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Ready or Not: la nostra Recensione

Simulare in un gioco un’incursione di una squadra di polizia specializzata per salvare civili o sventare attività criminali non è un “gioco da ragazzi”. Titoli di questo tipo ne abbiamo diversi sul mercato ma, pensando al genere, viene in mente la serie SWAT arrivata al quarto capitolo nel 2005. Sono presenti altri giochi, come la saga Rainbow Six, che, tuttavia, è più incentrata e dedicata al multigiocatore online. Ci viene, dunque, in aiuto il team di sviluppo di VOID Interactive che porta sui nostri PC Ready or Not. Vediamo, tramite questa recensione, come questo nuovo gioco farà parlare di sé.

Una breve introduzione al genere

Ready or Not è un gioco in prima persona sparatutto dai lineamenti tattici in cui dobbiamo comandare un gruppo di quattro agenti in varie missioni, lo stile è, quindi, simile ad altri titoli (il già citato SWAT). Impersoniamo il capo team David “Judge” Beaumont che guida la squadra all’infiltrazione in posti sotto assedio da criminali, sventare attività illecite e salvare i poveri ostaggi. Ad allargare l’esperienza di gioco abbiamo una gestione del team e la totale decisione di come approcciarci alla missione.

Ready or Not

L’inizio del gioco punta, quindi, all’introduzione alle armi ed al suo utilizzo tra puntamento tramite mirino o puntatore laser. Al contrario dei giochi FPS più frenetici, i caricatori sono limitati e dobbiamo tenere traccia di quante munizioni abbiamo; ci viene in aiuto l’HUD indicandoci quanti caricatori abbiamo ma per controllare le munizioni siamo costretti ad osservarle direttamente, quindi scollegando il caricatore dal fucile o dalla pistola. Tale operazione, naturalmente, va fatta in sicurezza dato che non avremo una difesa pronta contro persone ostili.
Il tutorial ci porta, successivamente, alla gestione del team ed a tutto ciò che possiamo fare da team leader. La squadra, composta da quattro agenti, è suddivisa in due sotto-team che possiamo dividere per eseguire azioni su diverse entrate nelle stanze. Abbiamo, inoltre, la possibilità di far scassinare serrature, piazzare esplosivi e recuperare prove riguardanti il crimine in corso.

Strategia a non finire in Ready or Not

Dopo aver compreso tutte le dinamiche riguardo l’incursione e la gestione del team durante l’azione, Ready or Not ci porta direttamente ad una centrale di polizia. Siamo nell’immaginaria cittadina di Los Sueños ed il dipartimento chiede il nostro aiuto in quanto ha visto un’impennata della criminalità. In questa simil lobby possiamo spostarci nelle varie stanze del dipartimento per poter selezionare la prossima missione, gestire l’equipaggiamento ed il team.

Una volta selezionata la missione possiamo entrare subito nell’incursione ma è sempre bene controllare sia l’equipaggiamento personale che quello dei colleghi. Abbiamo una vasta scelta di armi, dai fucili d’assalto, alle mitragliette fino ai più diretti fucili a pompa. Tra questi troviamo anche armamenti meno ostili con munizioni non letali che ci possono far alzare la valutazione finale. Non può mancare una pistola d’ordinanza, anche in questo caso, ci troviamo con l’imbarazzo della scelta, compresi gli accessori come mirini, silenziatori, luci o puntatori laser.
Non è da meno anche l’accessoristica in grado di difenderci dai colpi nemici come i vari materiali antiproiettili, i visori notturni o quelli anti abbagliamento, ma anche i dispositivi di incursione come il dispositivo per osservare oltre una porta chiusa, lanciamissili o il fucile per scardinare le porte.

Dopo aver passato, minuziosamente, a scegliere il nostro equipaggiamento, quello dei nostri colleghi e consultato la mappa in cui dobbiamo fare incursione possiamo entrare in azione. Prima, però, possiamo gestire il personale da un utilissimo tablet in grado di visionare l‘umore del team, rimpiazzare colleghi meno felici o dare uno sguardo alla mappa posizionando i punti strategici per l’incursione.

