Finalmente è giunto il momento di ritornare per le strade malfamate di GTA con l’ultimissima remaster di una serie che rappresenta una pietra miliare nella storia dei videogiochi. Stiamo parlando di Grand Theft Auto – Trilogy: The Definitive Edition, naturalmente. Con questo titolo, Rockstar mette insieme GTA III, GTA Vice City e GTA San Andreas tre dei suoi più storici capolavori rivisitandoli in chiave moderna con grafica e comandi aggiornati, ma con lo stesso carattere di un tempo!
L’occasione che Rockstar vuole festeggiare con questa uscita è quella del ventesimo compleanno di GTA III, vent’anni sono già tanti di per sé, ma rapportati al mondo dei videogiochi si parla di 3 generazioni fa. Tantissimo è cambiato in questi anni, sia a livello di tecnologie, sia in quello che ormai ci si aspetta da un gioco. Quindi, come per ogni remastered, le domande che ci facciamo sono sempre:
- Il gioco riuscirà ancora a rapirmi come un tempo?
- L’opera di rimasterizzazione lo renderà abbastanza attuale da colmare, almeno in parte, il gap generazionale?
La risposta alle vostre domande
Alla prima domanda è facile dare una risposta: queste opere non invecchiano mai! Dove non arriva un gameplay rifinito come quello a cui siamo abituati oggi, ci sono i ricordi che riaffiorano insieme ad un grande sorriso rendendo l’esperienza più che godibile. Ritrovarsi su quelle mappe dopo tanti anni e stupirsi di come ancora ci si ricordi tutte le scorciatoie, le macchine migliori e di come pian piano la nebbia si diradi su quelle storie che abbiamo amato e spolpato tempo fa.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda, rispondere è più difficile, ci troviamo di fronte a un imponente lavoro svolto dai ragazzi di Grove Street Games. Il team non si è limitato a dare una ritoccata agli asset, ma ha ricostruito i titolo dalle fondamenta ammodernando il motore di gioco per portarlo su un Unreal Engine 4, introducendo migliorie grafiche e un aggiornato sistema di comandi. L’opera nel complesso però presenta alcuni alti e bassi più e meno perdonabili che, se consideriamo anche la risonanza del nome in questione, non ci aspettavamo.
Missione compiuta, o no, dunque?
Partiamo dalle note positive: la novità più evidente ed impattante è l’introduzione di un sistema di illuminazione moderno che riesce a dare nuova vita alle vecchie texture. Carrozzerie metallizzate fiammanti, panorami profondi e notti ben illuminate dei neon della City ce li potevamo scordare vent’anni fa, e ritrovarli in questa rivisitazione rende il titolo più all’altezza di quelli che era nei nostri ricordi. Purtroppo però dobbiamo far notare che se nel complesso l’introduzione di questa feature ha migliorato il colpo d’occhio delle ambientazione, in alcuni casi altri dettagli meno curati fanno storcere un po’ il naso, come ad esempio l’effetto della pioggia che poteva essere rivisto.
Anche nel lavoro di ammodernamento dei modelli dei personaggi si notano lavori ben fatti e curati per quanto riguarda quelli principali, mentre il lavoro sui secondari non sempre convince. Ma la grande delusione (fortunatamente risolvibile) sta nei cali di frame rate che onestamente facciamo fatica capire. Presumere che sia l’hardware moderno non all’altezza sarebbe assurdo, quindi il titolo va rifinito ancora un po’ dal punto di vista tecnico.
Per rendere Grand Theft Auto – Trilogy: The Definitive Edition più giocabile dai gamer di oggi, il sistema di comandi è stato rivisto partendo dal set di GTA V. Aggiunta anche la classica “ruota” per passare velocemente da un’arma all’altra e la possibilità di impostare un puntatore sulla mappa ed ottenere dal navigatore le indicazioni per raggiungerlo. Funzioni semplici, ma che aiutano molto, così come un sistema di salvataggio delle missioni a checkpoint che renderà la vita un po’ più facile nelle missioni più impegnative.
Purtroppo non è semplice identificare il target di estimatori di GTA Trilogy: Definitive Edition, perché la nuova generazione di gamer che vuole recuperare i titoli storici potrebbe risentire delle (stupende) meccaniche di gioco retrò. Mentre quelli che hanno amato questo titolo nei suoi anni d’oro potrebbero storcere il naso per via dei modelli un po’ deludenti e di un comparto tecnico un po’ sottotono. Rockstar ha già annunciato che verrano rilasciate delle patch per risolvere almeno in parte la situazione, noi non possiamo fare altro che sperare che sia così, perché questa serie non merita di celebrare un compleanno importante come i vent’anni con un’opera che non sia alla sua altezza.
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