Disney e Lucasfilm hanno una nuova causa in corso, per l’uso dell’immagine del defunto attore Peter Cushing nel film spin-off di Star Wars Rogue One: A Star Wars Story, nel 2016. Secondo i rapporti, la società cinematografica londinese Tyburn Film Productions ha ottenuto la decisione formale di un giudice di intraprendere un’azione legale contro la Disney, citando un accordo presumibilmente firmato con Cushing nel 1994, che dava loro diritto di veto sulla ricreazione della sua immagine utilizzando effetti speciali. Rogue One ha fatto proprio questo, usando la CGI per scambiare il volto delle sembianze di Cushing con un controfigura (l’attore della HBO Guy Henry) al fine di ricreare Grand Moff Tarkin, il ruolo interpretato da Cushing in Star Wars: A New Hope (1977).
Secondo il team legale che rappresenta Tyburn, Cushing ha concluso l’accordo con loro a causa di una situazione con un film per la TV che Cushing avrebbe fatto con lo studio fino a quando il progetto non è andato in pezzi. La causa di Tyburn sostiene che Lucasfilm e Lunak Heavy Industries (un produttore della trilogia originale di Star Wars) hanno ottenuto un “ingiusto arricchimento” dal fatto che Rogue One presentasse le sembianze di Cushing nei panni di Tarkin, senza il giusto permesso. Lucasfilm e Lunak hanno ribattuto che non credevano che i termini del contratto tra Cushing e Tyburn non fossero stati violati dal modo in cui la sua somiglianza è stata utilizzata in Rogue One, sostenendo che Disney/Lucasfilm possiede i diritti sull’immagine di Cushing (come Tarkin) , come parte della proprietà dei diritti del film originale di Star Wars.
Lucasfilm e Lunak avevano già tentato di far archiviare il caso in tribunale nel dicembre dello scorso anno, ma erano stati respinti. Quest’ultima sentenza del giudice costituisce anche un rigetto del ricorso per il licenziamento che Lucasfilm e Lunak hanno presentato dopo aver respinto l’iniziale domanda di licenziamento.
Va notato che il vice giudice dell’Alta Corte Tom Mitcheson KC non ritiene che nessuna delle due parti abbia ragioni particolarmente forti. Il giudice ha affermato che il caso non era così “indiscutibile” come volevano sostenere Lucasfilm e Lunak; ma era anche “tutt’altro che convinto” che la Tyburn Film Productions avesse un caso che potesse esserlo, in queste circostanze. Il caso ora andrà presumibilmente al processo.
L’uso delle sembianze delle celebrità è stato un argomento dibattuto sin da quando il cinema è diventato la forma di intrattenimento tradizionale. Che si tratti di riciclare filmati vecchi o inutilizzati di attori morti, o di utilizzare effetti visivi per ricreare artisti morti o completare il loro lavoro incompleto, le reazioni degli spettatori tendono ad essere cariche. Rogue One rimane un film molto dibattuto nella saga di Star Wars – e la decisione di ricreare sia il Grand Moff Tarkin di Cushing che la Principessa Leia di Carrie Fisher attraverso lo scambio di volti in CGI è in cima alla lista dei motivi per cui.
Ora, l’intelligenza artificiale ha reso i deep-fake delle celebrità un’impresa che quasi chiunque abbia un computer o un dispositivo intelligente può realizzare, il che era una delle maggiori preoccupazioni per gli attori durante gli scioperi di Hollywood del 2023. Questo caso sull’uso delle sembianze di Cushing da parte di Star Wars – chi lo possiede, come viene utilizzato – potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del cinema.
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