Può una dimora condizionare le vite delle persone che vi abitano? Susan Allott ci racconta nel suo ultimo romanzo I segreti della casa di Rye Lane, edito da HarperCollins, una storia a tratti gotica, fatta di mistero, menzogne ed omicidi.
Trama
Il 14 Dicembre 1994 è una fredda e piovosa giornata a Peckham Rye, nel sud di Londra. In casa Lloyd regna il caos: la padrona di casa Diana, ultima discendente della famiglia, giace morta sul pavimento e gli unici testimoni sono la famiglia Delaney, gli affittuari della mansarda. I Delaney, capitanati da Lee, sono una famiglia problematica, litigano di continuo e hanno un rapporto conflittuale con Diana. Qualcuno di loro l’ha spinta dalle scale e l’ha lasciata morire. L’ultimo pensiero di Diana è rivolto solamente alla casa, in quanto spera che dopo la sua morte, i prossimi proprietari possano portare finalmente pace tra quelle mura.
“…La casa ascoltò quell’ultimo pensiero, poi la inghiottì nella sua storia, provando a seppellirla per sempre…”
In quella casa l’amore diventa odio, il caldo diventa il freddo e le persone cambiano drasticamente. Le loro vite seguono il suo ritmo: è lei che comanda, che assorbe i sentimenti negativi dei suoi abitanti e li trasmette a chiunque ci viva. Tutti si rivelano sempre dei bugiardi e la casa lo sa, perché li ascolta e lentamente li uccide.
“…Nella storia di quella casa si annidava la menzogna. Era così sepolta al suo interno, talmente radicata, che lei, anche volendo, non avrebbe potuto riportare alla luce la verità…”
Quattordici anni dopo, la villa viene acquistata da Maxine e Seb, una coppia all’apparenza felice ma che nasconde molti segreti. Sebbene sia un edificio imponente e signorile, la struttura cade ormai a pezzi, in quanto nessuno vi ha vissuto dopo l’omicidio di Diana. Così iniziano i lavori di ristrutturazione che vengono interrotti a causa dei problemi finanziari di Seb, provocati dal crollo della borsa del 2008. Depresso per la sua situazione, Seb passa tutto il giorno in casa, assorbendo lentamente la malignità impregnata nelle mura. Sente tanti rumori, ma con lui vi è solo Colin, un tuttofare chiamato per gestire i piccoli lavori che Maxine può permettersi di pagare. Quando Seb viene a sapere della morte della signora Lloyd, decide di dedicare le sue giornate nello scoprire la vicenda.
E’ Horatio Lloyd che l’ha fatta costruire per la sua amata Isobel a metà dell’800 di fronte al fiume Peck, uno specchio d’acqua sudicio, pieno di rifiuti domestici ove la puzza è insostenibile. Isobel muore quasi subito in circostante misteriose e Horatio da la colpa alle malattie portate dal Peck. Ma la realtà è ben diversa. I domestici lo sanno e quando una seconda donna muore, le cose peggiorano. E’ così che è iniziato tutto.
“..Qui devono essere successe cose che nessuno ha mai voluto affrontare. Le bugie, gravi bugie..”
Seb diventa ossessionato dalla casa e pensa che Horatio viva ancora lì. Ma l’unica persona sempre presente è Colin che cerca di allontanarlo in tutti i modi da Maxine, comportandosi in modo strano. Ma chi è quest’uomo? Chi lo ha fatto entrare e cosa cerca in quella casa?
Sebbene siano vissuti in tre epoche differenti, le vite di Horatio, Lee Delaney e Seb si intrecciano in un turbinio di mistero, bugie ed inganni. La casa li ha sempre avuti in pugno, è l’unica a conoscere la verità e sa esattamente cosa fare di loro.
Recensione
Horatio Lloyd, Lee Delaney e Seb. Tre Uomini esistiti in tre epoche storiche diverse accomunati dallo stesso destino: sono persone che vivono costantemente in un mondo fatto di bugie. Di fatti Horatio mente alla moglie sul suo passato da uomo povero; Lee mente alla moglie e al figlio sulla sua vita da criminale; Seb mente alla compagna sulla ricerca di un nuovo lavoro. Raccontano talmente tante falsità che quasi iniziano a crederci, vivendo in una realtà artefatta. Il tutto avviene tra le mura della casa di Peckham Rye. La sua costruzione si basa su decisioni in apparenza romantiche, ma che nascondono i sentimenti peggiori dell’uomo: lussuria, inganno e avarizia. La punizione per chi ci abita è rivivere le stesse situazioni in un loop temporale continuo. Sono sempre gli uomini a mentire alle donne che gli stanno vicino. Sono gli uomini che ne rimangono ossessionati fino a perdere la testa.
D’altro canto, le donne che vivono in casa tendono dapprima ad assecondare il comportamento degli uomini, per poi diventare loro stesse delle persone che celano misfatti. A beneficiarne è solo la casa in quanto, sebbene cada a pezzi, rimane comunque in piedi, a differenza dei suoi abitanti.
Susan Allott è stata capace di scrivere una narrazione con un continuo salto temporale tra un capitolo e l’altro, creando un vortice in cui le tre epoche storiche si sovrappongono diventandone una sola. Sembra quasi che i protagonisti si scambino i ruoli, mutando man mano la loro essenza. La storia viene svelata molto lentamente e si arriva all’atto conclusivo con un finale non del tutto shoccante, direi quasi prevedibile. Il fatto che l’autrice prepara gradualmente il lettore alla sorte dei suoi personaggi, fa si che ci si possa affezionare ad alcuni. Il risultato finale è proporre una morale ben precisa: le azioni personali portano sempre a conseguenze e bisogna avere il coraggio di affrontarle.
Il libro potete trovarlo QUI
Autrice
Susan Allott è un’acclamata scrittrice inglese, finalista del premio John Creasey New Blood Dagger Award. Il suo primo romanzo “The Silence”, pubblicato nel 2018, ha riscosso successo a livello internazionale. Il suo secondo romanzo “I segreti della casa di Rye Lane” è uscito nel 2024 E pubblicato dalla casa editrice HarperCollins. Susan vive nel sud di Londra con il marito e i figli.