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Beowulf di Santiago García e David Rubín – Recensione

Beowulf è forse il più antico poema epico in lingua inglese, risalente intorno all’anno 1000. Nel corso dei secoli, la sua storia ha avuto un fortissimo impatto culturale, diventando fonte di ispirazione per libri, musica, film e non solo. In ambito fumettistico, spicca sicuramente l’adattamento di Santiago García e David Rubín, uscito nel 2013 e che Tunué ha appena riproposto nella versione deluxe, anche con una variant cover.

BEOWULF E GRENDEL

Il re danese Hrothgar ha fatto costruire una grande dimora per celebrare la gloria e le vittorie del suo popolo. Questa reggia attira, però, le attenzioni del Grendel, un mostro che si aggira nella zona e che inizia a uccidere e divorare esseri umani. Per dodici anni il re e i suoi sudditi vivono nel terrore fino all’arrivo di un manipolo di soldati geati, guidati da Beowulf. Il ragazzo vuole uccidere la bestia e non ha paura di affrontarla anche a mani nude in un violento scontro. Sarà solo la prima di tre battaglie che scandiranno la vita dell’eroe.

Come nella più tradizionale delle storie epiche, Beowulf è il racconto del cammino dell’eroe che, con coraggio, affronta creature mostruose per raggiungere la gloria. L’eterno scontro tra bene e male e tra l’uomo e le forze della natura, che prende vita attraverso i tratti caratteristici dei personaggi. Beowulf è un uomo forte, muscoloso, che non sembra temere nulla e cerca la gloria eterna. Racconta con orgoglio le sue avventure ed è spinto da un ardore che lo porta a voler compiere ogni volta un’impresa più grande.

Di fronte a lui c’è l’emblema del male, il Grendel, una creatura mostruosa nell’aspetto e che divora e distrugge tutto quello che incontra sul suo cammino. Tuttavia, García e Rubín ci mostrano che la bestia è molto astuta e capace di provare anche pulsioni umane, mostrandosi attratta sessualmente dal suo nemico. Così, mostro dopo mostro, la lotta tra bene e male continua, facendosi sempre più brutale e impegnativa.

L’AZIONE PRIMA DELLE PAROLE

Attraverso una trama semplice e lineare, García ripercorre i momenti più importanti del poema epico originale, aggiungendo qualche elemento più personale e moderno, e mostrandoci in circa duecento pagine tutta la vita di Beowulf. Sicuramente il pezzo forte di questo fumetto sono i disegni di David Rubín, veri protagonisti di una storia composta di pochi dialoghi, dov’è invece l’azione a prevalere.

Il disegnatore gioca molto con la gabbia e con la composizione delle tavole, divertendosi ad alternare grandi splash-page a pagine piene di piccole vignette. Queste ci permettono a volte di vedere la scena dal punto di vista del mostro o di soffermarci su altri dettagli che arricchiscono la narrazione. I volti dei personaggi sono quelli caratteristici dello stile di Rubín, che assumono spesso connotazioni un po’ grottesche e caricaturali, mentre i mostri sembrano quasi creature aliene e per questo ancora più spaventose.

UN OTTIMO ADATTAMENTO

In definitiva, il Beowulf di García e Rubín è un’ottima rivisitazione di un poema che ancora oggi mantiene una grandissima importanza storica. I due fumettisti spagnoli sono riusciti a rinarrarlo a un pubblico contemporaneo senza snaturarlo, anche grazie a un disegno e una colorazione molto pop e moderna. Il formato deluxe proposto da Tunué è l’ideale per apprezzare al meglio le tavole di Rubín e dovreste ancora trovare in fumetteria la variant uscita in occasione del Lucca Comics & Games 2023, dov’era ospite il disegnatore.

Variant cover
La storia di Beowulf ha ispirato tantissime forme d'arte nel corso dei secoli e, in ambito fumettistico, salta all'occhio la rivisitazione di Santiago García e David Rubín, appena riproposta da Tunué in formato deluxe. Un ottimo prodotto che non snatura la materia originale ma che si esalta e colpisce per le tavole del disegnatore spagnolo, spesso vere protagoniste in una storia di eroi e mostri che lascia parlare l'azione e il sangue.

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