HBO starebbe definendo i piani per il futuro di House of the Dragon, lo spin-off di Game of Thrones. La serie è stata rapidamente rinnovata per una seconda stagione e, mentre i piani per la realizzazione di questo progetto si stanno delineando, la rete via cavo sta valutando il futuro. Secondo Deadline, la HBO starebbe già “pensando a dare il via libera” alla terza stagione dello show. Non solo, ma il sito riporta che il produttore esecutivo e showrunner della serie, Ryan Condal, e il creatore della serie, George R.R. Martin, non sono ancora del tutto convinti della durata finale della serie. I due “continuano a discutere sul numero di stagioni”, prendendo in considerazione tre o quattro stagioni in totale.
In precedenza Martin aveva dichiarato che la serie avrebbe avuto bisogno di almeno quattro stagioni, con dieci episodi ciascuna, per rendere giustizia alla storia di “Fire & Blood”. Un importante tassello del puzzle di House of the Dragon che è stato rivelato nel rapporto riguarda la seconda stagione della serie. Secondo gli addetti ai lavori, la seconda stagione è stata ridotta da 10 a 8 episodi. Sarebbe facile pensare che la colpa sia della continua riduzione dei costi da parte della Warner Bros. Discovery, ma le fonti della WBD dicono a Deadline che “la riduzione del numero di episodi è stata dettata dalla storia”.
Come risultato di questa modifica alla seconda stagione di House of the Dragon, almeno una “battaglia importante” è stata spostata alla terza stagione. Gli addetti ai lavori concludono che, nonostante una certa indecisione da parte dei creativi, è “più probabile che la serie si protragga per quattro stagioni”. In definitiva, una pianificazione anticipata della conclusione dello show è quasi certamente una notizia gradita ai fan del franchise, alcuni dei quali forse si sentono ancora scottati dall’ultima stagione di Game of Thrones.
Non è stata confermata una data ufficiale per la messa in onda della seconda stagione di House of the Dragon, ma il report di Deadline parla di una première nell’estate del 2024.
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