L’ultima trasposizione animata del mitico duo, nato dalla matita di Albert Uderzo e dalla penna di René Goscinny, Asterix e Obelix risale al 2015.
Asterix e Obelix e il segreto della Pozione Magica riconferma l’abbandono della grafica tradizionale per adottare ancora una volta la tecnica dell’animazione digitale. Sarà stata la mossa giusta?
La trama
Su Panoramix, il druido del villaggio degli irriducibili Galli, il peso dell’età inizia a farsi sentire. Il segreto della pozione magica però non può andare dimenticato.
Tutto il villaggio si mette quindi in viaggio alla ricerca di un degno sostituto di Panoramix, ma la missione si rivelerà più lunga del previsto.
Nel frattempo i romani non perdono tempo per attaccare il villaggio, difeso solo dalle donne, ringalluzzite dalle scorte di pozione magica.
La recensione
Se siete degli amanti dei classici film d’animazione di Asterix e Obelix avrete sicuramente storto un po’ il naso nel vedere due dei personaggi più famosi del fumetto francese non più disegnati.
Superato questo primo impatto, che è a discrezione dello spettatore, il film è fruibile sia ai vecchi che ai nuovi spettatori.
La regia
Parlare di regia per Asterix e il segreto della Pozione Magica è un po’ un azzardo.
Il duo già dietro alla telecamera del precedente film, Asterix e il regno degli dei, si limita a quello che è il lavoro meccanico del regista. Non osa e non sperimenta, nonostante le grandi potenzialità dell’animazione.
Mentre nelle prime pellicole di Asterix e Obelix, i cartoni animati erano considerati prodotto relegati ad un pubblico di bambini e quindi si poteva risparmiare del lavoro sulla componente registica, i canoni attuali non permettono questo. Specialmente se nello stesso anno sono usciti film del calibro di Spider-Man Un Nuovo Universo e Ralph spacca Internet.
La sceneggiatura
La scrittura del film è molto lineare, in pieno stile Asterix e Obelix, con un’inversione importante verso le fasi finali della pellicola.
Nonostante questo il film è scritto bene e pieno di risvolti comici che fanno sempre il loro effetto, specialmente in una determinata scena.
Il film cerca inoltre di mandare un importante messaggio sociale, di matrice femminista, che sembrerebbe essere più orientato ad un pubblico adulto, più attento e concentrato, che a quello dei bambini che potrebbero non cogliere il messaggio scritto tra le righe dell’intera sceneggiatura.
Per il tipo di film che è però presenta poche delle classiche battaglie che hanno reso famoso il genere.
La comicità
Come in ogni pellicola della serie di Asterix e Obelix che si rispetti, anche Il segreto della pozione magica è carico del classico mix di comicità fisica e battute dialogate.
Nonostante ci siano poche lotte contro i romani le risate non mancano e funzionano su più livelli.
Conclusioni
Se siete tra i più vecchi spettatori il passaggio dall’animazione classica a quella digitale, nonostante fosse un passaggio inevitabile, potrebbe lasciare un po’ con l’amaro in bocca.
Visti i profondi messaggi che questo film vuole mandare e il modo in cui lo fa, Asterix e il segreto della Pozione Magica dovrebbe essere visto da quanti più bambini possibili, specialmente visto che siamo nel mese della donna.