, è disponibile su Netflix un nuovo film originale, con come protagonista Idris Elba. Luther: Verso l’inferno (in lingua originale, Luther: the fallen sun) si inserisce nel genere crime e d’azione, con toni cupi e talvolta crudi. Il film è diretto da Jamie Payne, con una sceneggiatura di Neil Cross. Quest’ultimo è inoltre l’ideatore della serie TV da cui il film ha preso vita e di cui costituisce la continuazione. Infatti, il grande pubblico conosce già la figura di John Luther (Idris Elba), un ispettore di grande talento che talvolta fatica a controllare la sua impulsività. La serie TV conta 5 stagioni e si è conclusa nel 2019: ora tutti i suoi episodi sono disponibili su Netflix. La piattaforma consiglia il film a un pubblico adulto, classificandolo come +16, per via di alcune scene violente ed emotivamente impattanti. Di seguito trovate la sinossi e il trailer di Luther: verso l’inferno:

Nell’epica continuazione della pluripremiata serie televisiva, reinventata per il cinema, un raccapricciante serial killer sta terrorizzando Londra mentre il brillante ma disgraziato detective John Luther (Idris Elba) è seduto dietro le sbarre. Ossessionato dalla sua incapacità di catturare il cyber psicopatico, che ora lo schernisce, Luther decide di evadere di prigione per finire il lavoro con qualsiasi mezzo necessario.

Ecco la recensione senza spoiler del film.

Adrenalina e suspence

Luther: Verso l’inferno è sicuramente un thriller ben riuscito. Il film è ricco di scene d’azione cariche di adrenalina, riuscendo così a mantenere alta l’attenzione del pubblico nelle sue due ore abbondanti di durata. Idris Elba conferma un’interpretazione convincente e tagliente del personaggio, con cui dopo cinque stagioni ha grande dimestichezza. John Luther è segnato dall’esperienza del carcere e il suo passato sembra sempre pronto ad attaccarlo alle spalle. Quindi, il suo carattere assume una sfumatura ancora più cupa. Accanto al suo infallibile istinto da detective, a cui non riesce a rinunciare anche dopo aver deposto il distintivo, non ci stupiamo di vedere emergere il suo lato più violento e impulsivo. Tra le scene più impattanti dal punto di vista della suspence, certamente possiamo citare quella in cui Luther combatte contro l’efferato cyber killer che lo perseguita, sulle rotaie della metro di Londra. Infatti, l’ambientazione aiuta a fornire un senso di claustrofobia e il montaggio veloce rende particolarmente sospeso lo scontro tra i due.

Proprio il villain del film risulta uno dei maggiori punti di forza. Andy Serkis interpreta l’efferato e sadico killer in modo eccellente, riuscendo a incutere timore con la sua sola presenza in scena. Il personaggio è costruito con astuzia e abilità. La sua pericolosità viene espressa non solo dalle sue azioni spietate, ma anche dall’effetto psicologico e fisico che riflettono gli altri protagonisti. Sua moglie è la vittima forse più imperdonabile. La donna appare completamente ustionata per aver tentato di ostacolare i piani deliranti del killer e vive nel terrore di generare nuovamente una sua reazione violenta, anche solo parlando o aiutando Luther. Ciò mette in chiaro fin dall’inizio del film la spietatezza del nemico, preparando un crescendo che culminerà poi con scene davvero crude. Il personaggio di Andy Serkis, David Robey, porta una ventata di novità a Luther: Verso l’inferno, che per il resto non si distacca molto dalla serie.

Che l’incubo incominci, perché sono pronto.

John Luther

La perversione della tecnologia

Come già accennato, l’antagonista è un cyber killer che ricatta le sue vittime, minacciandole di rivelare loro oscuri segreti rintracciati tramite il web. In una delle scene chiave, trasmette in videochiamata con un ampio pubblico una serie di torture inflitte a Luther e alla poliziotta Odette Raine: di fronte a questa terrificante visione, gli spettatori restano a bocca aperta, come davanti a un film, ansiosi di vedere gli sviluppi. Il film presenta un’interpretazione perversa e portata all’estremo della tecnologia, che mette tuttavia in luce i timori più reconditi legati alla diffusione tecnologica. Internet diventa un importante testimone della coscienza umana, incapace di dimenticare alcun errore. Attraverso il web, gli aguzzini possono vedere senza essere visti. David Robey forse appare tanto temibile perché rappresenta – anche se in modo estremizzato – il lato oscuro della tecnologia, con cui ci si può trovare a fare i conti in prima persona.

Il grande ritorno di Luther

Il film riesce a trasportare il pubblico nell’atmosfera tesa e misteriosa della serie TV, in una Londra cupa e brutale. Da una parte, l’idea di riprendere armoniosamente la storia originale e creare una sorta di effetto nostalgia risulta una scelta vincente. I fan della serie TV sono incuriositi e coinvolti da Luther: Verso l’inferno, dopo aver aspettato con ansia il ritorno dell’amato personaggio di Idris Elba e degli altri protagonisti, in seguito alla fine della quinta stagione. Dall’altra, però, il film non si rivolge unicamente al pubblico affezionato della serie: la trama si sviluppa in modo lineare e credibile, formando una storia indipendente in cui la personalità di John Luther riesce a emergere abbastanza a 360 gradi.

Infine, vi segnaliamo una scena in cui il talento di Jamie Payne appare particolarmente evidente. Si tratta della sequenza finale del film, che si allontana dalla caotica Londra per portare Luther in una tundra ghiacciata. Questa location simboleggia l’animo profondamente selvaggio di Luther: Verso l’inferno, in tutta la sua crudezza e onestà. La regia ci offre una visione mozzafiato e sublime dello scenario naturale, chiudendo degnamente il film, non senza lasciare qualche spiraglio aperto per un possibile sequel.

Luther: verso l’inferno è disponibile in streaming su Netflix dal 10 marzo.

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Accogliendo appieno l'eredità della serie TV, Luther: Verso l'inferno narra una storia thriller classica e carica di adrenalina. Oltre a inquadrature e location di grande impatto, il film può contare sull'interpretazione di Idris Elba, maturo e credibile, questa volta affiancato da Andy Serkis, nei panni di un sottile e spietato cyber killer. Capace di stimolare la riflessione e di tenere col fiato sospeso con le sue scene d'azione, Luther: Verso l'inferno è assolutamente consigliabile ad un pubblico a caccia di brividi.

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