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Dark Ride 1 – Recensione

Con l’arrivo della stagione estiva, molti parchi divertimento riprendono le attività e diventano la meta prediletta di tante famiglie e persone di ogni età. Rispetto al nostro paese, negli USA la tradizione è ben più radicata ed esistono parchi a tema di ogni tipo. Se cercate il brivido e l’adrenalina sicuramente non c’è niente di meglio di un parco divertimenti a tema horror, come quello presentato da Joshua Williamson e Andrei Bressan in Dark Ride. Dopo il fantasy di Birthright, il team creativo cambia genere per portarci una serie ancora in corso con un inizio davvero ricco di sorprese.

Benvenuti a Devil Land

Devil Land è stato il primo parco divertimenti a tema horror al mondo e, per cinquant’anni, ha attirato tantissimi visitatori affascinati dalle attrazioni pensate dal creatore Arthur Dante. L’uomo ormai anziano è scomparso dalla circolazione da diverso tempo, lasciando tutto nelle mani del figlio Samhain che fa fatica a tenere aperte le attrazioni. Sul parco circolano strane voci, tra chi pensa che il posto sia maledetto e chi parla di persone scomparse e mai più ritrovate. Al contrario, il parco ha acquisito un’aura quasi mitica ed è un luogo di culto per gli amanti dell’horror.

Owen Seasons è un giovane fan ed è arrivato a Devil Land per lavorare come inserviente. Il ragazzo conosce ogni angolo del parco e, attraverso le sue parole, iniziamo così a conoscerlo meglio anche noi. Il team creativo si è divertito a infarcire la storia con tantissime citazioni al mondo dell’horror e sicuramente molti nomi o l’aspetto delle attrazioni potranno suonarvi familiari. Per Owen poter lavorare lì e conoscere i proprietari è un sogno che si realizza, ma forse c’è qualcosa di misterioso che è oscuro anche a un fan accanito come lui. Di lì a poco si troverà infatti a vivere in prima persona un evento piuttosto inaspettato che fa prendere una nuova direzione all’intera storia.

Il set perfetto per una storia horror

L’ambientazione è sicuramente il primo (ma non l’unico) punto di forza di Dark Ride. Il parco a tema horror permette all’autore di realizzare una storia che punta molto sull’orrore e sulla suspense, ma risulta anche molto divertente e fresca, forse proprio per l’idea che trasmette di per sé un parco divertimenti. Pure l’attrazione più terrificante diventa altrettanto affascinante, grazie anche agli stupendi disegni di Andrei Bressan e ai colori di Adriano Lucas.

Allo stesso modo, la storia del parco nasconde tantissimi misteri e in questi primi quattro capitoli possiamo solo scalfirne la superficie. Tutti i personaggi, da Owen a Samhain, così come sua sorella Halloween e lo stesso Arthur Dante, sono ottimamente caratterizzati e ognuno sembra nascondere qualcosa. È veramente impossibile annoiarsi durante la lettura perché i momenti più horror e crudi si alternano perfettamente a scene e dialoghi più rilassati e “innocui”, ma che in realtà sono solo l’apripista per il caos e il male che si sta man mano rivelando.

Le premesse sono davvero ottime e Dark Ride ha ancora tanto da raccontare. Se non vi spaventa l’horror e vi piace il genere, vi appassionerete tantissimo e amerete sin da subito lo scenario sviluppato da Williamson e Bressan. Personalmente, alcune mascotte dei parchi divertimenti mi sono sempre sembrate un po’ creepy e Dark Ride non fa che confermarmi quest’idea, ma forse sbaglio, ditemi voi che ne pensate…Ci vediamo al prossimo giro di giostra!

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