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NerdPool incontra Andrea Arcari

Fiorentino, 26 anni ancora da compiere, il fumettista Andrea Arcari si è diplomato al Liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze e in seguito ha deciso di proseguire gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze nella sezione Grafica, concludendo il suo percorso triennale con la votazione di 110. Il suo percorso formativo è continuato poi con l’iscrizione, nel 2019, alla The Sign Academy, con l’intenzione di perfezionarsi nell’arte della narrazione, ovvero nel fumetto. Attualmente collabora con alcune case editrici che si occupano esclusivamente di fumetti, con la speranza di poter coronare un domani il suo sogno di potersi trasferire negli Stati Uniti per imporsi nel mondo dei comics.

– Innanzitutto Andrea grazie di averci regalato un pò del tuo tempo per questa intervista, cominciamo col presentarti ai lettori di NerdPool… raccontaci chi sei:

Ciao sono Andrea Arcari, ho 25 anni e ho da sempre frequentato scuole d’arte tenendo nel cuore la mia più grande passione, il fumetto. Dico solo che come tesi di laurea ho portato un papiro intitolato “Oltre il Superuomo” analizzando l’impatto socio-culturale che la figura del supereroe ha avuto da quando esiste, prendendo in considerazione molti degli studi filosofici psichiatrici inerenti a questo mondo. Arrivato alla The Sign comics and arts academy di Firenze nel 2019 ho avuto modo di apprendere tutto quello che lavorativamente è necessario per fare del proprio meglio in questo mondo.

– Come è nata la tua passione per il disegno?

Sin da quando mi hanno messo una matita in mano penso sia sempre stato istintivamente, per quanto mi riguarda, il modo migliore di vivere. Il disegno è sempre stata una parte essenziale in ogni mia fase di vita, non mi bastava giocare o creare mondi immaginari che restassero dentro la mia testa, volevo dargli una forma e mostrarli al mondo. I miei nonni hanno avuto un ruolo fondamentale in tutto questo, mi hanno avvicinato ai fumetti e a tutto quel che riguarda l’editoria americana. Mia nonna in particolare è stata la prima a farmi conoscere Batman quando avevo solo 4 anni e da lì si accese la scintilla, dalla visione di un episodio della famosissima serie anni ’90 The Animated Series. La potenza visiva di quel cartone mi ha folgorato e da allora, non voglio dire che produca roba inseguendo quella qualità perché sarebbe blasfemia, ma con lo stesso amore sicuramente si.

– Tu leggi fumetti e se si quali? 

Vorrei dirti di si, sfortunatamente parlando con altri artisti del settore quando hai la fortuna di lavorare in questo ambito e produrre qualcosa hai sempre meno tempo e sono più le cose che compri per prendere spunti artistici che non quelle che compri per una vera e propria lettura. Non nego mi manchi come cosa. In generale non ho mai escluso nessuna lettura ma posso dire di aver dato notevoli finanze all’editoria statunitense. Ho sempre letto molto supereroistico alternando con manga slice of life, che riescono sempre a colpirmi all’anima. 

– Hai introdotto nuove letture di recente?

Dopo un lungo allontanamento sono tornato a leggere molto manga e in particolare le opere di Inio Asano, che divoro senza sosta e ogni volta come fosse la prima. 

– Qual’è il lavoro da te disegnato a cui sei più legato?

Attualmente sto lavorando con i ragazzi di Bugs Comics su Kalya, ed essendo fuori dalla mia comfort zone mi permette di mettermi costantemente alla prova cercando di fare un lavoro di più alta qualità possibile. Il Fantasy in generale è sempre stato un prodotto da cui sono stato fortemente incuriosito ma che non ho mai avuto modo di approfondire, ed è divertente che questa esperienza mi stia fornendo questa opportunità. 

– Quale tipologia di personaggi preferisci disegnare?

Sicuramente i personaggi con cui sono cresciuto e mi hanno accompagnato per una vita sono le cose che mi divertono di più, mi trascinano indietro nel tempo e mi danno modo di connettermi a parti di me come nient’altro. Storie di eroi che tentano di fare la cosa giusta e combattere fino al limite ogni giorno, spesso e volentieri perdendo molto delle loro vite per dedicarsi a una causa più grande. Supereroi che combattono pazzi schizzati nei vicoli o mostri tentacolari in galassie lontane sono praticamente la mia casa. 

– Hai un anedotto divertente legato ad uno dei tuoi lavori che puoi raccontarci?

Allora sicuramente mi fece molto ridere leggere i primi script e vedere che tutte le poche cose che ho pubblicato fino ad adesso hanno tirato in ballo personaggi e ambienti che mi hanno sempre terrorizzato all’idea di disegnarle. Nel mio cassetto degli incubi da disegnatore ci sono e ci saranno sempre: bambini, scuole e deserto. Indovina un pò, le ho disegnate tutte e comunque ancora me la fanno fare sotto al solo pensiero. Ovviamente sono grato delle opportunità che ho avuto, non tornerei indietro ma è stata una bella sfida cimentarsi nelle prime pubblicazioni con qualcosa che ti terrorizza già quando sei tra i banchi dell’Accademia di fumetto. 

– Stai lavorando a qualche progetto in questo momento?

In questo momento sto continuando il mio numero di Kalya per Bugs Comics.

– Il tuo sogno nel cassetto lavorativamente parlando?

Lavorativamente parlando sarebbe un sogno di vita poter vedere pubblicato un numero di Batman con il mio nome accanto, ma so essere un percorso davvero difficile e tortuoso. Batman è il mio eroe di vita, prima ancora della Trilogia di Nolan e che venisse abusato come personaggio nel modo in cui se ne abusa oggi, quindi disegnare le strade di Gotham non avrebbe prezzo. 

– Progetti futuri?

Ora come ora mi sto concentrando sul presente in modo da stare ancorato con la testa a quello che devo gestire. Ho ovviamente qualche proposito e qualche ideuzza che mi piacerebbe poter realizzare in futuro ma sono anche molto scaramantico quindi per il momento posso dirti che incrocio qualsiasi parte del corpo per provare a portare questi progetti fantasiosi nel mondo reale ahah 

Concludo il tutto ringraziandoti enormemente per avermi scelto per questa intervista e per avermi dato modo di parlare un pò del mio breve percorso. A presto!

Ringraziamo Andrea per questa bella chiaccherata e per il tempo che ci ha dedicato, e aspettiamo di vedere il “suo” numero di Kalya quando uscirà nelle edicole.

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