Ci sono autori che sono una vera e propria garanzia, avendo dimostrato nel corso degli anni una vera e propria penna d’oro. Se poi al talento nella scrittura uniamo una conoscenza profondissima dell’universo narrativo in cui sono ambientate le storie, il profilo corrisponde necessariamente a quello di Mark Waid. Un autore tanto prolifico quanto amato dai lettori sia della Marvel che della distinta concorrenza. Waid ad oggi sta facendo faville su Batman Superman i Migliori del Mondo, la serie campione di incassi con i disegni di Dan Mora. Giunge dunque Teen Titans: I migliori del Mondo – Blitzkrieg, una miniserie spin-off sempre scritta da Mark Waid ma affiancato questa volta dall’italianissima Emanuela Lupacchino. Proposta in Italia da Panini Comics in un elegante cartonato, il volume ci è molto piaciuto. Il perché proveremo a raccontarvelo in questa recensione!
Ritorno alla Silver Age
Prima dei Titans c’erano i Teen Titans! Guidata da Robin, il Ragazzo Meraviglia, una nuova super-squadra ha fatto irruzione sulla scena: ecco a voi i Teen Titans, il gruppo più frizzante dell’universo DC composto da super-adolescenti con super-problemi. Quando non combattono al fianco dei loro mentori della Justice League, i giovani titani si occupano di gestire la loro immagine e di coltivare la base di fan accaniti che li segue in tutto il mondo… mentre, nel frattempo, un pericolo proveniente dall’ombra intende distruggerli.
L’unico rimpianto?
Se dovessimo trovare un difetto a questo volume, ci verrebbe da dire che purtroppo finisce, essendo una miniserie e una serie e non una serie regolare. Waid colpisce ancora con una storia fresca, classica e moderna allo stesso tempo. Non solo un omaggio, ma un vero e proprio riadattamento completo delle storie dei Titans della Silver Age. Sono state snellite nei testi e modernizzate nello stile narrativo, passato e presente si amalgamano perfettamente in una storia che vi terrà incollati dal primo all’ultimo numero.
Con Teen Titans i Migliori del Mondo Mark Waid esplora i rapporti non sempre facili tra i vari membri del gruppo, adolescenti alle prese con il loro ruolo di giovani eroi. La pressione dei loro mentori, conflitti, invidia, odio, amore, c’è tutto nel racconto corale delineato da Waid.
Si scava nella psicologia dei protagonisti, donandogli tridimensionalità e svecchinandoli pur rimanendo fedeli alla loro identità classica. Waid dimostra grande conoscenza dell’universo DC classico, ma anche grande malleabilità riuscendo ad unire temi moderni come quello dei social e della ricerca della notorietà ad ogni costo. Tematiche attuali, che ci fanno riflettere anche su quanto possiamo essere dipendenti da certe piattaforme. I giovani titani capiranno quindi che: solo superando le reciproche differenze e fidandosi l’uno dell’altro, mettendo il bene del gruppo davanti alla gloria individuale, potranno vincere il loro temibile avversario.
Emanuela Lupacchino non ci fa rimpiangere affatto Dan Mora. La disegnatrice romana utilizza una linea chiara e pulita che omaggia bene gli anni ’70. Il design dei personaggi è perfetto, ricalcando in modo accurato il loro aspetto classico modernizzandolo allo stesso tempo. La colorazione in tonalità pastello contribuisce a ricreare atmosfere vintage, ma non mancano anche delle bellissime splash page. In generale, la Lupacchino sembra molto a suo agio con i personaggi e le atmosfere e forma un’ottima coppia con Mark Waid.
A chi consigliarlo?
A tutti i fan di Batman Superman i Migliori del Mondo come ottimo complemento, ma anche a chi non avesse ancora letto nulla di Mark Waid, perché questo è un volume perfetto per innamorarsi dello stile narrativo dell’autore. D’altra parte cosa potevamo aspettarci dallo scrittore tra le altre cose di Kingdom Come? Non ci resta che aspettare la sua Justice League che si prospetta davvero epica.