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Teoria su Il Signore degli Anelli: Pipino era segretamente un agente di Sauron

I romanzi e gli adattamenti cinematografici del Signore degli Anelli sono pieni di personaggi amati, ma anche tra questa illustre compagnia, Peregrin “Pippin” Took si distingue come uno dei preferiti dai fan. Il più giovane dei quattro membri della Compagnia degli Hobbit, Pipino è allegro, curioso e incline a combinare guai. La sua personalità ingenua e spensierata porta il necessario umorismo in una storia spesso cupa e la sua stretta amicizia con il cugino Meriadoc “Merry” Brandybuck è davvero commovente.

I difetti di Pipino, però, sono quasi altrettanto numerosi del suo fascino e la sua propensione a fare la cosa sbagliata al momento sbagliato mette lui stesso e i suoi compagni in guai piuttosto seri più volte nel corso de Il Signore degli Anelli. Anzi, commette errori clamorosi così spesso da risultare quasi un po’… sospetto. Anche se sembra sacrilego prenderlo in considerazione, e se la goffaggine e il comportamento disordinato di Pipino fossero in realtà tutta una recita? Il dolce e sciocco Hobbit potrebbe essere in realtà un agente segreto di Sauron?

Per quanto ridicola possa sembrare questa teoria, ci sono in realtà alcune prove interessanti a suo favore… soprattutto se si nota quante opportunità ha Pipino di fare danni seri e raccogliere informazioni per l’Oscuro Signore. In qualità di lontano cugino e amico di Frodo, Pipino è presente alla festa di compleanno di Bilbo e assiste alla scomparsa dell’anziano Baggins. Nei romanzi, è uno dei “cospiratori” (insieme a Merry, Sam e Ciccio Bolger) a conoscenza dell’esistenza dell’Anello e delle intenzioni di Frodo di lasciare la Contea. Lo spiano per assicurarsi che non se la svigni da solo e Merry sbircia persino il diario di Bilbo, condividendo le sue scoperte con Pipino e gli altri.

Nell’adattamento de La Compagnia dell’Anello di Peter Jackson, Pipino racconta a voce alta agli altri ospiti del Pony Rampante di Bree gli eventi della festa di Bilbo di anni prima, una cosa estremamente imprudente da fare, dato che il Portatore dell’Anello è attivamente braccato dagli scagnozzi di Mordor. Questa mossa incauta costringe Frodo a creare un diversivo, che lo porta a indossare l’Anello e ad attirare i Nazgûl direttamente alla locanda. Più tardi, a Gran Burrone, Pipino (insieme a Merry) insiste per insinuarsi nella Compagnia, nonostante si comporti come se non capisse la missione da compiere.

Alle miniere di Moria, le marachelle di Pipino raggiungono nuove vette. Per prima cosa (anche se questo avviene solo nel film), lancia delle pietre contro l’Osservatore nell’Acqua, causandone probabilmente il risveglio e costringendo la Compagnia a fuggire all’interno, lontano dai tentacoli del mostro. Poi procede, tristemente, a far cadere una pietra in un pozzo. Questo passo falso è ancora più grave nell’adattamento cinematografico, poiché è un elmo, seguito da un intero scheletro, a risvegliare “i tamburi degli abissi”, ovvero un’ondata apparentemente infinita di orchi e troll delle caverne. Questa agitazione potrebbe aver provocato anche il Balrog, portando alla “morte” di Gandalf e a uno dei momenti più bui della Compagnia.

L’incidente di Moria è paragonabile solo alla successiva disavventura di Pipino con il Palantír di Isengard, per il quale sviluppa un’ossessione istantanea e incrollabile non appena lo vede. Ignorando gli avvertimenti di tutti, lo ruba a Gandalf addormentato e vi scruta dentro, permettendo a Sauron di percepirlo e di guardare nella sua mente. È un momento importante, in quanto il Signore Oscuro crede che sia Pipino l’Hobbit che detiene l’Anello e non Frodo. Ma se questo comportamento apparentemente irrazionale fosse in realtà un modo per far sapere qualcosa al suo padrone? Gandalf porta quindi Pipino a Minas Tirith per custodirlo. Per coincidenza, questo lo avvicina anche a Mordor, la sede del potere di Sauron.

La domanda è: in quale momento della narrazione Pipino potrebbe essere stato corrotto da Sauron? La Compagnia dell’Anello di Peter Jackson accorcia notevolmente la linea temporale, ma in realtà c’è un intervallo di 17 anni tra la festa d’addio di Bilbo e il viaggio di Frodo dalla Contea. Questo fornisce tutto il tempo necessario agli agenti di Sauron per ascoltare Pipino che si vanta dell’improvvisa e misteriosa scomparsa di Bilbo. È possibile che i Nazgûl si siano incontrati con lui in segreto dopo essere arrivati nella Contea prima del loro primo incontro raffigurato con i giovani Hobbit.

Naturalmente, si tratta di un’ipotesi inverosimile, più simile a esercizi di pensiero strampalati come la famigerata teoria di Darth Jar Jar. Per ogni errore di Pipino, ci sono anche molti momenti di redenzione in cui il suo coraggio e il suo vero cuore risplendono, e molti dei suoi passi falsi portano a importanti sviluppi della trama che rendono possibili i momenti felici de Il Signore degli Anelli, come il ritorno di Gandalf come Gandalf il Bianco. Alla fine del racconto, Pipino è maturato notevolmente ed è diventato un valoroso guerriero a tutti gli effetti. Ha persino il merito di essere il primo Hobbit ad aver ucciso un temibile troll Olog-hai, impresa che compie durante la Battaglia della Porta Nera (anche se trascorre il resto della battaglia intrappolato sotto la sua mole morta). In seguito raggiunge la posizione di Thain della Contea, segno che alla fine diventa un leader forte e degno.

FONTECBR

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