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First Playable Fund: online la petizione per fermare l’emendamento PD che vuole cancellarlo

Nasce la petizione su change.org per fermare l'annullamento del fondo per i videogiochi, introdotto dal Governo nel Decreto Rilancio.

Lo sapete, noi di Nerdpool non ci schieriamo dalla parte di nessun movimento politico, non facciamo propaganda politica di nessun genere semplicemente perché questo non è il nostro campo. Oggi però ci permettiamo di parlare di qualcosa che nasce a livello politico ma che va a toccare la nostra passione preferita, quella per i videogiochi. Nello specifico il First Playable Fund, fondo istituito dal Governo Italiano per promuovere lo sviluppo sul territorio nazionale di prototipi di videogiochi.

First Playable

Il First Playable Fund è stato inserito da Marianna Madia nel Decreto Rilancio, e consiste in una somma di 4 milioni di euro da stanziare appunto per cercare di sostenere un’industria emergente (nel nostro paese) come quella dei videogiochi, decisamente più indietro rispetto alla crescita del settore in altri paesi europei.

Ora il PD è intenzionato ad eliminare questo fondo, con l’emendamento 38.32 sottoposto alla Camera e al Senato della Repubblica: questo emendamento di fatto annullerebbe quello che si era faticosamente ottenuto grazie al First Playable Fund, che era in ogni caso comunque poco rispetto agli altri paesi dell’EU.

Nasce così, ad opera di Mauro Fanelli di Mixed Bag, una petizione su change.org per fermare questo scempio, e ripristinare il fondo, che consentirebbe al nostro paese di farsi strada nel settore videoludico, e creare nuove opportunità di lavoro e di crescita a tanti appassionati e professionisti. Di seguito riportiamo il testo della petizione e il link per firmarla:

RITIRO EMENDAMENTO PER LA CANCELLAZIONE DEL FIRST PLAYABLE FUND

La misura in oggetto mira a sostenere la produzione in Italia di nuove proprietà intellettuali destinate al mercato internazionale dei videogiochi (per computer, per console, per dispositivi mobile), con l’obiettivo di aumentare la quota di mercato dei videogiochi “made in Italy”, aumentare i posti di lavoro e migliorare la performance della bilancia commerciale del paese, recuperando terreno rispetto a quanto – da anni – è stato già messo in campo da altri paesi europei e non, nostri competitor.

La misura in oggetto, infatti, mira a ridurre il gap esistente tra l’Italia e altri paesi europei come:

  • la Francia, che ha un fondo identico da 4 milioni all’anno, attivo dal 2008
  • la Germania, che ha un fondo da 50 milioni all’anno per 5 anni, istituito nel 2019
  • la Spagna, che ha appena incrementato di 20 milioni la dotazione del fondo CREA SGR per finanziare tra gli altri il settore dei videogiochi per fronteggiare l’emergenza Covid
  • il Regno Unito, che ha un fondo da 4 milioni di sterline all’anno, attivo dal 2015
  • e molti altri come Polonia, Danimarca, Romania, ecc.

Il testo continua poi enunciando i numeri dell’industria videoludica, a livello mondiale e italiano: nel 2019 il mercato dei videogiochi ha generato circa 150 miliardi di dollari nel mondo, rispetto ai circa 75 miliardi generati da musica + cinema + TV + servizi streaming. In tutto ciò, il mercato italiano è storicamente nella top10 mondiale, con 1.8 miliardi di euro di valore nel 2019.

Il testo si conclude con un accorato appello al Governo:

La nostra raccomandazione è di considerare il ritiro dell’emendamento, in modo da salvaguardare l’istituzione del fondo di finanziamento prototipi di videogiochi presso il MISE e dare finalmente anche all’Italia la possibilità di competere in uno dei settori più dinamici e strategici per lo sviluppo tecnologico e occupazionale del nostro paese, al pari di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e tanti altri.

Non possiamo far altro che unirci a questo appello, e chiedere a tutti voi appassionati di videogiochi (e non) di firmare al più presto la petizione per proteggere il First Playable Fund, che oltre a garantire la crescita e la diffusione del medium videoludico nel nostro paese ha come intento la crescita del settore e l’aumento di posti di lavoro e figure professionali nel campo.

Continuate a seguirci su Nerdpool per altre notizie e aggiornamenti, e ci raccomandiamo di nuovo, firmate la petizione!

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