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Tomb Raider 1-3 Remastered: la nostra recensione

Aspyr Media ha deciso di proporci la remastered dei primi tre capitoli originali di Tomb Raider. Usciti alla fine degli anni ’90, i tre videogiochi hanno segnato un’epoca e l’avvio del successo di una delle icone femminili più famose del genere. Non è un caso che Lara Croft abbia poi ispirato sequel, riproposizioni e trasposizioni in altri media come le meno apprezzate pellicole cinematografiche. Abbiamo avuto modo di giocare alla collezione e siamo qui per dirvi cosa ne pensiamo in questa recensione, buona lettura!

Il ritorno in grande(?) stile di Lara Croft

Avete in mente quando da bambini giocavamo a qualcosa che, all’epoca, ci sembrava di una bellezza impareggiabile, per poi riprenderlo dopo qualche anno e domandarci come avessimo potuto giocare a qualcosa di così graficamente arretrato? Ovviamente era la naturale evoluzione di grafica e tecnologie impiegate nella realizzazione di giochi, ma ecco che Aspyr Media ci fa rivivere le stesse identiche emozioni. Sì, perché Tomb Raider 1-3 Remastered è la stessa, identica riproposizione dell’esperienza che ci hanno fatto vivere i capitoli originali usciti dal 1997 in poi. Non è magia, ma semplice condizionamento delle nostre menti che al tempo ci fecero credere di star giocando a un videogioco dalla grafica super realistica.

tomb raider

Lo stile è lo stesso, i comandi e le interfacce pure, quella che cambia è la mole poligonale e la fluidità di gioco. Infatti, grazie a un’attualizzazione del framerate e degli effetti particellari, Aspyr Media è riuscita a proporci qualcosa di molto familiare ma al tempo stesso evoluto e grazioso. Certo è che per chi non è abituato a muovere i personaggi dei primi videogiochi 3D, l’esperienza non sarà piacevole. Lara Croft, con i comandi originali, ruota su se stessa e si muove solo in avanti proprio come faceva all’epoca (scattando all’indietro la vedremo performare una capriola che funge da schivata). La possibilità di attualizzare i comandi c’è, ma che senso avrebbe?

C’è persino la possibilità, con la pressione di un tasto, di renderizzare tutto con i modelli dei giochi originali. Infatti, Tomb Raider 1-3 Remastered sfrutta la potenza dei sistemi attuali per switchare in tempo reale tra il prodotto di oggi e il gioco di ieri, che forse è persino emulato direttamente all’interno della remastered. Un lavoro di fino e nostalgico, che fa di tutto per permettere al videogiocatore di decidere se provare qualcosa di “nuovo” o di abbandonarsi del tutto alla nostalgia. Nel primo caso, oltre ai modelli aggiornati avremo il già citato framerate accelerato e tutti gli effetti particellari base come la nebbia volumetrica. Con la pressione del tasto Start invece, ci ritroveremo con una quantità di FPS così bassa da preferire un pugno in un occhio e dei modelli che potrebbero rendere indistinguibile un orso da un pipistrello. L’esperienza vecchia scuola, insomma. Aspyr l’ha fatto apposta, si vede e ci piace.

La raccolta delle prime avventure di Lara Croft offre inoltre i pacchetti espansivi per ognuno dei tre capitoli, ovvero “Unfinished Business”, “Golden Mask” e “The Lost Artifact” così da poter vivere appieno le esperienze originali offerte da Aspyr Media sotto la nuova veste.

aspyr media confronto

In parole povere, Tomb Raider 1-3 Remastered si getta tra le braccia aperte dei gamer più stagionati e nostalgici. Non aspettatevi un pacchetto di remake come quelli avviata nel 2013, ma il lavoro di Aspyr Media si fa apprezzare per le decisioni prese. Infatti, il prodotto affonda le sue radici ben salde nelle tradizioni mantenute con rispetto senza mai sforare ma aggiornando quello che era necessario ritoccare. Un buon lavoro che poteva essere fatto meglio, ma i fan lo apprezzeranno.

E voi cosa ne pensate? Giocherete a Tomb Raider 1-3 Remastered o non siete interessati a ripercorrere le origini di Lara Croft? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti e non dimenticate di seguirci su Nerdpool.it per ulteriori aggiornamenti su questo e su molti altri argomenti nerd!

Tomb Raider 1-3 Remastered viene riproposto con sufficiente qualità, con l'obiettivo di accontentare i fan storici e i videogiocatori nostalgici. Si apprezza la visione chiara con cui la trilogia è stata ritoccata, sebbene per alcuni neofiti potrebbe risultare nello scontro con un muro tecnologico anziano di quasi trent'anni

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