Le nostre avventure su Destiny 2, nell’arco di questi ultimi due anni, ci hanno portato molto lontano dalla Terra, da Marte fino alla Città Sognante, ad affrontare nuovi nemici. Con “Ombre Dal Profondo“, però, scopriremo che il nemico più pericoloso si annida molto più vicino. Noi di NerdPool l’abbiamo affrontato per potervene parlare in questa recensione.
Il più grande nemico siamo noi
Dopo la sconfitta del principe Uldren e dei suoi Infami, la situazione nell’universo sembrava essersi stabilizzata, così da permetterci di vivere qualche momento di tranquillità.
Ma come Destiny ci ha insegnato, la pace dura ben poco: mentre noi eravamo occupati dalla Legione Rossa, Eris Morn ha iniziato le sue indagini sulla Luna a seguito di alcune strane segnalazioni.
Mentre le sue indagini stavano per dare i loro frutti, succede qualcosa di inaspettato: il suolo lunare si squarcia e dalle profondità compare una gigantesca struttura.
Una strana fortezza…
La struttura in questione si chiama Fortezza Scarlatta ed è stata costruita dall’Alveare, ma il motivo ancora è sconosciuto. Sarà compito del Guardiano, nella primissima missione dell’espansione di Destiny, indagare sul perché.
È qui, però, che scopriremo qualcosa di sorprendente ed inaspettato: sotto la Fortezza troveremo una strana Piramide che sembra causarci delle curiose allucinazioni.
Le allucinazioni divengono reali mentre ci avviciniamo alla Piramide, fino a riportare alla vita uno dei nemici più temuti: Crota.
È durante questa battaglia contro uno dei nemici storici di Destiny che saremo costretti alla fuga, salvati proprio da Eris.
A questo punto inizierà la nostra avventura, tra vecchi incubi e nuovi nemici pronti ad ostacolarci pur di non farci scoprire i segreti dietro alla Fortezza Scalatta e alla Piramide.
La qualità narrativa di Destiny 2: Ombre dal Profondo è molto alta, capace di interessare dall’inizio, scoppiettante, allo sconvolgente finale, che aprirà le porte al futuro del gioco.
L’intenzione di Bungie, infatti, è quella di creare espansioni ed eventi collegati fra loro, a differenza delle prime espansioni del gioco.
Cacciatori, Stregoni e Titani: a raccolta!
In Destiny 2: Ombre dal Profondo il gameplay resta lo stesso, ma viene ampliato grazie al ritorno delle 6 statistiche che vanno dalla mobilità al recupero delle abilità.
Durante i nostri test per la recensione, abbiamo osservato come queste statistiche influenzino (anche di molto) l’intero gameplay.
Un’altra aggiunta gradevole è il nuovo sistema di perk di armi ed armature, che si affianca all’Occhio del Guardaporta, capace di generare nuovi perk.
È proprio l’Occhio del Guardaporta una delle aggiunte migliori di questa espansione, che permette di ottenere perk e potenziamenti molto utili.
Un’altra piacevole aggiunta in questa espansione di Destiny 2 è il pass stagionale, che spinge ancora di più i giocatori a macinare esperienza.
La Luna non è come ce la ricordavamo…
L’intera nuova area esplorabile su Destiny 2 è la nostra amata Luna, ma non è rimasta la stessa di un tempo e ne abbiamo avuto conferma nella nostra prova per la recensione.
Se da una parte possiamo riconoscere aree a noi molto care, come quella di arrivo del primo capitolo, dall’altra troviamo nuove zone createsi in seguito alla comparsa della Fortezza Scarlatta.
Il comparto sonoro è anch’esso sempre valido, capace di regalare musiche epiche, ed anche un doppiaggio ben realizzato.
Un Endgame ben gestito
L’endgame è il tallone della serie di Destiny, perché incapace di soddisfare pienamente i giocatori, ma forse siamo finalmente ad una svolta.
A partire dallo scorso Sabato, il gioco riceverà diversi eventi tra incursioni, imprese esotiche, nuove modalità e altro ancora fino al prossimo 19 Novembre.
Lo scorso Sabato è iniziato, come detto, il primo dei nuovi eventi di Destiny 2, esclusivo per chi ha acquistato il pass “Stagione dell’Intramontabile” (incluso in Ombre dal Profondo): si tratta dell’Offensiva Vex.
L’Offensiva Vex è una serie di attività ambientate dopo il finale di Ombre dal Profondo, che ci vedrà impegnati nel respingere l’avanzata del nemico anche sulla Luna.
È stata introdotta anche una modalità cooperativa ambientata nel Giardino Nero, dove nel primo capitolo li avevamo sconfitti rallentando la loro invasione.
In Conclusione…
Destiny 2 non è partito nel migliore nei modi, ma nel corso del tempo ha saputo evolversi e sistemare i problemi. Ora col lancio di Ombre dal Profondo, il titolo ha finito di sistemare le imperfezioni del passato ed inizia ufficialmente il suo nuovo percorso.
Dal finale di questa espansione e dalle nuove attività già annunciate, crediamo che il futuro riserverà sicuramente delle gradite sorprese.
Speriamo che questa recensione possa invogliarvi a provarlo, nel caso non lo abbiate già fatto, nella sua versione gratuita chiamata “Una Nuova Luce“.