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Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto

Dopo tanti anni di duro lavoro in cui, partendo da il solo Marcus Lehto, e due colleghi universitari, si è arrivato ad avere un team di 30 persone, è uscito Disintegration e qui c’è la nostra recensione.

Trailer di lancio

Il trailer del gioco ci ha subito affascinato. Il comparto grafico prometteva bene, così come il sound – dalle voci nel doppiaggio, alle colonne sonore. Tuttavia, abbiamo preferito prenderci un po’ di tempo per studiarne le particolarità. D’altronde, non è sempre oro ciò che luccica.

Ci siamo, così, messi davanti alla PS4, e goduti, da subito, un buon video iniziale del gioco (circa 4 minuti) che ci ha catapultato immediatamente nel mondo del protagonista.

Gameplay

Disintegration è un gioco molto particolare perché il protagonista (Roamer Shoal) è un pilota di un veicolo volante armato, chiamato graviciclo. Tuttavia, allo stesso tempo, scopo del gioco è comandare, a livello tattico, una piccola squadra di unità a terra, ognuna dotata di un’abilità speciale. Velocità ed altezza massima, che può raggiungere il graviciclo, sono impostati per non superare certe soglie. Non aspettatevi, quindi, di sfrecciare come su degli Sgusci (o Prodacer) alla Star Wars – per quanto la forma ricordi i veicoli di Mr. Lucas, o di volare e sparare come su un Caccia aereo. Il successo delle missioni dipenderà dalla vostra abilità di usare al meglio il veicolo, e coordinare la propria squadra.

Disintegration recensione Marcus Lheto

Seppur all’inizio possa sembrare strano, ci si mette poco ad abituarsi al sistema di gioco di Disintegration: un’unione tra sparatutto in prima persona e tactical game.

La squadra, comandata dall’IA del gioco, sarà abbastanza autonoma. Voi avrete il compito di attivare le abilità di ciascuno di loro, ed indirizzarli nei punti strategici per sfruttare al meglio il loro aiuto. Aiuto? Parliamo di aiuto, davvero? Ma come… voi avete un veicolo che vola e spara, a che vi serve l’aiuto? Ecco, se volete sperare di uscire vivi da alcuni scontri e portare a termine la missione, dovrete sfruttare al meglio le vostre unità, sia a livello di potenza di fuoco che di strategia. Ricordate che il vostro veicolo non è una macchina da guerra, ma un prezioso strumento di combattimento, che – però – da solo non è sufficiente!

Disintegration recensione Marcus Lheto

Ogni volta che tornerete alla “base”, potrete parlare con delle Sentinelle, all’interno della zona, o con qualcuno dei vostri compagni che vi affiderà delle missioni secondarie da completare. Queste ultime, vi daranno punti esperienza aggiuntivi per sbloccare pontenziamenti.

Power-up e Rottami

Riguardo a quest’ultimi? Lehto ha pensato bene di far in modo che, pur sbloccando i potenziamenti, il giusto modo di poterli inserire, sia nel vostro personaggio, che nella vostra squadra, fosse dovuto ai materiali. I Rottami, per la precisione – raccolti durante le missioni – sono la vera e propria “moneta” per sbloccare i vari power-up.

Disintegration recensione Marcus Lheto

Potrete decidere di assegnarli manualmente, o in modo automatico. Ricordate, dunque, di far attenzione a ciò che vi circonda, in modo da identificare eventuali casse nascoste di Rottami: più rottami significa equipaggiamento migliore. Equipaggiamento migliore significa aver vita facile contro i Rayonne (comunemente chiamati “occhi rossi”), nonché vostri nemici.

Disintegration recensione Marcus Lheto

Per quanto riguarda la mappa, in ogni missione, vedrete scenari differenti. Alcune strutture, addirittura, potranno essere distrutte da voi – seppur non aspettatevi di poter demolire interi edifici, o strutture di proporzioni maggiori di una colonna.

Punto negativo del “comparto mappa“? Non avrete, come in altri giochi, la possibilità di orientarvi seguendo una mappa posizionata in alto a destra, o simili. Tuttavia, il lato positivo, è che difficilmente potrete perdervi. Dovrete raggiungere, costantemente dei “punti gialli” indicati sul vostro percorso, per proseguire nelle missioni.

Cosa vogliamo aggiungere? Le missioni di Disintegration non durano poco. Armatevi di pazienza e di tempo. Vi aspettano, almeno, 40 minuti e più, per terminare ogni missione. Ad alcuni non creerà problema, ma personalmente, l’idea che durino così tanto senza salvataggi rapidi, mi ha fatto storcere il naso. Tuttavia, con una morte durante la missione, ricomincerete dall’ultimo checkpoint – almeno quello!

Doppiaggio stupendo, ma…

Disintegration recensione Marcus Lheto

Come detto inizialmente, la grafica ci ha subito colpito. Lehto è riuscito ad unire un tipo di stile simile ad Halo e Destiny. Colori sgargianti, workart eccentrica ma attenta ai dettagli e, seppur sembri strano, in alcuni punti si possono persino scorgere le espressioni di questi… robot.

