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Sunyata – un fumetto realizzato interamente con le IA

Per Eris Edizioni è uscito da poco Sunyata di Francesco D’Isa, il fumetto della discordia che ha creato un bel caso mediatico già prima della pubblicazione. Questo perché i disegni sono interamente realizzati con le IA, nello specifico Midjourney (versione 3 e 4) e Stable Diffusion xl.

Ormai da diversi mesi il dibattito sulle intelligenze artificiali si è fatto più forte e ha portato alla creazione di una polarizzazione tra quegli artisti che le vedono con timore, per una questione di copyright e non solo, e quelli che hanno iniziato a sfruttarle nel lavoro. In questo senso, Francesco D’Isa ha compiuto un passo ulteriore, affidando a loro la creazione di tutte le tavole del suo fumetto (tranne i testi).

L’autore ha studiato a lungo queste nuove tecnologie e ne ha parlato su diverse riviste, anche criticando l’attuale normativa che le regolamenta. Per questo, nella prefazione, ci tiene a spiegare bene la sua idea e il perché della creazione di Sunyata, specificando anche di non aver usato nessun artista vivente nei suoi prompt. Vi riporto solo un passaggio:

Mi limito qui ad accennare che queste tecnologie creative – come molte altre di uso comune, dagli inchiostri ai computer, passando per le macchine fotografiche e i software di computer graphics – presentano senza dubbio varie criticità, ma che queste più che testimoniare un cambio di paradigma rispetto al passato vi si inseriscono sanza troppi salti.

Lasciando da parte la questione etica, sulla quale non ci sentiamo di avere abbastanza conoscenza del fenomeno per esprimerci, proviamo a vedere qual è stato dunque il risultato.

UN VIAGGIO ONIRICO E FREDDO

Una ragazzina si muove in un paesaggio onirico, spettrale e in continuo mutamento. Da una foresta si sposta verso un edificio diroccato, una cattedrale e altri luoghi desolati, incapace di capire cosa sia un sogno e cosa reale. I suoi pensieri ci accompagnano lungo tutto il percorso e ci mostrano tutti i suoi dubbi, la sua curiosità e le sue paure. Ma forse non è sola. Ogni tanto sembra scorgere un’altra ragazza senza riuscire mai ad avvicinarla e una creatura mostruosa la osserva da lontano.

Attraverso una scansione costante della narrazione, data dalla divisione in due vignette di ogni tavola, abbiamo l’impressione di trovarci di fronte a una serie di diapositive che ricordano nei colori e nelle atmosfere certi film degli anni ’20/30, come Nosferatu, ma che si presentano spesso anche molto dettagliate e fotografiche, in particolare nei primi piani o in alcune architetture. Anche il testo che accompagna le immagini, realizzato senza IA, è spezzato, a tratti poetico e filosofico, altre volte molto concreto e descrittivo.

Tutti elementi che creano sicuramente una sensazione angosciante e ci portano a temere il peggio per questa ragazza, persa in una situazione che sembra senza uscita. La seguiamo nel suo viaggio, tavola dopo tavola, iniziando anche noi a perdere il contatto con le cose. Allo stesso tempo, però, la ragazza risulta molto fredda e inespressiva e, a mio parere, è proprio nella rappresentazione umana che la IA risulta più mancante di qualcosa. A fine lettura rimangono nella mente gli edifici e i paesaggi, ma si tende a dimenticare più facilmente la protagonista.

UN ESPERIMENTO CHE FA DISCUTERE

Si può considerare Sunyata come un interessante esperimento, che sfrutta una tecnologia che esiste e non possiamo ignorare. Uno strumento che sicuramente va regolamentato sotto tanti aspetti e che, giustamente, può spaventare ma con il quale è necessario fare i conti. L’opera di Francesco D’Isa sta avendo anche il pregio di creare discussione su un tema che necessita di una visione da più punti di vista per essere compreso a pieno.

In ogni caso, non va vista come un elogio delle IA ma piuttosto come un lavoro di ricerca che ne mostra allo stesso modo i punti di forza e i limiti. E se siete curiosi di dargli un’occhiata l’opera è rilasciata anche in Pubblico Dominio, quindi scaricabile liberamente da internet in COPYLEFT, il contrario di Copyright.

Che ne pensate di questo prodotto? Fatecelo sapere nei commenti.

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