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Plastic Man di Kyle Baker – Recensione

Nell’infinito cast di personaggi che popolano le storie Marvel e DC capita spesso che qualcuno finisca nel dimenticatoio per anni per poi tornare protagonista di una serie o miniserie che lo riporta in auge e lo fa restare nel cuore dei lettori per sempre. Questo è anche il caso di Plastic Man e della serie del 2004 a lui dedicata, scritta e disegnata da Kyle Baker.

Chi è Plastic Man?

Ideato da Jack Cole nel 1941, Patrick “Eel” O’Brian era un feroce criminale a capo di una gang di ladri. Durante una rapina in un impianto chimico viene ferito da un colpo di pistola e si ritrova imbevuto di uno strano acido che trasforma il suo corpo rendendolo di plastica. Curato da un monaco, Patrick si rende conto di essere una persona malvagia e decide di cambiare vita, sfruttando i suoi nuovi poteri per fare del bene. E ogni eroe che si rispetti ha bisogno di una spalla. Solo che nel suo caso abbiamo Woozy Winks, un buffo uomo paffutello e dall’intelletto non troppo sviluppato, ma che riesce spesso a salvare il suo compagno dalle situazioni più pericolose.

Nel corso della sua carriera da eroe Plastic Man riuscirà perfino a entrare nella Justice League, avendo un ruolo centrale in alcune celebri storie del super gruppo. Ma è soprattutto con la serie del 2004 che tantissimi lettori hanno scoperto il personaggio.

La creatura di Kyle Baker

Kyle Baker (Perché odio Saturno, Re Davide) sfrutta le caratteristiche dell’eroe e dei suoi comprimari per dare vita a storie irriverenti e dalla grande comicità. Avventure realizzate con uno stile unico e capaci di fornire una visione diversa dal solito dell’universo DC. Nel corso dei venti numeri che compongono la serie si alternano storie sviluppate in più capitoli con numeri autoconclusivi, insieme a due intermezzi di Scott Morse. Un altro grande autore con uno stile artistico molto simile e che si inserisce perfettamente nel contesto delineato da Baker.

Nel corso di queste avventure Plastic Man avrà al suo fianco la sua fidata spalla Woozy Winks, insieme a nuovi comprimari, tra i quali un’agente dell’F.B.I. e un’orfana dal carattere piuttosto difficile. Tutti hanno il loro spazio e vengono sviluppati al meglio da Baker, avendo anche un ruolo centrale in alcuni capitoli. Inoltre, i molteplici confronti e battibecchi con Plastic Man danno vita a tantissime scene esilaranti.

L’umorismo slapstick è l’elemento cardine di queste storie ma è soprattutto nelle avventure più lunghe che l’autore da il meglio, aggiungendo al lato comico anche quello d’azione, investigativo o supereroistico. Con la prima storia Baker ritorna alle origini del personaggio. Plastic Man deve indagare su un omicidio che sembrerebbe essere opera di Patrick O’ Brian, il suo vecchio alter ego. Starà a lui cercare di scagionarsi e ricostruire l’accaduto, mentre tornano in scena alcuni volti noti del suo passato. Una storia perfetta anche per presentare il personaggio ai nuovi lettori.

In seguito, Plastic Man si troverà a viaggiare nel tempo, affrontare vampiri e non solo, fino a essere protagonista della sua Crisi personale, La Crisi Edwina. Nell’ultima avventura l’autore da libero sfogo alla sua creatività regalandoci una storia completamente folle e imprevedibile. Un racconto sempre divertente, ma anche con risvolti drammatici. Come in ogni grande evento che si rispetti, un personaggio importante andrà incontro alla morte!

Una serie atipica

Plastic Man di Kyle Baker è quindi una serie per certi versi atipica nel panorama supereroistico. Un esperimento molto ben riuscito, apprezzato anche dalla critica, che ha portato l’autore a vincere più di un Eisner Award. Disegnata con uno stile unico, riesce a portare un punto di vista diverso su un supereroe minore, estremizzando le caratteristiche principali del personaggio. L’umorismo slapstick è onnipresente, quindi se non lo apprezzate potrebbe risultarvi una lettura noiosa. Al tempo stesso, i personaggi ben caratterizzati e le storie ricche di colpi di scena aggiungono tanti altri elementi alla narrazione. Un pezzo di storia della DC Comics che mancava da troppo tempo e che molti potranno ora scoprire grazie al volume cartonato uscito per Panini Comics.

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