L’autrice brasiliana Carla Madeira arriva finalmente in Italia grazie a Fazi Editore, con un romanzo che in Brasile è sulla bocca di tutti: un libro dalla forza travolgente, in grado di rapire il lettore, spiazzarlo e commuoverlo.
Trama
Venâncio e Dalva, marito e moglie, si amano di un amore totale. La loro è un’unione inestricabile di anima e corpo; amano parlarsi, toccarsi, guardarsi, abbandonarsi completamente l’uno all’altra. Lui e lei, lei e lui. Fino al giorno in cui la tragedia irrompe nella loro vita incrinando questa simbiosi perfetta.
Nelle crepe di un amore che all’improvviso sembra svanito si insinua Lucy, prostituta orgogliosa che invade le loro esistenze a testa alta. È la più desiderata della città, desiderata da tutti ma non da Venâncio, che inizialmente non la degna di uno sguardo. E si sa, non esiste miccia più potente dell’indifferenza: il disinteresse di Venâncio accende Lucy di una passione irrefrenabile. La giovane farà di tutto per averlo, ma solo il giorno in cui, per puro caso, compierà un gesto che gli ricorda la moglie, riuscirà a farlo suo. E ogni cosa cambierà per sempre.
Perché l’amore, come un fiume, è inarrestabile, e il suo flusso ininterrotto plasma le vicende dei protagonisti assumendo le forme più inaspettate.
“Ma l’amore? Che altro è se non un mucchio di piaceri? Piacere di parlare, piacere di toccare, piacere di odorare, piacere di ascoltare, piacere di guardare. Piacere di abbandonarsi l’uno all’altra. L’amore non è altro che piacere declinato contemporaneamente in molti modi”.
Recensione
Lucy è una prostituta. Rimasta orfana ancora bambina, viene cresciuta dagli zii, incapaci di darle l’amore che invece riversano abbondantemente sulle loro due figlie. Col tempo in Lucy emerge un odio profondo verso il mondo e un forte desiderio di riscatto, che la porta a decidere ancora adolescente il suo destino: sarà lei la donna più desiderata di tutte, piegherà al suo volere quello degli uomini, per dimostrare che l’amore non serve, il desiderio è un’arma molto più potente. Lucy cerca e trova quindi la propria emancipazione nel sesso.
Così, dopo aver sedotto lo zio in un estremo atto di rivalsa e vendetta, fugge e inizia a lavorare alla Casa di Manu, il bordello più famoso della città. E in poco tempo, ne diventa la regina: è lei la donna più spudorata, desiderata, ammirata, non c’è nessuno che possa resisterle, tutti gli uomini impazziscono per lei. Tutti, tranne uno.
Dalva e Venâncio sono l’invidia del paese: giovani, belli e innamoratissimi. Il loro è un incontro di anime, un amore deciso dal destino. Dalva cresce in una famiglia molto felice, ha due genitori amorevoli e molti fratelli con cui trascorre anni spensierati e pieni di gioia. Venâncio al contrario cresce all’ombra di un padre-padrone, violento e crudele. Sarà Dalva a mostrargli cosa significa essere veramente amati. Ma qualcosa di oscuro cova nel cuore di Venâncio, una gelosia terribile e incontrollabile che lo porta a compiere un atto atroce, indicibile.
Così Dalva scopre – a carissimo prezzo – che l’amore non è incondizionato, ma che è come un organismo vivente e in quanto tale può ferirsi e morire. Si aggrappa al suo dolore, ne fa il suo abito da mostrare con fierezza a testa alta, senza mai svelare a nessuno il gesto del marito. Si chiude nel silenzio e non degna Venâncio neanche di uno sguardo, pur continuando a vivere insieme a lui.
E in questa spaccatura profonda, si infila a forza Lucy. Determinata come non mai a conquistare l’unico uomo che abbia osato respingerla, la prostituta farà di tutto per sottomettere Venâncio, userà qualsiasi arma in suo possesso, si umilierà perfino, trasformando quello che inizialmente era un capriccio, in una vera ossessione. Anche Dalva verrà travolta dalla furia di Lucy, finché un suo gesto, apparentemente innocuo, riaccende infine la passione di Venâncio. Ma non è altro che un’illusione, un mero tentativo dell’uomo di ritrovare ciò che sa di aver perduto per sempre.
Tutti e tre subiscono le conseguenze di questo scontro di anime: Lucy scopre quanto sia potente l’amore; Venâncio è costretto a fare i conti col suo passato; e infine Dalva sarà messa di fronte a una scelta impossibile: è possibile perdonare l’imperdonabile?
Questa è la domanda a cui tenta di rispondere l’autrice tramite i suoi personaggi, tutti costruiti magnificamente. Dalva e Lucy sono due donne che – seppur in modi molto differenti – si oppongono con forza alla doppia morale patriarcale. Dalle parole dell’autrice: “Per gli uomini c’è il godimento, cioè il diritto a tutto ciò che vogliono. E per le donne, il sacrificio, la sofferenza, il servizio, un corpo disponibile, l’obbedienza e la costrizione, che sono posti come valori. Il patriarcato è strutturato sul dominio del corpo”. E proprio sul dominio che gli uomini esigono di esercitare che le due protagoniste agiscono, piegandoli al loro volere, dichiarando con forza il loro diritto di esistere e di essere riconosciute. Dalva non si lascia assogettare da Venâncio, non si consegna indifesa alla brutalità di un marito che non la rispetta. Lucy non si lascia sottomettere, non si lascia sfruttare dagli uomini, ma è lei stessa dominatrice assoluta della propria vita e della propria sessualità.
Il registro linguistico di Madeira è fluido come l’acqua del titolo: così volgare e sfacciato nelle parti dedicate a Lucy, diventa invece più asciutto e conciso nei riguardi di Dalva. Il risultato è un racconto magnetico, che scorre rapido e incontrastato, trascinando il lettore con sè fino all’inaspettato finale.
L’amore è un fiume è un romanzo che scava dentro al lettore, come l’acqua del fiume scava la pietra. Ci spoglia delle convenzioni e dei pregiudizi, mostrandoci con una semplicità eccelsa la complessità dei sentimenti umani.
Un romanzo assolutamente imperdibile.
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L’Autrice
Carla Madeira è nata a Belo Horizonte nel 1964, ha abbandonato gli studi di Matematica e si è laureata in Giornalismo e pubblicità. È stata professoressa di Scrittura pubblicitaria presso l’Università Federale del Minas Gerais ed è socia e direttrice creativa dell’agenzia di comunicazione Lápis Raro. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’amore è un fiume: uscito inizialmente in poche copie, grazie a un passaparola davvero inarrestabile è diventato un bestseller da 400.000 copie, rendendola l’autrice più venduta del Brasile.