back to top

Horishi: Maestro d’inchiostro – Recensione

Ci sono moltissimi modi per raccontare paesi a noi estranei, luoghi e culture così lontane da noi da sembrare mondi completamente differenti. Ambientare la propria storia in questi scenari è utile per capirne diversità e fascino, ma questo non si traduce necessariamente nella genuina scoperta di magia e tradizione. Fortunatamente, ci sono anche opere in grado di catturare, e raccontare, il folklore estero e renderlo moderno e appetibile a tutti i lettori. Questo è il caso di Horishi: Maestro d’inchiostro, la nuova opera letteraria di Monica Fumagalli, con all’interno le illustrazioni di Blackbanshee, per Saga edizioni.

Forma d’arte

Un tatuatore senza nome vive la sua vita a Tokyo, ma il suo desiderio, la sua passione per l’arte del disegno sul corpo sono ormai un lontano ricordo. Un passato lontano del quale conserva il ricordo, incapace di lasciarlo andare completamente e di cui pare non riuscire più a sentire il calore dolce dei momenti felici. Il suo futuro cambia quando, per le strade di Tokyo, vede un’ombra che lo richiama, lo cerca per fargli comprendere qualcosa. Questa non è una spinta sufficiente per il grande maestro, infatti, servirà la comparsa di un nuovo cliente al suo studio per fargli comprendere che può ancora richiamare la sua arte e la sua passione per il bene delle persone.

L’horishi poggiò con cura il kiseru sul suo supporto. Sentiva che non poteva più distrarsi, non poteva dubitare di se stesso. Una sensazione di disagio, però, gli attanagliava lo stomaco, la nausea gli grattava la gola. Per un istante non riuscì a muoversi, i polpastrelli si coprirono di sudore. Era ciò che amava fare, e allora perché non riusciva a farlo?

Divulgatrice

Monica Fumagalli, conosciuta sul web come Onigiri Calibro 38, è una yamatologa e insegnante di lingua giapponese. Tour leader esperta di tutto ciò che riguarda il mondo nipponico, è anche una delle fondatrici del progetto editoriale di Niente da Dire. Il suo modo di raccontare è preciso e ricorre alla trascrizione Hepburn per l’utilizzo dei termini giapponesi che, nel caso in cui non si conosca il loro significato, sono spiegati al termine del libro in un utile glossario. La passione di Monica per la cultura nipponica si traduce nella scrittura di un libro capace di fare riferimenti al folklore giapponese, ma riesce a renderlo moderno al punto giusto.

Una delle illustrazioni presenti all’interno del volume.

Il pezzo mancante

Horishi: Maestro d’inchiostro è un breve libro che non parla solo del folklore giapponese, ma racconta attraverso i personaggi quella ricerca che, in qualche modo, accomuna tutti noi: il tentativo di ritrovamento del nostro pezzo mancante. Ogni personaggio, attraverso la propria storia, è in grado di farci capire come questa ricerca sia da fare per trovare, o ritrovare, qualcosa di importante per noi. Questo pezzo mancante non è da ricercare in noi stessi, ma nelle nostre relazioni con le altre persone, attraverso le nostre azioni, a volte anche quelle più semplici come un sorriso.

Continuate a seguirci su Nerdpool.it per altre recensioni!

Horishi: Maestro d’inchiostro è un’opera capace di colpire il lettore in molti modi differenti. La storia e i personaggi sono in grado di farci pensare, mentre la scrittura appassionata di Monica Fumagalli riesce a calarci perfettamente nell’ambiente e nel folklore nipponico. Quest’opera è adatta a tutti, amanti del Giappone e non, perché riesce a trasmettere i suoi messaggi anche a chi non è mai stato attratto dalle terre del Sol Levante.

CORRELATI

Horishi: Maestro d’inchiostro è un’opera capace di colpire il lettore in molti modi differenti. La storia e i personaggi sono in grado di farci pensare, mentre la scrittura appassionata di Monica Fumagalli riesce a calarci perfettamente nell’ambiente e nel folklore nipponico. Quest’opera è adatta a tutti, amanti del Giappone e non, perché riesce a trasmettere i suoi messaggi anche a chi non è mai stato attratto dalle terre del Sol Levante.Horishi: Maestro d'inchiostro - Recensione