In occasione dell’uscita della Metal Gear Solid Master Collection Vol.1 fissata per il 24 ottobre e dell’annuncio del remake di Snake Eater, terzo capitolo della saga, proponiamo quella che è una visione generale della Metal Gear Saga. Dal primo gioco, Metal Gear, uscito per la prima volta per MSX2 nel 1987 all’inconcluso The Phantom Pain, sono passati ben 28 anni e la trama della saga si è infittita.
Vediamo, dunque, i titoli canonici, diretti e seguiti da Hideo Kojima, nell’ordine cronologico degli avvenimenti visti nei giochi, partendo, quindi da Snake Eater ed arrivare alla conclusione con Guns of the Patriots.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater
Metal Gear Solid 3: Snake Eater è il titolo più evoluto uscito per PlayStation 2 tra il 2004 e 2005, nonché terzo capitolo; Kojima è riuscito a spremere tutta la potenza da questa console con volti e personaggi ben definiti e una cura nelle espressioni facciali mai viste. Trattandosi dell’inizio della saga, non stiamo giocando nei panni di un giovanissimo Solid Snake ma bensì di colui che diventerà il peggior terrorista della storia, il futuro Big Boss.
È l’anno 1964, siamo in piena Guerra Fredda e nel bel mezzo di un Bond Movie. Il protagonista è un giovane berretto verde che ha appena passato i trent’anni di nome John (alias Naked Snake), allievo della madre delle forze speciali americane, The Boss. Quella che sembra una semplice missione, la Missione Virtuosa, si trasforma in un incubo per il berretto verde vedendo la sua paladina disertare contro gli Stati Uniti per unirsi all’Unione Sovietica.
La missione principale, Snake Eater, ci fa immergere in un vero e proprio film di spionaggio tra spie e personaggi che fanno il doppio, se non il triplo gioco. Tra tutti questi ostacoli abbiamo il compito di fermare lo Shagohod, una nuova arma a pilota capace di lanciare testate nucleari.
In questo capitolo ci viene spiegata l’origine dei Patriots e dell’Eredità dei Filosofi.
Il tema principale trattato nel gioco è la Scena.