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Batman Killing Time: la recensione

Grazie agli amici di Panini Comics abbiamo avuto modo di leggere Batman Killing Time. Una storia in sei capitoli, scritta da Tom King. Precedentemente proposta in spillati, la miniserie viene ora raccolta in un volume unico cartonato. Ecco dunque la recensione senza spoilers !

Una breve sinossi

Tom King torna a scrivere Batman per un racconto ambientato nel passato!
L’Enigmista, il Pinguino e Catwoman sono pronti a unirsi per tentare la rapina del secolo. L’obiettivo è un misterioso e prezioso manufatto posseduto da… Bruce Wayne!
Una violenta guerra tra i più temibili criminali di Gotham è alle porte: riuscirà il Pipistrello a impedire che il sangue scorra per le strade di Gotham?
Un’imperdibile storia disegnata da David Marquez!

Le nostre impressioni

Dopo il suo lungo e discusso ciclo su Batman, Tom King torna a scrivere il cavaliere oscuro con una storia che però si ambienta nel suo secondo anno di attività. In Batman Killing Time viene presentato un Batman ancora molto acerbo, alle prese con un mondo impazzito e invaso dai Freaks.

La storia è raccontata attraverso una struttura diacronica, non lineare, con continui salti tra diversi momenti nel tempo. Ciò rende a primo impatto tutto più complesso da seguire, tuttavia mano a mano che si avanza nella lettura, tutto risulta più chiaro, con i vari pezzi del puzzle che si vanno ad allineare. In questo caso l’edizione in volume facilita le cose, in quanto una lettura frammentata avrebbe reso più complesso ricomporre i vari fili della trama.

Il fulcro del racconto ruota intorno ad un oggetto di natura magico-divina in grado di garantire un enorme potere. La lotta per il possesso di questo artefatto scatena dunque una lotta senza quartiere, all’ultimo sangue e senza esclusione di colpi.

Con Batman Killing Time Tom King vuole dunque restituirci la sua personale visione della natura umana. Riprendendo infatti la concezione di Thomas Hobbes, l’uomo diventa lupo per gli altri uomini. Quando è il potere ad essere in palio, qualsiasi etica o morale interiore entrano in secondo piano. Il tradimento è dunque dietro ogni angolo.

Ad ogni modo, i personaggi presentati da Tom King sono davvero ben dipinti, infatti pur essendo tutti acerbi, se ne tratteggiano bene le caratteristiche fondamentali che ne informeranno la traiettoria futura. Dunque il volume risulta anche ottimo per chi fosse ancora ai primi approcci con Batman.

Non solo azione

C’è una giusta dose di splatter e di azione, ma la storia è anche molto altro. Infatti vi è tutta una riflessione più “filosofica” sull’ineluttabilità dello scorrere del tempo e della sua natura sfuggente. Insomma, il tempo non si può fermare ed è sempre troppo poco.

Il ritmo della storia in ogni caso risulta incalzante, con un Tom King meno ostico da leggere del solito, ma che comunque svela le carte solo nel finale di partita, ribaltando la prospettiva e disvelando l’identità della voce narrante.

Pazzesco poi il lavoro fatto da Tom King su un personaggio della Silver Age praticamente sconosciuto ai più, ovvero Clock King. Questo infatti viene messo al centro della vicenda e reso dannatamente accattivante nel design e nella caratterizzazione.

I disegni

I disegni di David Marquez sono semplicemente perfetti. Il disegnatore si trova davvero a suo agio con le scene molto dinamiche e ricche di azione. Sa gestire perfettamente molti personaggi, grazie a delle ottime inquadrature e a dei disegni sempre ben definiti. Inoltre fa un uso dinamico della griglia, scelta peculiare visto che Tom King ha quasi sempre preferito una gabbia più rigida in stile Watchmen.

Anche il character design è davvero molto curato. In generale il tratto di Marquez si caratterizza per una linea molto morbida, con uno stile che si pone a metà tra il realistico e il cartoonesco. Con il secondo elemento fortemente influenzato dalla serie animata di Batman degli anni ’90.

Conclusioni

Non il solito Tom King, che sicuramente con Batman Killing Time non scrive la sua storia migliore di sempre, ma comunque una storia davvero avvincente e a tratti profonda. Certo che se la si paragona ad un anno uno o il lungo Halloween/Vittoria Oscura, il paragone non regge. Ma se la si prende come storia a se, sul secondo anno di attività di Batman, risulta convincente e piacevole anche grazie agli ottimi disegni di David Marquez. Promossa dunque!

Batman Killing Time non è la solita storia di Tom King, ma nonostante ciò risulta davvero piacevole da leggere. Una storia meno psicologica e più d'azione, ma con una riflessione filosofica di fondo molto interessante sia sulla natura umana che sul tempo e la sua ineluttabilità. La vicenda che si svolge nel secondo anno di attività di Batman, ci presenta un cast molto ampio e variegato di villain e comprimari. King inoltre ripesca e valorizza nella storia un personaggio praticamente sconosciuto ovvero Clock King. Il tutto valorizzato dai disegni fantastici di David Marquez.

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