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Odio l’estate: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo diverte e riesce anche a commuovere – la recensione

Il ritorno alla regia di Massimo Venier contribuisce a ridare lustro ad Aldo, Giovanni e Giacomo, che seppur non toccando le vette dei primi film, ci si avvicinano e tornano a far ridere e anche a commuovere. Odio l’estate è un film che funziona più del recente Tolo Tolo, anche se purtroppo non incasserà quanto il film di Checco Zalone. Ecco la nostra recensione senza spoiler:

Il ritorno di Massimo Venier

Il paragone con Tolo Tolo nasce da una differenza di aspettative che sono state a mio avviso ribaltate dal risultato finale. Se consideriamo Checco Zalone il top della comicità odierna del cinema italiano, il suo ultimo film era attesissimo per i grandi successi ottenuti al botteghino con le pellicole precedenti.

Aldo, Giovanni e Giacomo invece sono arrivati al cinema con Odio l’Estate in modo completamente opposto, quasi in sordina. I loro ultimi film non hanno avuto il successo sperato, e sono stati bocciati dalla critica e dal pubblico, lo stesso pubblico che ne aveva sancito il successo da Tre Uomini e una gamba del 1997, fino ad arrivare a Tu la conosci Claudia?. Nel mezzo ci furono i successi di Cosi è la vita, Chiedimi se sono felice e La leggenda di Al, John e Jack, cinque film accomunati da ottimi riscontri di critica, pubblico, botteghino e soprattutto dalla regia di Massimo Venier.

I film successivi, senza la regia di Venier, non furono completamente apprezzati dai fan, e sembravano segnare l’inizio della fase calante del trio, anche se Il Cosmo sul comò, La banda dei Babbi Natale e Il ricco, il povero e il maggiordomo incassarono ottime cifre, senza però convincere totalmente. Il tonfo arrivò purtroppo nel 2016, con Fuga da Reuma Park, che incassò all’incirca 3 milioni di euro, briciole, rispetto a quanto fatto dalle commedie precedenti. Ma oltre al flop al botteghino, anche il film venne bocciato, mostrandoci un trio mai visto e quasi noioso.

Il ritorno di Massimo Venier a dirigere il trio è la svolta, perchè Odio l’estate riprende esattamente da dove il regista ci aveva lasciati. Aldo, Giovanni e Giacomo ritrovano la compattezza perduta e il filo logico che accompagnava le loro prime pellicole, e in questo particolare confronto con Zalone ne escono “vittoriosi”.

IL FILM

I personaggi di Aldo, Giovanni e Giacomo vivono delle vite molto diverse e inzialmente non si conoscono. Aldo è un uomo che vive a Rozzano e sembra essere ancora immaturo, ma nonostante questo ha una moglie che ama alla follia e tre figli. Giovanni porta avanti il negozio di famiglia nato nel 1921 nel centro di Milano, un’attività che è in calo e vicina alla chiusura. Questa situazione porta Giovanni a non dire la verità dei alla moglie sul futuro dell’attività, creando così delle barriere anche con la loro figlia. Giacomo sembra essere quello che se la passa meglio, famoso dentista, sposato e padre di un figlio, ma ben presto scopriremo che non è tutto oro ciò che luccica.

La trama del film vede queste tre famiglie ritrovarsi in unica casa vacanze in Puglia a causa di un’errore dell’agenzia viaggi. Quella che doveva essere una vacanza da sogno, rischia così di diventare un incubo, ma in realtà l’estate di queste famiglie cambierà le loro vite, in un misto di comicità e commozione.

UN CAST PERFETTO

In questa commedia non è solo il trio a brillare, perchè sono autentiche protagoniste anche le mogli di Aldo, Giovanni e Giacomo, oltre alle sempre divertenti e puntuali incursioni del carabiniere interpretato da Michele Placido.

