Tenebre e Ossa: recensione della stagione 2

La seconda stagione di Tenebre e Ossa, la serie tratta dai bestseller di Leigh Bardugo, è da ieri disponibile su Netflix.

QUI trovate la nostra recensione della prima stagione.

Sinossi

Per cercare di contrastare il generale Kirigan e il suo nuovo esercito all’apparenza invincibile, Alina Starkov e Mal Oretsev radunano un gruppo di potenti alleati e intraprendono un viaggio attraverso il continente per trovare due creature mitiche che aumenteranno i poteri della ragazza. A Ketterdam l’opportunità di un colpo letale mette ancora una volta i Corvi in rotta di collisione con la leggendaria Evocaluce.

Recensione

Il ritorno nel Grishaverse non è stato quello che ci aspettavamo.

Dopo una prima stagione assolutamente brillante e in linea con le storie raccontante nei romanzi, le aspettative per questa seconda stagione di Tenebre e Ossa erano davvero alte. Ci siamo invece trovati ad una storia modificata, raccontata male e le cui troppe storie si mescolano tra loro dando solo un senso di confusione e rovinando la trama che finisce per rivelarsi troppo in fretta.

Infatti, mentre la prima stagione ha seguito la storia di soli due romanzi, cioè il primo della trilogia di Tenebre e Ossa e Sei di Corvi, nella seconda stagione hanno deciso di inserire tutti e 6 i libri mancanti all’appello: gli ultimi due della trilogia originale, Sei di Corvi e il suo seguito Il Regno Corrotto ed anche parti di Il Re delle Cicatrici e Le Vite dei Santi. Insomma, un pentolone di storie cotte tutte insieme. Un disastro già in partenza.

Poteva essere una buona idea continuare su una linea più tranquilla e dividere queste storie in più stagione per dare modo di apprezzare meglio il meraviglioso mondo creato dalla penna di Leigh Bardugo e così brillantemente presentato nella prima stagione, invece Netflix ha voluto strafare questa volta e ha rovinato così qualcosa di bello.

Non solo la quantità di contenuti ma, per chi ha letto i libri anche la trama prende una direzione diversa da quella che conosciamo e va così a cambiare una parte della storia che, secondo me doveva essere lasciata quanto più fedele possibile.

Non è tutto nero

Ovviamente non tutta la seconda stagione di Tenebre e Ossa è da buttare. La serie ci regala momenti davvero belli e potenti. Come il ritorno dell’Oscuro interpretato da un magnetico Ben Barnes, per quale è davvero difficile pensare male. Minaccioso e folle fino alla fine, deciso ad avere la sua vendetta, deciso ad avere il potere non si fermerà davanti a niente e a nessuno pur di avere ciò che vuole. Oltre al fatto che, la seconda stagione ci da una visione più ampia del suo passato e possiamo intravedere nelle sue azioni una traccia di umanità che quasi ci porta a sostenerlo.

E poi abbiamo la protagonista, Alina (Jessie Mei Li) che in questa seconda stagione è alla ricerca non di uno ma, di ben due amplificatori. Ora che si sente più forte, anche perchè è vicina all’amore della sua vita, Alina risulta a tratti un pò arrogante. Rimane comunque un’interpretazione davvero buona che però a volte, viene un pò oscurata dagli altri carismatici personaggi intorno a lei.

Tra i nuovi entrati troviamo il principe di Ravka, Nikolai (Patrick Gibson), i gemelli guerrieri Tolya ( Lewis Tan ) e Tamar ( Anna Leong Brophy) che ammetto sono molto molto somiglianti all’idea che mi ero fatta di loro leggendo i romanzi. I personaggi scelti accuratamente, una buona recitazione comunque non migliorano quello che stiamo guardando. Una serie di eventi sparati a grande velocità che confondono e distraggono lo spettatore. E la distrazione in questo non è assolutamente un punto a favore, proprio perchè accadono così tante cose tutte insieme che perdere un pezzo a volte può costare caro.

Troppe storie

Non c’è solo Alina e la sua ricerca degli amplificatori e la voglia di distruggere la faglia. Abbiamo l’oscuro che cerca di creare un esercito, e poi i Corvi a Ketterdam.

Il primo episodio avrebbe dovuto fungere da linea guida. I personaggi presentati ad uno ad uno e la storia raccontata bene è molto vicina alla narrazione della stagione 1, anche il secondo episodio si salva ma, dal terzo in poi sembra quasi si sia rotto qualcosa. E non è stato piacevole.

Nel complesso la seconda stagione di Tenebre e Ossa è poco brillante e molto confusa, ti fa comunque apprezzare di essere tornato in quel meraviglioso mondo che è il Grishaverse e nel finale rilascia pezzi che ti faranno davvero restare di sasso ed aprono quasi sicuramente la porta ad un futuro. Ma nel complesso la narrazione troppo veloce, le troppe storie intrecciate e i cambiamenti drastici lasciano l’amaro in bocca.

La seconda stagione di Tenebre e Ossa è poco brillante e molto confusa, ti fa comunque apprezzare di essere tornato in quel meraviglioso mondo che è il Grishaverse e nel finale rilascia pezzi che ti faranno davvero restare di sasso ed aprono quasi sicuramente la porta ad un futuro. Ma nel complesso la narrazione troppo veloce, le troppe storie intrecciate e i cambiamenti drastici lasciano l'amaro in bocca.

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