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Omnilith – Recensione

È uscito da poche settimane per Eris Edizioni, Omnilith, il secondo fumetto di Lorenzo Mò. Se con Dogmadrome entravamo in un vero e proprio gioco di ruolo fantasy, stavolta ci troviamo di fronte a una storia che fa incontrare lotta libera e fantascienza, trattando anche un tema caldissimo come quello del cambiamento climatico.

COMBATTERE PER SALVARE IL PIANETA

L’Omnilith è una misteriosa sfera che produce energia pulita per l’intero pianeta. Per ricaricarsi ha bisogno delle energie che si sprigionano da lottatori e lottatrici durante i combattimenti. Uomini e donne mascherati si affrontano così di continuo davanti a tantissimi spettatori per assicurare un futuro al mondo. Doc Vampire è la stella dello show, un uomo dall’identità segreta e campione imbattuto da anni. Ma si trova improvvisamente inseguito da alcune persone che cercano di ucciderlo. L’unico modo per salvarsi la vita è collaborare con altri combattenti e cercare di risalire all’origine di questo mistero.

Lorenzo Mò ci porta in un futuro che a prima vista sembrerebbe quasi idilliaco. Oggi vediamo con i nostri occhi come ogni giorno il dibattito sul cambiamento climatico si faccia più pressante e necessario, spingendo per azioni e interventi che possano evitare l’irreparabile. Pensate se tutto potesse risolversi con un incontro di wrestling…sarebbe incredibilmente semplice. Nel mondo di Omnilith questo è possibile grazie a una sfera dal funzionamento misterioso, qualcosa di alieno arrivato sulla Terra anni prima. Ma in questo scenario quasi utopico, non tutto è come sembra, c’è qualcosa di nascosto e non detto che, se rivelato, potrebbe far crollare il castello di carte.

L’UOMO SOTTO LA MASCHERA

Un punto di forza di Omnilith sono sicuramente i personaggi. Nelle prime pagine iniziamo subito a conoscere Doc Vampire. Nascosto sotto una maschera che non toglie mai, c’è un uomo che ha soldi e fama ma che non sembra felice. Cinico e orgoglioso, vuole dimostrarsi sempre al di sopra di tutti e tende ad allontanare le persone che gli si avvicinano. Un carattere molto diverso da quello del suo maggior sfidante sul ring, Heartboss, un combattente più giovane che lo vede come il suo idolo e vorrebbe proteggerlo da quelli che lo stanno minacciando. Pur controvoglia, Doc accetta l’aiuto del collega e il loro viaggio alla ricerca della verità li porterà a incontrare altri lottatori e lottatrici, alleati o meno. Ognuno ha un carattere molto diverso ma insieme riescono ad affrontare diversi imprevisti. Tra botte senza ritegno e colpi di scena si delinea una storia thriller e pulp con risvolti inaspettati e personaggi folli. Costretti alla fuga, i combattenti scopriranno la verità dietro l’Omnilith e la società in cui vivono e questa scoperta darà il via a un finale per nulla scontato ma perfetto.

Sono tante le maschere che si muovono tra le pagine di questa storia e non è facile distinguere i buoni dai cattivi. Spesso, anche chi doveva essere “buono” si dimostra disposto a utilizzare qualsiasi mezzo per raggiungere il proprio fine. Doc Vampire stesso non è per nulla il classico eroe che lotta per sconfiggere il male. Vuole solo avere una vita tranquilla, non gli interessa salvare il mondo o proteggere i suoi alleati, è solo rimasto coinvolto quasi per caso in qualcosa più grande di lui.

UN RITMO INCALZANTE

Suddivisa in dieci capitoli, la storia non annoia mai ma, al contrario, la trama si fa sempre più incalzante e ogni capitolo è ricco di eventi e di azione. All’autore non interessa raccontare sin da subito per filo e per segno la società di Omnilith. Tutto quello che abbiamo bisogno di sapere lo scopriamo pezzo per pezzo andando avanti con la lettura. Lo stile di Lorenzo Mò è ben riconoscibile e con il suo tratto un po’ cartoonesco riesce a rendere in maniera molto efficace le emozioni dei personaggi, anche attraverso espressioni piuttosto esagerate. Allo stesso modo, i combattimenti prendono vita in tutta la loro violenza anche grazie a un utilizzo ben calibrato delle onomatopee, facendoci quasi percepire la potenza di certi colpi.

Omnilith è, quindi, un’ottima storia che riesce a far convivere più generi e influenze, dimostrando tutta la bravura dell’autore. Se in Dogmadrome, oltre all’elemento fantasy, si spingeva di più sul lato comico, qui la storia si fa più cupa e violenta, virando verso il thriller e il mystery e aggiungendo anche una componente ambientale molto attuale. Un racconto disegnato con uno stile particolare e con ottimi colpi di scena, che non posso che consigliarvi.

Omnilith è un'ottima storia che riesce a far convivere più generi e influenze, dimostrando tutta la bravura dell'autore. Se con Dogmadrome entravamo in un vero e proprio gioco di ruolo fantasy, stavolta ci troviamo di fronte a un racconto di lotta libera e fantascienza, che tratta anche un tema caldissimo come quello del cambiamento climatico, e con uno stile di disegno unico.

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