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NerdPool intervista MASI e UZZEO per Flash/Zagor #0 – ESCLUSIVA

Abbiamo avuto il piacere e il grande onore di intervistare Giovanni Masi e Mauro Uzzeo in occasione dell’uscita di Flash/Zagor #0, breve storia che anticipa la miniserie nata dalla collaborazione tra Sergio Bonelli Editore e DC in arrivo nei prossimi mesi.

GLI AUTORI

Giovanni Masi è nato nel 1980 a Roma. In passato ha lavorato come story editor e sceneggiatore per Cinecittà, Rainbow CGI, Rainbow Spa e Rai Fiction. Tra le sue opere a fumetti più famose possiamo citare Battaglia: Muro di Piombo (Editoriale Cosmo), l’adattamento a fumetti di Alle montagne della follia di Lovecraft e Cuore di Tenebra di Conrad per la collana “Roberto Recchioni presenta: I Maestri dell’Orrore e I Maestri dell’Avventura” (Edizioni Star Comics), Frantumi (Bao). Per Sergio Bonelli Editore ha scritto Orfani, Dylan Dog e al momento si sta occupando della serie Il Confine (sempre in coppia con Uzzeo).

Mauro Uzzeo inizia a farsi notare dal grande pubblico scrivendo sceneggiature per John Doe (Editoriale Aurea), Battaglia (Editoriale Cosmo) e, in particolare, per Orfani e Dylan Dog (Bonelli). Dal 2001 svolge l’attività di sceneggiatore e regista di cortometraggi animati e fino al 2011 ricopre la carica di Direttore Responsabile del reparto creativo della Rainbow CGI. Nel 2014, su soggetto di Roberto Recchioni e per la regia di Ivan Silvestrini, sceneggia Monolith, primo lungometraggio prodotto dalla Sergio Bonelli Editore insieme a Sky e Lock & Valentine. Nel settembre del 2016 vince il Premio Andrea Pazienza per il suo ruolo di “agitatore culturale” e come “Miglior Sceneggiatore del 2016”.

L’INTERVISTA

NP: Per prima cosa grazie per il tempo che state dedicando a noi e ai lettori e lettrici di NerdPool.it.

Mauro: Grazie a voi per il lavoro di divulgazione che svolgete. Avete tutta la nostra stima!

1 – Zagor e Flash: quando vi hanno chiesto di lavorare al progetto, qual è stata la prima cosa che avete pensato?

Giovanni: Grazie a voi per l’ospitalità! Quando fu annunciato il crossover di Flash e Zagor non sapevamo che saremmo stati noi a scriverlo. E quando è arrivata la telefonata da Michele Masiero, il direttore editoriale della Bonelli, devo ammettere che è stato un bel colpo. Non me l’aspettavo proprio, ma ammetto che il mio primo pensiero è stato “e adesso che ci inventiamo?”. Sono due personaggi così importanti per le rispettive case editrici che volevamo fare un bel lavoro, sia per noi, ma soprattutto per i lettori che seguono da tantissimi anni questi personaggi.

Mauro: Credo di aver gridato dentro di me: “Sì! Sì! Sì!” per l’orgoglio e il fomento di poter partecipare a un progetto così importante e divertente. Una frazione di secondo dopo, però, è arrivato forte il senso di responsabilità a ricordarci quanto una storia del genere imponesse una dedizione e un’attenzione senza precedenti. Per questo, fin dal primo momento, la nostra missione è stata quella di prendere in mano i due personaggi e studiarli davvero molto bene, scavare nel loro animo, negli angoli della loro storia e trovare, proprio lì, in quanto già raccontato e perfettamente in canone con entrambi i mondi, le radici di questa nuova grande avventura.

2 – Immaginiamo che in passato siate stati lettori di Zagor e Flash. In tal caso, a quali storie o cicli narrativi siete maggiormente legati? 

Giovanni: Zagor per me è sempre stato il personaggio preferito di Mauro, quindi ho letto soprattutto quello che mi consigliava lui prima di intraprendere una lettura integrale per scrivere questo crossover. Attualmente, una delle mie storie preferite è “La casa del terrore”. Flash invece lo conoscevo meglio, e avevo iniziato a leggerlo con il ciclo di Mark Waid, che consiglio a chiunque voglia avvicinarsi al personaggio.

