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Dark Ark volume 1 – Recensione

Edizioni BD ci porta il primo volume di una serie horror pubblicata in originale da Aftershock Comics e conclusasi di recente per un totale di quattro numeri. Cullen Bunn e Juan Doe riscrivono il racconto biblico del Diluvio Universale ponendosi una domanda: e se fosse esistita una seconda arca “diabolica” con alcuni esemplari di tutti i mostri che abitavano la Terra? Ma vediamo la storia più nel dettaglio.

TRAMA

Noè, su ordine di Dio, ha radunato tutti gli animali della Terra nella sua arca per proteggerli dal Diluvio Universale, ma non sa di non essere l’unico. Una creatura diabolica ha ordinato a sua volta a un uomo, Shrae, di costruire un’altra imbarcazione per tenere al sicuro tutti i mostri del pianeta durante il cataclisma divino. Se riuscirà a portarli in salvo, la sua famiglia verrà risparmiata e potrà continuare a vivere nel nuovo mondo. Tuttavia, tenere a bada in una sola stanza mostri di ogni razza è un’impresa pressoché impossibile e l’omicidio di una creatura scatena il caos tra l’equipaggio. Riuscirà Shrae a proteggere i suoi cari o è destinato a perire in questa missione?

CONSIDERAZIONI GENERALI

L’Arca Oscura governata da Shrae appare subito come il perfetto opposto dell’Arca di Noè, visibile nella prima tavola del volume. Se da una parte ci immaginiamo un’atmosfera di affetto e protezione reciproca nel momento della catastrofe, con la famiglia del patriarca a occuparsi della protezione dell’equipaggio, lo stesso non può dirsi per la sua controparte demoniaca.

Già nel primo capitolo l’autore delinea chiaramente i ruoli che intercorrono tra i passeggeri. Tutte le creature sono rinchiuse insieme nella grande stiva della nave, ma non sembrano essere molto felici di condividere il proprio spazio con le altre razze. In particolare, emergono sin da subito alcuni personaggi come la manticora Kruul, una sorta di ibrido leone-scorpione con le ali, e il vampiro Nex, intento a tramare nell’ombra per prendere il controllo della nave. Ai piani alti, ci sono le stanze di Shrae e della sua famiglia piuttosto numerosa, che cercano di tenersi il più possibile lontani dai mostri. Il compito affidato al misterioso uomo è proprio far sì che almeno una coppia per razza possa raggiungere le sponde del nuovo mondo. Pur essendo una missione quasi impossibile, Shrae sembra avere dalla sua parte alcuni poteri magici che gli permettono di imporre la sua autorità sulle varie creature.

In realtà, loro non sono gli unici umani a bordo dell’Arca. Nella stiva della nave, in una stanza separata, vengono tenute incatenate alcune persone. Il loro scopo sembra essere solo quello di fare da riserva di cibo per placare gli animi dei mostri in caso di emergenza. Tuttavia, una ragazza tra queste è molto legata alla figlia di Shrae e anche Kruul ha per lei un interesse particolare.

Sin da subito emergono le prime divergenze tra le creature. L’omicidio di una di queste scatena il putiferio nella nave e fa nascere uno scontro violento tra i mostri ma anche contro Shrae e la sua famiglia finendo per mettere in mostra sia i “poteri” che le debolezze del comandante della nave. Se la famiglia umana risulta, alla fine del volume, ancora poco approfondita, lo stesso non può dirsi di alcune razze di mostri, già piuttosto delineate sin dal primo capitolo in un gioco di potere per conquistare il controllo della nave.

All’anima horror che permea tutta la storia, si affianca anche un lato più misterioso e ancora poco esplorato che riguarda tanto il passato e la vera natura di Shrae, quanto il piano di alcune creature, che sembrano sempre più disposte a tutto per dominare sulle altre. In questo primo volume la famiglia umana è quasi abbozzata, per lasciare maggiore spazio ai vari mostri, e anche l’Arca di Noè è solo nominata un paio di volte, benché il finale del volume faccia intendere che presto giocherà un ruolo più importante.

Juan Doe ha già lavorato per varie case editrici importanti e si dimostra piuttosto adatto al tono della storia. In particolare, la sua bravura emerge nella rappresentazione dei mostri e nel permettere la distinzione tra tutte le razze (spesso piuttosto simili tra loro). Al contrario, risulta più debole nel tratteggiare i volti umani, quasi stilizzati e caricaturali in alcune vignette.

CONCLUSIONE

Dark Ark parte da uno spunto sicuramente interessante capovolgendo un fondamento della religione cristiana e scegliendo come protagonista la controparte malvagia di Noè. I misteri messi in campo da Bunn sono ancora tanti e personalmente sono molto curioso di leggere i prossimi volumi. Una storia ricca d’azione ma che non rinuncia a tavole piene di dialoghi, in particolare tra le razze di mostri chiusi nella stiva. L’edizione è di qualità eccellente, presenta una doppia copertina blu e rossa e nelle pagine finali troviamo tante variant cover. Andate subito a comprare Dark Ark e, in caso di diluvio universale, attenti a scegliere l’Arca giusta!

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