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Friday 1 – Il primo giorno di Natale – Recensione

Dopo la recensione di un paio di settimane fa su Incognito, torniamo a parlare di Ed Brubaker per presentarvi il primo volume di una serie inedita. Stavolta, in Friday Volume Uno: Il primo giorno di Natale, lo scrittore statunitense non collabora con il solito Sean Phillips, ma con Marcos Martín (The Walking Dead: Lo Straniero, The Private Eye). La serie è ancora in corso di pubblicazione negli USA sulla piattaforma digitale Panel Syndicate e arriva ora in Italia grazie a SaldaPress.

La trama

Friday Fitzhugh trascorre l’adolescenza a Kings Hill, un piccolo paesino del New England, risolvendo misteri di ogni tipo insieme al suo amico Lancelot Jones. Diventata adulta, decide di lasciarsi il passato alle spalle e abbandonare la cittadina per dedicarsi agli studi. Tuttavia, tornando per le vacanze di Natale, finisce subito invischiata in qualcosa di ignoto che sembra legarsi al passato dei due ragazzi e che li costringerà a rimettersi in gioco per risolvere il mistero.

A cavallo tra crime e racconto di formazione

Friday rappresenta il perfetto incontro tra due mondi narrativi. C’è l’elemento crime e thriller che abbiamo potuto apprezzare in tante altre storie di Ed Brubaker, ma qui declinato in maniera più avventurosa, strizzando l’occhio a lettori e lettrici di racconti Young Adult. La trama si svolge a cavallo tra l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta dei due protagonisti e mantiene anche i tratti tipici del romanzo di formazione.

La Friday del presente, ora diciottenne, è molto diversa da quella di qualche anno prima, sempre a caccia di misteri con il suo amico Lancelot. Ha deciso di fuggire dalla cittadina per studiare ma soprattutto per la situazione creatasi con il ragazzo, con il quale aveva vissuto quasi in simbiosi per circa sei anni. La sera prima di partire è successo qualcosa tra i due, ma non conosciamo subito i dettagli. Il ritorno a casa la porta però a fare i conti con questo segreto e a rivedere il suo amico.

Lancelot Jones è il ragazzo più intelligente della scuola e, come si addice al suo ruolo, anche il più maltrattato dai compagni. Proprio in una di queste occasioni è Friday a proteggerlo e da questo incontro nasce la loro grande amicizia. I due passano le giornate a scovare i misteri che si annidano nella tranquilla cittadina, portando alla luce oggetti e segreti che nessuno conosce. Come gli eroi dei più grandi racconti di avventura, ogni volta affrontano creature mostruose o viaggiano verso luoghi inesplorati di Kings Hill. Anche dopo la partenza di Friday, Lancelot continua a investigare con l’aiuto dello sceriffo locale, ma è evidente che il loro rapporto è cambiato dopo quella sera.

Ed Brubaker riesce a portare avanti con maestria l’indagine nel presente, intervallandola con il racconto degli eventi passati, dal primo incontro dei protagonisti fino alla loro separazione. Momenti di grande suspense si affiancano a scene altrettanto emozionanti che approfondiscono i sentimenti e il carattere di Friday e Lancelot. D’altro canto l’oscuro pericolo che aleggia in città e il rapporto tra i due personaggi sono strettamente collegati.

Marcos Martín, e la moglie Muntsa Vicente ai colori, riescono a dare vita alle due anime di questa storia: quella più dark e thriller e quella avventurosa e adolescenziale. Il tratto preciso e pulito del disegnatore si esalta grazie a una colorazione molto pop che si adatta all’evolversi della trama, alternando paesaggi innevati a sogni psichedelici. Molto azzeccata anche la scelta di ripercorrere le investigazioni passate dei due protagonisti presentandole con delle copertine che richiamano i libri YA.

Consigliato?

Ho divorato il primo volume di Friday e i tre capitoli che contiene in pochissimo tempo, spinto da un’estrema curiosità ad andare avanti e assistere al procedere della trama. Vi basteranno poche pagine per affezionarvi ai protagonisti, molto umani con tutti i loro pregi e difetti, e la fine del volume vi lascerà letteralmente a bocca aperta! QUANDO ESCE IL SECONDO?

Pur non essendoci un folto gruppo di protagonisti, Friday mi ha ricordato molto i Goonies, Stand By Me o Stranger Things (storie che adoro) per l’atmosfera e l’approccio scelto da Brubaker nel raccontare la vicenda. A tratti ironica e scanzonata, ma anche molto profonda e misteriosa. Dalle pagine della serie emerge tutto l’amore dello scrittore per i racconti young adult e per le storie di formazione. Nella postfazione, è Brubaker stesso a dichiarare come Friday sia per lui la manifestazione di un suo lato che, tra noir e serie di supereroi, non era ancora mai riuscito a esplorare.

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