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Immortals of Aveum, la nostra recensione!

Ascendant Studios si presenta sul mercato con il suo primo prodotto etichettato EA Originals. Nato da ex dipendenti di Sledgehammer Games e Telltale Games, lo studio ha presentato Immortals of Aveum ai The Game Awards di fine 2022 per poi portarlo sugli scaffali il 22 agosto 2023. La loro prima fatica può definirsi un successo? Scopritelo in questa nuova recensione targata Nerdpool.it!

La storia di Jak

Il comparto narrativo di Immortals of Aveum può sembrare, almeno sulle prime, incapace di proporre qualcosa di stimolante. Il gioco di catapulta fin da subito nei panni di Jak, un ragazzino che vive in una baraccopoli di emarginati ai confini di Lucium, una delle regioni di Aveum. Egli sa utilizzare qualche sprazzo di magia ma non sembra essere capace di domarla come invece fanno gli Advenuti, esseri prescelti in grado di manipolare l’energia che avvolge tutto il mondo. Queste certezze crollano quasi subito, quando la casa di Jak viene attaccata dall’esercito nemico comandato da Sandrakk, tiranno dell’esercito di Rasharn. Così il protagonista scopre di essere un Triarca, un Advenuto particolare capace di controllare tutti e tre i tipi di magia: blu, rossa e verde.

Sebbene, come detto inizialmente, la storia sembra proporre qualcosa di trito e ritrito, in verità le vicende di Jak porteranno il giocatore a svelare tradimenti e colpi di scena in nome di un ritmo serrato e coinvolgente. Se cercate su internet, c’è scritto che il completamento della main quest richiede 20-25 ore ma in verità potete metterci quasi dieci ore in meno se vi concentrate quasi esclusivamente sulle vicende.

immortals of aveum story

Infatti, il gioco di Ascendant Studios propone alcune attività secondarie che però non vi distrarranno mai dalla campagna principale. Come avveniva per Forspoken, piazzati in giro per la mappa di gioco vi sono dei templi che celano delle sfide che, se completate, potenzieranno o sbloccheranno determinate abilità. Alcune di queste strutture saranno disponibili in un momento avanzato dell’avventura, rivelando una natura da metroidvania del gioco che va a esaltare il backtracking. Un plauso va fatto alla lore di gioco, supportata da documenti disponibili in tutta Aveum che ci danno l’impressione di essere in un mondo vivo e costruito con grande precisione.

La magia di Ascendant Studios

Tornando alle capacità magiche di Jak, è necessario parlare del sistema di combattimento imbastito dagli sviluppatori. L’etichetta del gioco è quella di FPS ma non va a definire un prodotto che riesce a spingersi oltre e va a offrire sfide di abilità. Come detto in precedenza, il giocatore è dotato di tre tipi di magie. Quella blu permette di effettuare colpi mirati contro il nemico, quella rossa funge da fucile a pompa mentre la verde ci permette di sparare a raffica come se fosse una mitragliatrice.

Qualcuno potrebbe chiedersi “perché non utilizzare sempre la stessa magia, magari quella rossa, andando addosso ai nemici per fare piazza pulita?”. Il gioco stesso, per negare queste possibilità, ci mette il suo: il design del nemico, principalmente il colore dei vestiti, fa credere che sia più debole nei confronti della magia corrispondente (vestito blu, debolezza alla magia blu).

La verità è che i combattimenti si fanno fin da subito frenetici e densi e ogni archetipo di nemico è stato programmato per essere contrastato da una delle magie. I nemici rossi, per esempio, saranno portati ad assaltarvi con una mazza, permettendovi quindi di colpirli con il “fucile a pompa”. Invece, quelli blu saranno principalmente arcieri sfuggenti che dovranno essere colpiti con il “cecchino” da una distanza considerevole. La freneticità accennata prima costringe il giocatore a switchare costantemente tra i tre tipi di magia per riuscire a sopravvivere, in una danza di abilità costante che richiede concentrazione e una buona vista.

ascendant studios jak

Oltre alla magia nuda e cruda, Jak ha in dotazione alcuni “gadget” che verranno sbloccati quasi subito all’inizio della partita. Abbiamo una frusta magica, forse la più utile, in grado di aggrapparsi ai nemici e attirarli a noi. Un’ampolla verde che, se lanciata contro oggetti evidenziati o avversari, rallenta per un lasso di tempo il bersaglio. Ancora, un potente “laser” che stordisce i nemici. Inoltre, il protagonista è in grado di racimolare energia sufficiente per lanciare un flusso tricolore che polverizza qualsiasi tipo di minaccia che incontra sulla strada.

