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ASTERIX E L’IRIS BIANCO – Ecco il titolo del 40° albo di Asterix, in uscita il 2 novembre per Panini Comics

“Per illuminare la foresta, basta la fioritura di un solo iris” si legge nella 40a avventura di Asterix e Obelix. Quello che speriamo, vedendo questa immagine, è che un sorriso torni a illuminare il viso di Abraracourcix! Cosa sarà mai successo al nostro capo gallico preferito e perché quel muso lungo?! 

“Mi sono divertito un sacco a ritrovare i nostri amici gallici e a disegnarli in situazioni insolite, sconvolti dagli effetti di una nuova scuola di pensiero, l’Iris Bianco, arrivata da Roma.”
— Didier Conrad

In attesa dell’uscita dell’albo il 2 novembre 2023, Fabrice Caro, sceneggiatore di Asterix e l’Iris Bianco, ci svela qualcosa di più.

Può raccontarci la genesi del 40° albo delle avventure di Asterix?

Avevo voglia di scrivere un albo che fosse incentrato sul villaggio e i suoi dintorni. Amo particolarmente gli albi di Asterix dove un elemento esterno si fa strada nel villaggio, turbandone gli equilibri, per osservare le reazioni degli abitanti, caratterizzati da una malafede leggendaria. Questo inoltre mi ha fornito l’occasione di affrontare in filigrana un fenomeno tipico della società contemporanea…

E il titolo?

Iris Bianco è il nome di una nuova scuola di pensiero positivo arrivata da Roma, che comincia a diffondersi nelle grandi città, fino a raggiungere Lutezia. Cesare decide che tale metodo può sortire un effetto benefico sugli accampamenti romani dislocati intorno al celebre villaggio gallico. Ma i precetti della scuola esercitano la loro influenza anche sugli abitanti del villaggio che ne incrociano il cammino… La tavola pubblicata in esclusiva a
dicembre ha dato ai lettori un assaggio di tali effetti! Cercavo un titolo che fosse nello spirito di Goscinny
e Uderzo, i quali ricorrevano spesso a un oggetto fisico o un personaggio per riassumere il soggetto
dell’albo (il paiolo, l’indovino, il grande fossato, lo scudo degli Arverni, il falcetto d’oro…). In questo caso, l’iris simboleggia la fioritura e la benevolenza…o almeno è quello che speriamo.

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