Lo stile della “base”, da cui prenderete le missioni, ricorda lo stesso Destiny (chi ha voglia di un Crogiolo?).

Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto

Cosa ci ha, tuttavia, stupito e regalato tanti sorrisi? Il doppiaggio e le scenette tra i personaggi. Questo è fatto in modo esemplare. I doppiatori danno voce a dei robot, mantenendo dei toni “umani”, e coinvolgendo il giocatore nella storia di Disintegration.

Tuttavia, questa gioia si attenua per quanto riguarda il sound delle missioni. Nulla di così tanto eclatante. “Normale amministrazione” nei suoni che riguardano spari ed esplosioni. A volte, anzi, risultano sentirsi al di sopra della colonna sonora, rendendoli quasi fastidiosi, anche se è possibile eseguire la regolazione del sonoro, risolvendo in parte il problema.

Multiplayer

Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto

Il multiplayer di Disintegration ci ha lasciati con l’amaro in bocca. Giocabile solo per chi possiede il Playstation Plus, presenta, per ora, 3 modalità di gioco.

Inoltre, aspetto interessante, è il fattore “squadre”. Sono presenti, difatti, 9 tipi diversi di team. Ciascuno di essi ha una particolarità che lo renderà più fastidioso ed insidioso, o più resistenti.

Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto

Resta, tuttavia, un gameplay simile alla campagna. Si guida il proprio Graviciclo, si controlla la propria squadra e si cerca di essere i migliori nel farlo!

Giudizio finale

Alla luce di ciò siamo pronti a darvi il nostro giudizio sul gioco.

Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto

Il sistema di comando è intuitivo, ma le opzioni sono estremamente limitate. Considerando che, mentre si combatte, si deve tener conto anche della propria squadra, seppur nelle prime fasi di gioco, in maniera del tutto blanda, più avanti dovrete essere più attenti al tutto. Dovrete indirizzarli al meglio nel posizionamento, negli obiettivi, e persino tenerli in vita. Le loro abilità vi aiuteranno con le truppe di terra ma, quest’ultime, andando avanti, saranno quasi ininfluenti sulla vostra salute. Ciò che vi preoccuperà saranno le truppe aeree. Comandi per il supporto aereo, per poter indicare l’atteggiamento da adottare – per esempio aggressivo, a campo aperto, o riparato, in modo da regolare i danni – sarebbero stati utili per godersi al meglio l’esperienza di gioco.

Il recupero è una caratteristica del gioco che vi permetterà di non rimanere mai soli, ed avere sempre la vostra squadra in piene forze. Difatti, vi basterà avvicinarvi alla zona in cui è morto uno dei vostri compagni, per poterlo recuperare e vederlo tornare in battaglia dopo pochi secondi.

Ibridi o ibrividi?

L’ibrido di genere è un’idea molto interessante. Il mix di FPS e RTS è equilibrato in modo che nessuno dei due sembri elevarsi sull’altro. Il tempo di missione è davvero molto lungo. Per 40 minuti, ed oltre, dovrete impegnarvi a trovare la strada per raggiungere l’obiettivo, rimanere in vita, far rimanere in vita i vostri compagni e completare le missioni secondarie, per sbloccare i chip d’aggiornamento, senza la possibilità di poter salvare, per qualsiasi imprevisto, durante il gioco, e riprendere. Assicuratevi di non avere nulla da fare per i prossimi 40 minuti, almeno, quando startate una missione.

Sei Romer Shoal, ex pilota di gravicicli, al comando di una resistenza che vuole impedire ai Rayonne, robot simili a voi, ma con occhi rossi, di distruggere l’umanità. Storia simile a tante altre, non così entusiasmante da lasciarvi a bocca aperta sin dalle prime fasi di gioco.

Come standard nel multiplayer online, è possibile acquistare contenuti cosmetici aggiuntivi con crediti, la valuta di gioco di Disintegration. Potete guadagnare crediti in due modi: semplicemente giocando partite o comprando con moneta reale. È importante sottolineare che nulla di ciò che si acquista influenza il gameplay in alcun modo. La velocità con cui guadagni crediti è lenta, intorno a 100 per partita.

Tutto ciò rende Disintegration una novità nel campo videoludico, visto il suo trans-genere. Tuttavia, viste le ultime considerazioni, rimane, a nostro parere, un videogioco a cui rapportarsi senza molte pretese, quasi con leggerezza, godendosi in tranquillità gli aspetti del titolo che lo rendono diverso da altri.

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Disintegration è un titolo dalle grandi potenzialità, ma che si perde in troppe cose tutto sommato "banali". Magari in un futuro sequel potrà decollare davvero, ma per adesso rimane un titolo discreto, che poteva essere qualcosa di molto più interessaante. Disintegration: la nostra recensione sul gioco di Marcus Lheto