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Ano Hana – La recensione

(Ano hi mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai.)

Ano Hana (scritta da Mari Okada) è una serie televisiva drammatica e sentimentale composta da undici episodi. Prodotta da A-1 Pictures, viene trasmessa in Giappone dal 14 aprile al 23 giugno 2011. In Italia arriva su Rai 4 solo un anno dopo, per la precisione dal 5 febbraio al 15 aprile.
Apprezzato sia dal pubblico che dai critici, vengono create successivamente adattamenti manga (disegnato da Mitsu Izumi e serializzato sul Jump Square di Shueisha) e film di animazione.

Ano Hana: ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno

La storia di Ano Hana si sviluppa sui ricordi dei giovani protagonisti. Inizia tutto in casa di Jintan, classico ragazzo di età adolescenziale, in compagnia della sua cara amica Menma.

I due ragazzi sono molto complici, ridono e scherzano insieme quasi fossero due innamorati. Sin dall’inizio, però, trapela una certa stranezza: Menma, di fatti, sembra essere invisibile agli occhi delle altre persone eccetto a quelli di Jintan. Proprio così: solamente Jintan poteva vederla.

Si scopre così che Menma morì affogata alcuni anni prima mentre era in compagnia dei suoi piccoli amici. Ma come mai, nonostante la giovane ragazza sia morta, è proprio lì di fronte a Jintan? Menma dichiara che per poter andare in paradiso, avrebbe dovuto prima vedere il suo desiderio esaurito senza sapere però quale esso fosse.

Jintan si riconcilia quindi con i suoi vecchi amici della “Super Peace Busters” di cui lui stesso era il fondatore.

Verità o bugie?

Raccontando loro che riesce a vedere Menma, dopo momenti di dubitazione iniziale nei suoi confronti, i “Super Peace Busters” iniziano a lavorar sodo per scoprire quale fosse il desiderio di Menma che, prima di morire, non era riuscita ad esaudire.

Dopo alcuni tentativi da parte della banda, la ragazza dice di ricordare quale fosse il desiderio: assistere ad un mini spettacolo pirotecnico. Era sicura che, così facendo, il suo desiderio si sarebbe avverato e avrebbe potuto raggiungere il Nirvana.

Così i protagonisti di Ano Hana, i “Super Peace Busters”, iniziano a darsi da fare per poter creare dei fuochi d’artificio da dedicare alla loro carissima amica. Purtroppo, però, nemmeno questo riesce a far schiodare a Menma i piedi da terra. Col susseguirsi di varie vicende, si scopre alla fine che il desiderio di Menma era quello di far piangere Jintan.

Il desiderio

Menma fece una promessa al madre di Jintan in punto di morte. Sarebbe riuscita a far piangere di nuovo il suo amico, che stava sopprimendo i suoi sentimenti sempre di più per apparire forte davanti agli altri.

Riuscendo a toccare i ricordi nei cuori di tutti i suoi amici, la piccola Menma, mostrandosi a tutti, raggiunge così il paradiso con il sorriso sulle labbra contenta per averli potuti salutare per l’ultima volta.

Conclusione

Il cammino degli amici, che si sono ritrovati tutti insieme dopo tanto tempo, non è stato facile fin da subito. Grazie all’amore che provano per Menma, però, piano piano riescono ad aprire i loro cuori e ad esser sinceri soprattutto con loro stessi. Mettendo così da parte rabbia e rancore, tornano ad essere gli amici che erano un tempo. 

Considerazioni personali

Nonostante sia una persona dal cuore roccioso, devo ammettere che Ano Hana è riuscito a colpirmi rivelandosi così come una delle best serie drammatiche-sentimentali fino ad oggi conosciute.

Lo consiglio, oltre agli amanti del genere, anche a chi è abituato a titoli più famosi come “L’attacco dei giganti”. Sicuramente, ogni tanto, fermarsi a riflettere sui propri errori del passato può aiutare a crescere. I protagonisti di Ano Hana ne sono la prova “vivente”.

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