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Festa del Cinema di Roma: la storia del mistico Gustavo Rol sbarca finalmente al cinema

Gustavo Adolfo Rol, uno degli uomini più affascinanti e misteriosi del Novecento, verrà finalmente raccontato sul grande schermo. La regista e critica cinematografica Anselma Dell’Olio ha infatti deciso di realizzare una docufiction dedicata alla storia controversa del sensitivo che ha sconvolto l’Italia e il mondo intero con le sue capacità fuori dal comune. Enigma Rol è tra le anteprime in programma alla Festa del Cinema di Roma, precisamente nella sezione Proiezioni Speciali.

Gustavo Rol: un enigma inafferrabile

Risulta alquanto complicato descrivere in poche e convincenti parole la figura mistica di Gustavo Rol: per alcuni un maestro spirituale, un sensitivo capace di azioni sconvolgenti, una guida esistenziale dai poteri inspiegabili, per altri un semplice illusionista o addirittura un impostore bugiardo. Di certo le svariate testimonianze che lo riguardano sono impossibili da ignorare, anche perché incrociando i racconti di chi lo ha conosciuto nel privato le storie appaiono simili e misteriosamente coincidenti. Il suo nome è stato inoltre associato a personalità di spicco dell’arte e della politica italiane e internazionali, nelle quali ha generato ammirazione e sdegno, fascino e disapprovazione, sicuramente mai indifferenza.

Consultato da Mussolini e De Gaulle, notato da John F. Kennedy, a Rol erano riconosciute doti speciali. La sera era solito invitare pochi intimi nella sua abitazione per dare vita a prodigi soprannaturali, anche se lui non amava questa definizione. Ci teneva affinché gli incontri fossero privati, poiché sosteneva di non saper agire a comando e doveva crearsi perciò la giusta atmosfera. Questa riservatezza fece impazzire chi voleva testarne pubblicamente le abilità, tra cui Mago Silvan e Piero Angela, che arrivarono a screditarlo pesantemente. Per quanto manchino documentazioni ufficiali a riguardo, è risaputo che anche Albert Einstein fu colpito da Rol, tanto da incontrarlo in Svizzera e avviare una discussione sulla spiritualità.

Einstein credeva in Dio, non ne negava l’esistenza. Un giorno che discutevamo proprio di questo, lui alzò una mano, la frappose fra la lampada e il tavolo e mi disse: “Vedi? Quando la materia si manifesta, proietta un’ombra scura, perché è materia. Dio è puro spirito e dunque quando si materializza non può manifestarsi se non attraverso la luce. La luce non è altro se non l’ombra di Dio.

Il fascino sul mondo dell’arte: amicizie illustri

Il grande Federico Fellini era invece suo amico e pendeva dalle sue labbra, tanto da chiedergli importanti suggerimenti sulla realizzazione delle proprie opere cinematografiche. Entrambi amavano il violino, Rol lo suonava e Fellini si lasciava ispirare per inserirlo all’interno dei film. Il regista parlava pubblicamente degli incontri con il sensitivo e dei prodigi cui si trovava ad assistere, asserendo che le sue capacità superavano addirittura l’altrui facoltà di stupirsene.

Quello che Rol sa fare è pauroso. Chi assiste prova la sensazione di un uomo che sprofonda in un abisso marino senza scafandro. È la testimonianza fascinosa e provocatoria di una trascendenza?

Anche Franco Zeffirelli era un amico intimo di Rol e ha scelto di lasciare innumerevoli testimonianze riguardo il loro rapporto.

In una delle mie prime visite mi disse: ‘Scegli una carta dal mazzo’. Un mazzo assolutamente nuovo ancora chiuso nel cellophane. ‘L’asso di picche’, risposi, era la prima carta che mi era venuta in mente. Aprì il mazzo e ogni carta si rivelò un asso di picche. Cinquantadue assi di picche! Non era magia. Le carte erano vere, lucide, nuove di zecca. Altro che divertimento: piombammo tutti in uno stato di meraviglia, quasi di panico.
Sembrava che il segreto di Rol fosse quello di riattivare nel suo cervello le ‘cellule dormienti’ di cui tutti disponiamo, ma che ormai non sappiamo più usare.

Gustavo Rol era anche un appassionato pittore, venne ringraziato più volte dai centri ospedalieri per il sostegno, definito “aiuto spirituale” e durante la guerra salvò diversi partigiani grazie alla messa in pratica delle sue doti mistiche. Insomma, ci sarebbe tanto da raccontare sulla figura di quest’uomo enigmatico e sopra le righe, ma anche estremamente bambinesco e sensibile, innamoratissimo della moglie, amico fidato e altruista. Su di lui sono stati pubblicati svariati libri e video interviste, ma grazie all’impegno di Anselma Dell’Olio, che insieme a Paola Giovetti – autrice di un libro appena pubblicato sull’argomento per Edizioni Mediterranee – ha avuto accesso a documenti e scritti completamente inediti appartenenti a Rol, abbiamo finalmente l’opportunità di conoscere la sua storia, ampliata, attraverso la magia del grande schermo.

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