Mauro: da Zagoriano di ferro ti dico che OVVIAMENTE la Golden Age del personaggio è quella Nolittiana. Un ciclo di avventure in cui il creatore del personaggio (alter ego dello stesso Sergio Bonelli) ha codificato i canoni di quello che è un vero e proprio frullatore di generi narrativi chiamati a convivere nello stesso universo. Ma ti dico anche che ogni “stagione” di Zagor ha i suoi capolavori che non hanno nulla a che invidiare a quelli “classici”. Penso alle escursioni fantasy e metatestuali ante-litteram di Tiziano Sclavi, la vera e propria Silver-Age di Toninelli e Capone, fino ad arrivare al rinascimento costruito da Boselli e Burattini che hanno spalancato nuove traiettorie narrative che ancora ne fanno uno dei personaggi più amati del fumetto italiano. Per quanto riguarda Flash, invece, come dice Giovanni, sicuramente imprescindibile è il ciclo di Waid, ma parimenti fondamentale per me è quello di Geoff Johns. Le loro gestioni sono sicuramente quelle che hanno codificato il personaggio e lo hanno fatto amare dalla moltitudine di lettori che lo segue.

3 – Barry Allen è sicuramente il Flash più famoso, anche grazie alla serie tv su The CW. Qual è invece per voi il Flash migliore e perché?

Giovanni: Domanda difficilissima! Personalmente, adoro tutta la Flash Family, da Jay Garrick, a Barry Allen, a Wally West fino a Impulso o anche a Jesse Quick. Ammetto di non avere un Flash preferito, anche se Wally è stato il primo che ho letto e ci sono affezionato anche per questo motivo.

Mauro: Giovanni, tieniti il tuo Jay Garrick, visto che sei anziano dentro e lasciami Wally West. Per quanto ami Barry, per quanto adori la sua caratterizzazione e – soprattutto – il suo arrivare in ritardo (cosa in cui mi immedesimo molto!)… team Wally tutta la vita!

4 – Potete darci qualche anticipazione sullo sviluppo della trama e sulla presunta data di uscita della miniserie?

Giovanni: Diciamo che, dopo gli eventi del numero 0, i nostri due eroi si incontreranno in maniera molto più intensa e che avranno molte cose da sistemare insieme. Ne vedrete delle belle!

Mauro: Tutta la storia verrà pubblicata nel corso del 2021 quindi dovrete attendere davvero poco, per quanto riguarda gli avvenimenti, considerate che il numero zero è stato soltanto un assaggio… la nostra intenzione è stata quella di mettere a repentaglio due interi piani della realtà. Se ci siamo riusciti, sarete voi a dircelo.

5 – Com’è stato lavorare a questo progetto Bonelli/DC? Cosa vi portate a casa da questa esperienza?

Giovanni: Abbiamo avuto la possibilità di collaborare con artisti come Davide Gianfelice, che si è occupato dei disegni, Luca Saponti, che ha curato i colori delle tavole con la supervisione di Emiliano Mammucari, e Carmine Di Giandomenico, che ha realizzato la copertina del numero 0. La collaborazione con ognuno di loro è stata incredibile, sia per la loro bravura, sia per la loro simpatia, quindi siamo stati davvero fortunati da questo punto di vista. Ci portiamo a casa la consapevolezza che, dopo lo zero, i lettori ci aspettano al varco della storia completa. Per ora, ci hanno accolto molto bene e non vediamo davvero l’ora di fargli leggere tutta l’avventura di Zagor e Flash!

Mauro: Non dimenticherò mai la grandissima felicità provata nel ricevere questo enorme attestato di fiducia da parte della Sergio Bonelli Editore che ci ha affidato uno dei progetti più importanti e bizzarri di tutti gli ottant’anni della sua storia. Per questo, non ringrazierò mai abbastanza tutta la dirigenza: la loro soddisfazione è stato il nostro orgoglio. Allo stesso tempo, difficile dimenticare gli ok della DC Comics che ha revisionato ogni passaggio, l’arrivo delle prime tavole disegnate da Gianfelice, i primi colori di Luca e Emiliano, il lettering di Marina Sanfelice e le copertine di Carmine. Ma lasciatemi concludere dicendovi che l’emozione provata nello scrivere il primo: “AAAAHYYAAAAK!” Insieme a “Mi chiamo Barry Allen e sono l’uomo più veloce del mondo!” è qualcosa da cui ancora non mi riprendo!

Concludiamo ringraziando ancora Sergio Bonelli Editore per l’opportunità dataci e Giovanni Masi e Mauro Uzzeo per la grande disponibilità!

Voi avete letto Flash/Zagor #0? Siete curiosi di vedere come proseguirà la storia? Fatecelo sapere nei commenti!

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