Pokémon Go: lo sviluppatore affronta le controverse modifiche ai raid remoti

Giovedì scorso, Niantic, lo sviluppatore di Pokémon Go, ha annunciato importanti cambiamenti ai Raid remoti del gioco, tra cui un massiccio aumento del prezzo e un limite giornaliero per i giocatori. I cambiamenti non entreranno in vigore prima del 6 aprile, ma i giocatori sono comprensibilmente frustrati. Parlando con Eurogamer, il vicepresidente di Pokémon Go, Ed Wu, ha spiegato nel dettaglio le motivazioni dell’azienda per i cambiamenti, paragonando i pass per i Raid remoti a una “scorciatoia” e affermando che tolgono l’incentivo a partecipare ai Raid in locale. Wu ha anche affermato che il cambiamento è volto ad aiutare il gioco a sopravvivere nel lungo periodo.

Pokemon Go Raid Remoti

“Dopo averci pensato molto attentamente, quello che stiamo facendo è relativamente semplice. In generale, l’obiettivo è mantenere i Raid remoti come parte di Pokémon Go, ma farlo in modo sostenibile. Il cambiamento è necessario per la salute a lungo termine del gioco nel suo complesso e per i nostri principi di far uscire la gente all’aperto ed esplorare il mondo insieme”, ha dichiarato Wu a Eurogamer.

I Raid remoti sono stati aggiunti al gioco nel 2020 come uno dei numerosi cambiamenti dovuti alla pandemia di Coronavirus. Negli anni successivi, Niantic ha tentato di annullare la maggior parte di questi cambiamenti, come ha fatto nel 2021 con le modifiche ai PokeStop. Wu chiarisce che questo è l’ultimo tentativo di Niantic di annullare tali cambiamenti.

“Il mondo è tornato in gran parte all’aperto. I pass per i Raid remoti sono arrivati a dominare l’esperienza di gioco complessiva in un modo che non avremmo mai voluto. Sono diventati essenzialmente una scorciatoia per giocare. Abbiamo riscontrato uno squilibrio perché il prezzo attuale dei pass per i Raid remoti è abbinato al Battle Pass Premium, il che sta distorcendo l’economia del gioco e lo rende insostenibile a lungo termine”.

Niantic ritiene chiaramente che Pokémon Go funzioni meglio se giocato all’aperto con gli amici. Questo è il modello che ha reso il gioco un successo immediato nell’estate del 2016 e lo sviluppatore vuole chiaramente replicarlo. Sfortunatamente, questo modello ignora cose come il tempo inclemente, quando non è sicuro giocare all’aperto. Ci sono anche giocatori che si sono fatti degli amici in tutto il mondo con i quali raidare, ma non a livello locale. Niantic non ha spiegato in che modo questi aspetti del gioco influiscano sulla spinta a mantenere Pokémon Go all’aperto, ma è chiaro che l’azienda ha una visione, anche se non è d’accordo con la base dei giocatori.

Cosa ne pensate di queste modifiche ai Raid remoti? Siete frustrati da questo cambiamento? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Nerdpool.it!

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