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Cinque giochi o serie che meriterebbero una remaster

Ogni anno case di sviluppo e publisher ci propongono remaster, alcune delle quali non sono propriamente necessarie. Là fuori però, nel vasto oceano di intrattenimento digitale ci sono giochi o addirittura serie che non vengono minimamente considerate e che meriterebbero una seconda possibilità. Ho dunque pensato ad alcuni titoli appartenenti alla settima generazione che mi piacerebbe vedere rimasterizzati.

Quando si parla di remaster i pareri degli appassionati tendono a dividersi drasticamente. C’è chi le ama, chi le odia, o più semplicemente chi le prende per quello che sono. Durante le ultime due generazioni ne abbiamo viste di tutti i tipi e, nonostante ce ne siano state di eccellenti, non sono mancate quelle evitabili o di pessima fattura. E in questo ambito tutto ruota attorno alla qualità, elemento che determina la riuscita o il fallimento di un progetto. Se proponi una rimasterizzazione di buona qualità nessuno avrà niente da ridire, in caso contrario, oltre ad aver perso un’ottima occasione avrai fatto infuriare un po’ di gente. Perché si sa, non c’è niente di peggio che giocare con i sentimenti delle persone.

Certo, questo tipo di prodotti non è ben visto da tutti, ci sono giocatori estremamente contrari all’idea di dover riacquistare nuovamente lo stesso gioco. O addirittura, c’è chi crede che le risorse impiegate per operazioni del genere vengano tolte allo sviluppo di titoli inediti, cosa non propriamente vera.

A quale pro?

Detto ciò, la riproposizione di un titolo può donare nuovo vigore a brand finiti nel limbo, allargandone di fatto la fanbase. Per di più, ci può scrollare di dosso quello stato d’animo potentissimo chiamato nostalgia, mica poco. Chiaramente, questo tipo di operazione facilita la vita principalmente ai giocatori console: tra una mancata retrocompatibilità o alle difficoltà che si possono trovare nel reperimento dei giochi stessi, le cose possono risultare tutt’altro che semplici. Aggiungeteci che i giochi rimasterizzati nella maggior parte dei casi vengono proposti nella loro forma più completa, dando la possibilità di fruire di eventuali DLC. Solitamente i contenuti scaricabili dei giochi più anzianotti non vengono mai scontati e il loro acquisto potrebbe rivelarsi estremamente salato.

Infine c’è la questione delle migliorie. Una buona remaster ha il dovere di migliorare gli aspetti della produzione invecchiati peggio o che non funzionano come avrebbero dovuto. Quindi, senza ricorrere ad un trattamento completo da remake ed entro i limiti del possibile, gli sviluppatori possono limare gli aspetti della produzione meno convincenti. Con queste caratteristiche in mente, ho pensato a cinque giochi o serie che meriterebbero di essere rimasterizzati.

Red Dead Redemption

Attualmente, ci troviamo in una situazione in cui svariati titoli sono confinati alle sole console di appartenenza. Nella maggior parte dei casi questo problema riguarda le esclusive, ma talvolta comprende anche i giochi di terze parti. Red Dead Redemption è uno di questi e, sebbene i giocatori PC da anni chiedano un porting a gran voce, Rockstar non si è mai degnata di accontentarli. Se consideriamo che sono passati 12 anni dal lancio del titolo originale e che nel frattempo la fanbase si è allargata, è chiaro che un’eventuale remaster verrebbe accolta a braccia aperte. Dal punto di vista ludico, l’avventura di John Marston non richiederebbe alcun tipo di modifica, dato che ha retto estremamente bene il peso degli anni. Inoltre, il rifacimento in questione non risulterebbe nemmeno troppo complesso, visto che la casa americana potrebbe sfruttare gli assets impiegati per lo sviluppo di RDR2.

L’unico grande ostacolo è rappresentato dalla stessa Rockstar, le cui logiche sfuggono alla mia comprensione. Una bella remaster comprensiva di tutti gli add-on farebbe la felicità dei fan, rivelandosi al contempo una facile fonte di guadagno. Ma forse la grande R oramai è talmente concentrata a propinarci l’ennesima riedizione di GTAV da non rendersi conto di ciò che vogliono i giocatori.

Dragon Age (serie)

In questo momento gli sviluppatori di Bioware stanno lavorando duramente per riportare la propria casa di sviluppo ai fasti di un tempo. Non sappiamo se ci riusciranno, l’unica cosa certa è che i diversi team hanno puntato tutto sui nuovi capitoli di Mass Effect e Dragon Age. E mentre la trilogia dedicata all’inimitabile comandante Shepard ha ricevuto una remaster di primissima qualità, nulla è stato fatto nei confronti dell’epopea dark fantasy.

Dragon Age: Origins ad oggi resta il miglior capitolo della saga per qualità della scrittura, situazioni offerte e scelte attuabili. È un gioco immenso, che mi piacerebbe rivedere in una veste rinnovata, sia in ambito tecnico che nel combattimento. Origins è praticamente un gdr punta e clicca e molti giocatori console (purtroppo) non sono riusciti ad apprezzarlo per via della sua lentezza. Pertanto, gli sviluppatori potrebbero rendere i combattimenti più avvincenti aggiungendo l’attacco manuale e velocizzandone l’azione in battaglia. Non sono modifiche da poco, ma farebbero una gran differenza.

