Dal 2019, Teresa Radice e Stefano Turconi stanno portando avanti la serie Le ragazze del Pillar, che continua a espandere il grande affresco narrativo originato sulle pagine de Il porto proibito nel 2015. Ogni volume approfondisce una o più figure femminili legate al Pillar to Post, il bordello introdotto proprio in quella prima storia. Il terzo numero, in particolare, ruota intorno alla figura di Tess e a quelle di Layla e Carolina (che danno il titolo ai racconti), spostando per la prima volta in questa serie l’ambientazione da Plymouth ad Algeri e Napoli.
Fare i conti con il passato
Yasser è ad Algeri con la sua nave, la Last Chance, per avere un’udienza con il Dey che governa la zona per conto del sultano di Costantinopoli. Con lui c’è Tess e i due scendono a terra per visitare la città e i luoghi dove l’uomo è cresciuto prima di prendere il largo. Tuttavia, si imbattono in Khaled e i suoi uomini, che li catturano e costringono così Yasser a fare i conti con alcune questioni irrisolte. Da ragazzo, il protagonista faceva parte della Fratellanza, un’organizzazione criminale che anni prima aveva pianificato un attentato al Dey di allora. La missione, però, aveva avuto conseguenze tragiche e Yasser, colpevole del fallimento, era fuggito da Algeri, senza più tornare. Ora Khaled vuole costringerlo a rimediare al suo errore e starà a Yasser provare a non cedere, mentre ritrova un vecchio amore, Layla, e deve cercare di capire dove sia finita Tess. Una ricerca che ci porterà a Napoli nella seconda parte di questo volume, dove faremo anche la conoscenza di alcuni personaggi storici.
Come indicato dal titolo stesso della serie, ne Le ragazze del Pillar un ruolo centrale è riservato ai personaggi femminili di questo universo narrativo, ognuno con caratteristiche peculiari e ben riconoscibile per il carattere e l’aspetto fisico, per quanto questo terzo volume possa essere visto in parte come un’eccezione. Tess è una donna forte, di animo buono e che ha avuto un passato burrascoso, ritrovando poi un’ancora di salvezza nel rapporto con Yasser. Già apparsa negli altri volumi, è in queste due storie che scopriamo qualche dettaglio in più sulle sue origini e che la vediamo in tutte le sue sfaccettature. La sua vicenda personale si lega alla Storia del tempo, nello specifico alla dominazione francese su Napoli e a qualche figura importante di quel periodo, come Joachim Murat, il re della città, un uomo vanesio e che ama circondarsi di tante ragazze, e sua moglie Caterina Bonaparte, una donna molto intelligente, che finirà per sviluppare un bel legame con Tess. Un mondo lontano anni luce da quello in cui vive Layla, costretta a una vita difficile ad Algeri, per sopravvivere e proteggere il suo fratellino, e che proprio nell’incontro con il capitano della Last Chance potrà forse trovare una forma di liberazione.
Il carattere di Joachim è lontano anni luce da quello di Yasser, che in questo volume è un grande protagonista al pari delle altre ragazze. Un uomo di gran cuore che ha dovuto abbandonare la sua casa per iniziare una nuova vita e che si vede costretto ad affrontare i fantasmi del passato. Ha passato molti momenti difficili e si sente in debito verso Tess e Layla, che a modo loro sono state la sua ancora di salvezza. Come avevamo già visto nel volume precedente, con Tess ha sviluppato un legame profondo e per ritrovarla è disposto addirittura a disobbedire agli ordini della marina.
Ancora una volta, oltre all’ottima scrittura di Teresa Radice, sono le tavole di Stefano Turconi ad ammaliare e colpire l’occhio del lettore. Paesaggi che sembrano cartoline e un’attenzione maniacale a ogni elemento dei personaggi, partendo dal vestiario, oggetto di approfondimento nelle pagine finali del volume coma da tradizione. Si ha così la sensazione di essere trasportati nei luoghi attraversati dai protagonisti e di essere immersi nella società del tempo. Merito anche dell’utilizzo, nella seconda parte, della lingua napoletana per i personaggi locali. La Storia reale si fonde in maniera perfetta alla finzione del racconto e potrebbe invogliare il pubblico a informarsi sulle figure storiche per capire quanto ci sia di vero in questa rappresentazione.
Il finale aperto lascia intendere che avremo ancora a che fare con questi personaggi e non vediamo l’ora di scoprire dove ci porterà il prossimo volume. Chissà se si tornerà a Plymouth e se avremo due storie così collegate come accaduto in questo volume.
Chiudiamo anticipandovi che in questi giorni abbiamo fatto una chiacchierata con Teresa e Stefano proprio per parlare di Le ragazze del Pillar 3 e non solo. Nei prossimi giorni troverete l’intervista integrale qui sul sito, tenete d’occhio la pagina!
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