Gideon Falls 1,2 – Recensione

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Il catalogo Bao Publishing si arricchisce di una nuova serie scritta da uno degli autori di punta dell’editore, il canadese Jeff Lemire, e disegnata stavolta dall’italiano Andrea Sorrentino. Gideon Falls è una storia thriller/horror che si concluderà in 6 volumi e che rappresenta l’ennesima conferma del grande talento ed estro creativo di Lemire. Scopriamo insieme i primi due volumi…

LA STORIA

È necessario specificare subito che Gideon Falls non ha un unico protagonista. Da una parte, troviamo Norton Sinclair, un uomo con una strana ossessione: ogni giorno cerca tra la spazzatura pezzi di legno e chiodi di colore nero che conserva in casa chiusi in barattoli di vetro. Non sa quale sia il motivo preciso che lo spinge a rintracciarli, ma più ne trova e più sente un’oscurità avvicinarsi a lui. Dall’altra parte, c’è Padre Brown, parroco appena arrivato nella città di Gideon Falls per sostituire il precedente prete misteriosamente scomparso. Entrambi hanno un passato oscuro e a noi sconosciuto e sembrano legati a un fienile nero che appare e scompare di continuo. Norton ne sta rintracciando proprio i frammenti, mentre Padre Brown lo vede per la prima volta una notte in un campo vicino alla sua chiesa.

Man mano che Norton raccoglie pezzi, Lemire ci svela piccoli dettagli della storia e la vicenda si fa sempre più inquietante e ricca di misteri. Il doppio filone narrativo permette all’autore di approfondire allo stesso modo entrambi i protagonisti, che sembrano avvicinarsi e allontanarsi di continuo. Questo legame profondo, ma ancora poco chiaro, che li unisce è ben veicolato anche dai disegni.

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo imparato ad apprezzare sempre di più lo stile grafico di Andrea Sorrentino, in particolare su diverse serie Marvel e DC. Tuttavia, è proprio in Gideon Falls che sembra raggiungere il suo picco artistico, migliorando di numero in numero. La narrazione onirica e frammentata di Lemire permette al disegnatore di sbizzarrirsi con trovate da capogiro e incredibilmente geniali. Se pensate che alcune pagine siano impaginate male, non temete, sono proprio così! Come nella tavola a inizio articolo, spesso la prospettiva viene ribaltata oppure i due protagonisti sono mostrati all’opposto, come in un gioco di specchi.

È ben evidente già dal primo capitolo che Lemire non vuole fornirci alcuna spiegazione iniziale. Sta a noi formulare ipotesi e cercare di capire dove andrà a parare la vicenda. Nel secondo volume, in particolare, iniziamo a scoprire alcuni dettagli sul passato dei protagonisti e su cosa sia il fienile nero, ma siamo ben lontani dal poter decifrare ogni mistero. Sia Norton che Padre Brown hanno vissuto nella loro vita eventi traumatici, e lo stesso può dirsi di Clara. La ragazza è una giovane poliziotta di Gideon Falls che inizialmente non vuole credere alla storia del fienile.

Tuttavia, anche lei sarà costretta a cedere quando scoprirà che forse il fienile è collegato a una tragedia che ha vissuto durante la sua infanzia. A questo proposito, mi hanno colpito due linee di dialogo del secondo volume, semplici ma piuttosto simboliche, tra Padre Norton e Clara. Anche lei, così ancorata alla realtà, si trova costretta ad ammettere che la situazione sta prendendo una piega davvero insolita:

PADRE: NON SI TRATTA PIÙ DI UNA SEMPLICE INDAGINE DI POLIZIA, EH?

CLARA: NON C’È NIENTE DI NORMALE IN TUTTO QUESTO, PADRE.

(VOL.2, PAG.54)

Tutti i personaggi sembrano giocare un ruolo importante in questo mistero, e Gideon Falls stessa, la città che dà il nome alla serie, ha un legame profondo con il nero edificio che tormenta i protagonisti. I due uomini non sono gli unici a sapere dell’esistenza del fienile. Alcune persone lo considerano solo una diceria o un racconto senza alcun fondo di verità, mentre altre sono convinte che rappresenti qualcosa di diabolico. Starà proprio a Norton e Padre Brown, insieme a Clara e alla Dottoressa Xu, psicologa di Norton, cercare di mettere insieme tutti i pezzi di questo enigma.

CONCLUSIONE

Lemire e Sorrentino non deludono i lettori, ma anzi ci trascinano in un thriller/horror onirico e inquietante, ricco di misteri da risolvere. Difficile interrompere la lettura dei volumi, visto che la tensione rimane alta dalla prima all’ultima pagina con continui colpi di scena e cambi di prospettiva. Come ogni opera di Jeff Lemire, l’approfondimento psicologico dei personaggi è sempre in primo piano. Ci sono tanti dettagli ancora da scoprire sul passato e le motivazioni dei protagonisti e vedremo se i prossimi volumi ci forniranno risposte o continueranno a cambiare le carte in tavola introducendo nuovi elementi. Nel caso non aveste mai letto nulla di questo autore, forse vi direi proprio di prendere Gideon Falls 1 e, se vi piace, di proseguire poi con gli altri titoli del catalogo Bao.

PS: Se per caso doveste vedere uno strano fienile nero in legno vicino casa vostra, vi consiglio di non entrare…non sappiamo ancora bene cosa ci sia all’interno, ma sembra che non sia niente di buono!

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Chi sono Norton Sinclair e Padre Brown? E cosa rappresenta il fienile nero che sembra apparire e scomparire sempre in concomitanza con una serie di omicidi? Lemire e Sorrentino non deludono le aspettative, trascinandoci in un thriller/horror onirico e inquietante, ricco di misteri da risolvere. Difficile interrompere la lettura dei volumi, visto che la storia prosegue a ritmo frenetico dalla prima all'ultima pagina, con continui colpi di scena e cambi di prospettiva. Gideon Falls 1,2 - Recensione
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