La personalizzazione del personaggio

Immortals of Aveum NON è un gioco di ruolo, sebbene tenda a includere alcuni elementi del genere. Per esempio, dopo una certa quantità di esperienza accumulata, Jak riceve un punto advenuto. Questi possono essere utilizzati in un albero delle abilità ben dosato tra i tre tipi di magia, non dispersivo e rappresentato con un’ottima pulizia che aiuta l’utente a comprendere bene quello che sta facendo.

Il gioco ci offre inoltre un certo livello di personalizzazione del personaggio. Non aspettatevi chissà che cosa ma, nonostante il gioco sia in prima persona, la maggior parte delle modifiche apportate a Jak saranno visibili. Parliamo infatti dei tre tipi di bracciali che impugna per tutta l’avventura e che ci permettono di manipolare la magia e di qualche anello che vedremo effettivamente alle dita di Jak. Quest’attrezzatura ha un certo grado di potenza (alcune di esse anche delle abilità uniche e riconoscibili) che non è assolutamente legata a un qualche livello del personaggio, che non è presente nell’ecosistema del gioco.

Le tecniche di Ascendant Studios

Immortals of Aveum gira su Unreal Engine 5 e si vede, sebbene qualche sbavatura grave sia da mettere in evidenza. La mole di contenuti su schermo è impressionante, gli scenari del gioco (specie gli interni) sono dettagliati e il gioco offre certi colpi d’occhio mozzafiato. Tutto questo avviene se si dà un’occhiata generale, ma quando ci si avvicina nel dettaglio si nota, per molti modelli, una scarsa quantità di poligoni. La gestione dei fluidi è quasi sempre di un livello a malapena sufficiente, soprattutto se si osserva un corso d’acqua o uno dei magiflussi che percorrono tutta la mappa di gioco.

La quasi totalità del budget a disposizione dello studio sembra sia stato impiegato nel motion capture e nelle animazioni. I personaggi sono subito riconoscibili e le loro movenze sono spettacolari, da next-gen, e i volti sono stati programmati per catturare ogni singola espressione. Un grande plauso va fatto alle performance degli attori e Immortals of Aveum ci gioca molto su questa cosa, presentandosi fin da subito come un film hollywoodiano. Purtroppo non si può dire la stessa cosa per il doppiaggio italiano che, inspiegabilmente, non riesce a reggere il confronto con un prodotto di tale portata se non per casi particolari.

Il gioco cerca di sfruttare il Dualsense della Playstation 5 ma lo fa in modo pezzotto. L’unica meccanica implementata è infatti quella del cambio del colore dei led in base alla magia impiegata in quel momento. Purtroppo, non ci sono trigger adattivi o qualsiasi altra delle magie del pad.

Conclusione

Ascendant Studios si presenta in grande stile con un primo prodotto che non urla al miracolo ma che ci permette di apprezzare le qualità dello studio. La storia è gestita con capacità e catapulta il giocatore in un mondo vivo e pulsante come la magia che circonda tutta Aveum. Immortals of Aveum è più di un FPS, è un gioco che grazie alle sue meccaniche sborda quasi nello strategico. La potenza dell’Unreal Engine 5 lo eleva a un livello superiore ma la produzione, sebbene sia proposta come tripla A, è subito riconoscibile come un gioco che non riesce a spiccare del tutto con il comparto tecnico. Speriamo che il futuro di Ascendant Studios sia splendente e che il team riesca a proporci prodotti ancor più eccelsi in futuro!

Immortals of Aveum è disponibile per Playstation 5, Xbox Series X|S e PC.

Ascendant Studios si presenta in grande stile con un primo prodotto che non urla al miracolo ma che ci permette di apprezzare le qualità dello studio. La storia è gestita con capacità e catapulta il giocatore in un mondo vivo e pulsante come la magia che circonda tutta Aveum. Immortals of Aveum è più di un FPS, è un gioco che grazie alle sue meccaniche sborda quasi nello strategico. La potenza dell'Unreal Engine 5 lo eleva a un livello superiore ma la produzione, sebbene sia proposta come tripla A, è subito riconoscibile come un gioco che non riesce a spiccare del tutto con il comparto tecnico. Speriamo che il futuro di Ascendant Studios sia splendente e che il team riesca a proporci prodotti ancor più eccelsi in futuro!

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