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Terminator: Destino Oscuro, volano gli stracci

Com’era prevedibile, il flop al botteghino del film ha fatto esplodere la tensione tra Miller e Cameron

Che non sarebbe stato indolore il The Day After di Terminator Destino Oscuro era scontato.

Che si sarebbe focalizzato sul rapporto di forza tra Tim Miller e James Cameron era, probabilmente, altrettanto prevedibile.

le tracce del sangue che è volato durante la produzione del film sono ancora sul muro

Le parole sono pesanti e sono di quelle che rimarranno nella storia del cinema

Con cameron i rapporti umani saranno eccellenti, ma professionalmente dubito che ci saranno altre occasioni

Tim MIller durante una scena sul set di Deadpool

A quanto pare, uno delle tante divergenze riguardava Legion, l’evoluzione di Skynet, in cui Cameron avrebbe voluto un’umanità vittoriosa sulle macchine, mentre Miller l’opposto.

Sempre continuando sulla scia di Miller, le sue dichiarazioni vanno ancora oltre:

Potrei scriverci un libro su cosa non è andata con terminator dark fate, lo sto ancora metabolizzando

Al di là delle singole dichiarazioni (Cameron, da parte sua, gli ha proposto di prendersi una birra più avanti per parlarne), rimane il fatto che Tim Miller, da subito aveva sottolineato come fosse stato estremamente difficile dare dei “No” su alcune decisioni stilistiche ed anche di trama.

Linda Hamilton durante una scena del film

Due cose rischiano di essere certe.

La prima è che il futuro del franchise potrebbe essere arrivato al capolinea, dopo i fallimenti con Terminator 3, Terminator Salvation e Terminator Genesys.

La seconda è che se per Miller questo stop potrebbe essere riassorbito nel breve periodo (il doppio successo di Deadpool è ancora fresco), lo stesso non si può dire per James Cameron, estremamente esposto per il futuro del suo Avatar.

Nemmeno un gigante come lui, dopo gli stop su Alita e Terminator Destino Oscuro, potrà permettersi un altro passo falso.

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