Dragon Age 2 è invece il capitolo più controverso della trilogia: è afflitto da tantissimi problemi ma resta comunque meraviglioso. Ha subito uno sviluppo affrettato e la visione originale dei designer non ha mai visto la luce, onestamente, meriterebbe un remake in versione director’s cut. Mi rendo conto che un’operazione del genere richiederebbe un quantitativo di risorse elevato, ragion per cui mi accontenterei di una semplice remaster. Nonostante le mille sbavature non apporterei grandi stravolgimenti, se non una bella lustrata all’impianto grafico e magari un nuovo bilanciamento.

A chiudere il cerchio ci pensa Dragon Age Inquisition. Trattandosi del titolo più recente, gli sviluppatori potrebbero limitarsi ad includerlo nella collection insieme a tutti i DLC rilasciati. Considerando che le aspettative per la nuova iterazione della serie sono alle stelle, una versione equiparabile alla Legendary Edition potrebbe rinvigorire la salute dell’IP.

Dragon Age 4 concept art

Motorstorm (serie)

Continuo a pensare che la chiusura di Evolution Studios nel 2016 da parte di Sony sia stata un grosso sbaglio. Malgrado tale decisione sia stata influenzata dallo stato di crisi in cui versava il colosso nipponico, ciò ha causato un impoverimento dell’offerta in ambito racing. La casa britannica era composta da molteplici sviluppatori talentuosi, i quali hanno dato vita a giochi indimenticabili. Tra questi c’è la serie Motorstorm, che rappresenta il culmine delle corse arcade in ambito off-road. Tutt’ora non sono riuscito a ritrovare in altre produzioni lo stesso feeling selvaggio, fatto di speronamenti, salti folli e tanta ignoranza. Anzi, ad essere onesti questo tipo di prodotti si fa sempre più raro, specie se si parla di AAA. E lo so, se consideriamo la strada che ha intrapreso Sony, difficilmente vedremo il ritorno di questa IP, ma sognare non costa nulla.

In generale, questa trilogia meriterebbe una bella svecchiata in ambito grafico, specie se pensiamo che il primo capitolo è uscito nel 2006. Ipoteticamente, il team addetto a questa remaster dovrebbe lavorare sulla qualità visiva degli scenari, aggiungendo nuovi elementi a schermo. Infine, i 60 fotogrammi al secondo sarebbero imperativi al fine di un’esperienza veloce e frenetica.

JoJo’s Bizzarre Adventure: All Star Battle

Per più di un decennio CyberConnect2 ha cavalcato l’onda del successo dell’opera di Kishimoto per propinarci svariati anime games dedicati a Naruto. Dapprima con gli Ultimate Ninja per PS2 e poi con i Ninja Storm nella generazione successiva, sembrava non ci sarebbe stato spazio per altri brand. Nel 2013 però, così de botto senza senso (per citare Boris) ha tirato fuori dal cilindro JoJo’s Bizzarre Adventure: All Star Battle sorprendendo tutti. La cosa incredibile è che non si è trattato di una semplice reskin com’era palese aspettarsi, bensì di un prodotto differente e nettamente superiore agli standard della casa. Difatti, il titolo incentrato sull’opera di Hirohiko Araki è un picchiaduro tridimensionale di stampo tecnico, che ha fatto la gioia degli appassionati.

Arriviamo alla parte tragica di questa storia. All Star Battle è stato lanciato in esclusiva PS3 e non è reperibile altrove. Per di più, con Eyes of Heaven la casa nipponica ha deciso di optare per un’altra tipologia di gioco piuttosto che approfondire le solide basi del suddetto. Di conseguenza, non sarebbe affatto male se Bandai Namco e CyberConnect2 decidessero di dare nuova vita a questo splendido picchiaduro. Grazie ad una remaster, il titolo potrebbe finalmente ottenere i 60fps – grande lacuna dell’intera produzione – e ovviamente, dovrebbe contenere tutti i DLC rilasciati.

Deus Ex: Human Revolution Director’s Cut

Ci sono diversi giochi di settima generazione a cui è toccata la stessa sorte di JoJo ASB, ma ho deciso di riserbare l’ultima posizione di questa lista ad un titolo che mi sta particolarmente a cuore. Sono amareggiato dal modo in cui Square Enix ha gestito la serie Deus Ex, lasciandola finire nel dimenticatoio senza un epilogo per la storia di Adam Jensen. In questo senso, una remaster della Director’s Cut di Human Revolution potrebbe far riaccendere l’interesse dei giocatori nei confronti della stessa.

Si tratta di un gioco dotato di un’atmosfera incredibile, che coglie l’estetica più dark del cyberpunk, offrendo ambientazioni prettamente notturne in città uniche. Dai vicoli di Detroit, fino ai grattacieli di Shangai, Human Revolution cattura un immaginario tanto degradato quanto incantevole.

Complice il lancio di Cyberpunk 2077 questo sottogenere è tornato alla ribalta e sarebbe un peccato se un IP così importante non venisse rispolverata. Probabilmente SE ed Eidos Montreal sono interessati ad altro, ma credo che ci sia ancora spazio per Deus Ex nel mercato attuale.

E voi quali giochi vorreste fossero rimasterizzati per le piattaforme attuali? Fatemelo sapere nei commenti e continuate a seguire Nerdpool.it per restare aggiornati sul mondo videoludico.

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