Preparatevi a un’inaspettata avventura on the road insieme a una maga coraggiosa e impulsiva e a un pupazzo di neve che ha ripreso il peggio e il meglio degli umani. Infatti, Ginka e Glüna di Shinpei Watanabe, edito in Italia da Edizioni Star Comics è un viaggio di amicizia con tanti compagni, sempre sull’orlo di molteplici peripezie con obiettivi comuni.
Molto più di un’umana, molto più di un pupazzo di neve
Una ragazzina solitaria, sperduta fin da sempre in montagna, circondata solo dalla neve, dalla magia e da animali magici, fa di tutto per sopravvivere. Ma, la vita su una montagna innevata può rivelarsi più difficile del previsto, e l’unica speranza per migliorare la situazione è solamente la magia; perciò, la piccola Glüna non si arrende e si sforza per diventare una maga a tutti gli effetti, superando i limiti di un semplice essere umano.
Glüna affronta sfide quotidiane finché, un giorno rientrando a casa, incontra un bizzarro pupazzo di neve: Ginka, un antico pupazzo di neve parlante e che dopo aver divorato le provviste della piccola protagonista, ricambierà il favore insegnandole la magia. Infatti, Ginka non è un semplice pupazzo di neve, ma uno dei più grandi maghi di tutti i tempi al centro di un’antica leggenda. Anno dopo anno, i due stringono un forte legame affettivo e arriva il giorno in cui Glüna viene ritenuta una maga sotto ogni punto di vista da parte di Ginka, ritenendola pronta per andare via dalla montagna.
Sorge però un problema tra i due, se Glüna desidera partire e scoprire tutto ciò che il mondo ha da offrire, Ginka non può abbandonare la montagna a causa delle sue “condizioni da pupazzo di neve”. Scoprendo altri segreti della vita passata di Ginka e ciò che riguarda il suo “reale” e sperduto corpo, e giunti così a un bivio, Glüna non si fa problemi a trovare una soluzione e lanciare un incantesimo perché Ginka venga con lei. Ha così inizio il viaggio di un’impavide, giovane maga e uno dei maghi più potenti al mondo per viaggiare in lungo e in largo il mondo e ritrovare il vero corpo di Ginka.
Forza di volontà e cuore puro
Se fin dall’inizio ci sembra che l’obiettivo finale di questo manga sia vedere Glüna una maga, ci sbagliamo di grosso. Infatti, dal secondo capitolo in poi abbiamo un obiettivo che farà da ponte a tante avventure e misteri che aleggiano nel mondo della magia. Cominciando da Ginka, che una volta fu umano anche lui e ora cerchiamo i frammenti del suo corpo originale, al centro di un’antica leggenda in cui si scontrò con un altro potente mago.
Iniziando ad esplorare il mondo che li circonda, in cui ogni cosa è intrisa di magia, Ginka e Glüna si fanno presto strada tra le cittadine che visitano come “magnifici salvatori”, e questo li porta inevitabilmente ad avere a che fare con parte dell’accademia della magia.
Quest’ultimo, è un luogo dove ogni studente di magia tenta di apprenderne i segreti e le qualità, per eccellere come un abile e potente mago, così da poter essere famoso, potente e rispettato. Incontreremo presto simpatici personaggi come la dolce Beretta, la quale si unirà al nostro viaggio e insieme ad Anemone che ci dimostrerà che l’accademia di magia non sembra un luogo pacifico come molti potrebbero pensare…
Grazie a qualche flashback che la rendono protagonista di qualche tavola, intravediamo loschi figuri dell’accademia e la severità di essa, e la conferma la riceviamo al termine del volume con cliffhanger che alza la suspense al massimo livello per un primo volume che in sole circa 180 pagine riesce a inserire tante tematiche, personaggi e un world buidling profondamente assestato.
I misteri dell’accademia di magia
In Ginka e Glüna ci caliamo subito nell’avventura, in un mondo colmo di magia e che non si fa ripetere due volte di partire con il botto. Inizialmente ci chiediamo dove vuole andare la storia, ma dopo non molto, notiamo con stupore che le tracce lasciate nei primi capitoli ci indicavano già la strada.
Il cambiare frequentemente gli ambienti nelle tavole dà un senso di leggerezza e avventura, calandoci ancor di più nei panni di Glüna, determinata non solo a diventare una potente maga, ma ad aiutare gli altri con tutte le sue forze. Sembra quindi che Glüna diventerà l’opposto dell’accademia di magia. Un luogo che fa sentire inadeguati molti dei suoi maghi, anche coloro che come Anemone puntano a essere uno dei “guardiani”, ovvero alcuni fra i dieci maghi superiori dell’accademia di magia, che in un qualche modo governa anche gli altri civili che usufruiscono della magia, o atri “semplici soldati”.
Riguardo il tratto del Sensei Watanabe, abbiamo un tratto elegante e che si adatta a ogni cambio di ritmo della sceneggiatura, destreggiandosi abilmente nell’uso di retini soprattutto per le ambientazioni più aperte e dettagliate che non appesantiscono la visione per intero della tavola ma la arricchiscono con leggerezza. Unendosi a una narrazione che narra non solo di un’avventura piena di peripezie, ma anche di profonde amicizie con riflessioni intense sull’animo umano e che curano il cuore, con risate che sollevano lo spirito del pubblico più o meno adulto che sia. Infatti, Ginka e Glüna è una storia leggera ma anche intensa e con un senso dell’umorismo che riesce a divertire in modo sottile anche gli adulti con naturalezza.