Le valutazioni sul gameplay

VOID Interactive, per Ready or Not, si è affidata a diverse consulenze nei confronti di squadre di polizia di tutto il mondo per poter ricreare il più fedelmente possibile le dinamiche delle incursioni ma non solo. L’intelligenza artificiale dietro ai colleghi che dobbiamo capitanare è complessa e ci accorgiamo quando partecipiamo a diverse missioni con gli stessi membri del team. In questo modo il legame diventa più forte e alcune azioni diventano più immediate e corrette.
Tuttavia, notiamo subito che nelle prime ore di gioco, la risposta al fuoco del team è velocissima e siamo costretti a vedere il nemico eliminato quando, probabilmente, con un arresto, avremmo potuto ricevere una valutazione più alta.
Riguardo, appunto, alla valutazione finale della missione, il sistema tiene conto di vari parametri e obiettivi. Tra questi, la raccolta delle prove è importante, come gli arresti ed il salvataggio degli ostaggi; al contrario, un approccio più violento e l’uso della forza non giustificata (soprattutto per l’arresto) sono parametri che possono far abbassare il voto finale.

Ready or Not

L’esplorazione nella centrale di polizia è un tocco in più e girare per le varie stanze ci aiuta a capire l’organizzazione degli uffici. La mancanza, invece, di dialoghi tra i personaggi che troviamo nelle varie stanze, anche per “completare la lore” e dare carattere alla cittadina di Los Sueños, si fa sentire. Ci troviamo, infatti, alcuni degli agenti in giro per la centrale che non possiamo interpellare per tips o, semplicemente, dialoghi di completismo.

E le missioni?

Per quanto riguarda, invece, le missioni, sono ben studiate. Gli ostili e criminali hanno un carattere forte e non è facile persuaderli all’arresto se non con continue minacce verbali o armi non letali, comprese le flashbang. I nemici, hanno, tuttavia, una precisione da cecchini, sia quando siamo noi il bersaglio, sia se il bersaglio sono i membri del nostro team; in questo modo è molto facile terminare una missione con uno o più colleghi feriti.
I civili, invece, possono essere dalla nostra parte e, quindi, farsi immobilizzare facilmente o reagire agli agenti.
Approcciarsi da diversi ingressi alla zona sotto assedio può rivelarsi utile, anche con una potenziale rigiocabilità della missione ed osservare le varie reazioni dei PG.

Un’occhiata alle prestazioni

Ready or Not fa il suo debutto sulla sola piattaforma PC tramite Steam dopo due anni di una versione Early Access. La versione in prova ha saputo cavarsela su una scheda grafica RTX 3060 e, con una configurazione in Full HD con dettagli settati in “HIGH” ci fa raggiungere un alto numero di frame al secondo con una media tra i 100 e 120. Ci viene, infatti, in aiuto il DLSS che, sia nel settaggio di Qualità o Prestazioni, fornisce un netto miglioramento alla fluidità delle immagini.

Il comparto audio è stato ben studiato dagli sviluppatori di VOID Interactive ricreando fedelmente gli effetti sulle armi come le sparatorie e tutte le operazioni su di esse. Esplosioni e feedback anche visivi (come un abbaglio ad una flashbang) ci possono far immergere nell’azione. Non sono da meno le interazioni con i criminali o gli ostaggi, che possono darci una mano alla loro posizione tra le stanze.

Conclusioni

Ready or Not è un ottimo titolo che si posiziona tra gli FPS strategici dedicati alla SWAT. I neofiti del genere faranno un po’ di fatica a capire tutte le dinamiche del gioco, forse causa della sola localizzazione inglese (con alcuni termini specifici), ma dopo qualche ora di gioco possono prendere la mano. I più veterani, magari provenienti da giochi simili (come SWAT 4) possono notare varie somiglianze che aiutano ai primi approcci di gameplay.
La modalità multigiocatore e la possibilità di inserire mod personalizzate fanno accrescere la longevità del titolo. Futuri aggiornamenti contenenti altre mappe (attualmente sono tre) possono completare l’esperienza di gioco ed aggiungere altre ore al titolo.

Cosa ne pensate dell’erede, in tutto e per tutto, dei giochi SWAT? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti e non dimenticate di seguirci su Nerdpool.it per ulteriori aggiornamenti su questo e su molti altri argomenti nerd!

VOID Interactive con Ready or Not è riuscita a sviluppare un gioco FPS strategico in grado di prendere il posto (come erede) dei giochi SWAT. I richiami alla serie con una IA migliorata ed ottimizzata ed una grafica pazzesca ci consentono di avere un'esperienza unica per questo genere di giochi.

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