Tra le mogli dei protagonisti spicca senza dubbio Maria di Biase, moglie di Aldo e autentica leader dell’improvvisato “gruppo vacanze”, che vede anche Carlotta Natoli come moglie di Giovanni, e l’isterica Lucia Mascino come moglie di Giacomo. Oltre alle gemelle Marzo, figlie di Aldo, e a Edoardo Vaino, figlio di Giacomo, completano il cast principale Davide Calgaro, nel ruolo del problematico figlio di Aldo, e la bravissima Sabrina Martina, figlia di Giovanni.

Tutti insieme riescono a dare vita a gag divertenti, e anche tematiche attuali importanti che Odio l’estate non tralascia, cercando comunque di proporle senza però risultare pesante. A completare il puzzle ci sono anche la bella colonna sonora di Brunori Sas, che viene arricchita dalla meravigliosa chicca di Massimo Ranieri.

CONSIDERAZIONI

Ho aspettato il loro ritorno con tantissima ansia, non posso negare di essere un loro fan dai tempi di Mai dire goal e dei loro spettacoli teatrali. Quindi, dopo le ultime delusioni, avevo un misto di “paura” ed eccitazione per questo film. Il trailer mi aveva già portato ad avere meno timori, e dopo le prime scene ho subito capito che si trattava di un ritorno al passato. Ok, è difficile raggiungere le vette dei primi film, ma per noi fan più vecchi bastava un ritorno a quelle atmosfere, e a quella commedia che li rese famosi in tutta Italia.

Come accaduto spesso in passato, si intuisce fin da subito che Aldo sarà il mattatore, ma anche qui i tre si dividono bene la scena, con il solito linguaggio del corpo Giovanni, e la “serietà” di Giacomo. Nel film non mancheranno le sorprese e i richiami ai loro grandi successi, ma senza effetto nostalgia, perchè questa volta il trio ha ritrovato la strada, e mi auguro che non la riperda più. Di sicuro aver superato al botteghino Fuga da Reuma Park in un solo weekend è il primo segnale della rinascita del trio, che a questo punto sta ritrovando i suoi fan perduti.

La naturalezza è la chiave del film, quella che li ha da sempre contraddistinti prima su ogni palco e poi al cinema. Il film è certamente ottimo e molto godibile, proprio per questo assolutamente consigliabile.

Odio l’estate, il nuovo film con Aldo Giovanni e Giacomo per la regia di Massimo Venier nelle sale dal 30 gennaio 2020 distribuito da Medusa Film.

Nel cast anche Lucia MascinoCarlotta Natoli, Maria Di Biase con Roberto Citran con la partecipazione straordinaria di Massimo Ranieri e Michele Placido.

Sinossi:

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa. Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.

Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto.
Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.
Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

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Ho aspettato il loro ritorno con tantissima ansia, non posso negare di essere un loro fan dai tempi di Mai dire goal e dei loro spettacoli teatrali. Quindi, dopo le ultime delusioni, avevo un misto di "paura" ed eccitazione per questo film. Il trailer mi aveva già portato ad avere meno timori, e dopo le prime scene ho subito capito che si trattava di un ritorno al passato. Ok, è difficile raggiungere le vette dei primi film, ma per noi fan più vecchi bastava un ritorno a quelle atmosfere, e a quella commedia che li rese famosi in tutta Italia. Come accaduto spesso in passato, si intuisce fin da subito che Aldo sarà il mattatore, ma anche qui i tre si dividono bene la scena, con il solito linguaggio del corpo Giovanni, e la "serietà" di Giacomo. Nel film non mancheranno le sorprese e i richiami ai loro grandi successi, ma senza effetto nostalgia, perchè questa volta il trio ha ritrovato la strada, e mi auguro che non la riperda più. Di sicuro aver superato al botteghino Fuga da Reuma Park in un solo weekend è il primo segnale della rinascita del trio, che a questo punto sta ritrovando i suoi fan perduti.Odio l’estate: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo diverte e riesce anche a commuovere - la recensione