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Serial di Terry Moore – Recensione

Terry Moore ha sempre avuto la capacità di raccontare storie che catturano lettori e lettrici grazie a personaggi perfettamente caratterizzati e con i quali è facile empatizzare uniti a trame che mescolano più generi, dalla commedia al dramma fino alla fantascienza o all’horror. Bao Publishing ha appena pubblicato Serial, un volume unico che raccoglie l’ultima opera dello scrittore statunitense. Un racconto thriller-horror ricco di suspense che ripesca un personaggio già apparso in un’altra sua serie, Rachel Rising.

INSEGUIMENTO TRA ASSASSINE

Un serial killer dall’identità misteriosa sta uccidendo uomini e donne apparentemente senza alcun legame tra loro. La polizia sta investigando senza risultati, ma tutto cambia quando tra le vittime c’è anche un’amica di Zoe. La spietata ragazzina immortale si mette così sulle tracce del killer per vendicarsi.

Dietro le vesti da undicenne tenera e debole, Zoe è in realtà una ragazza molto intelligente, astuta e anche feroce. Terry Moore ha introdotto il personaggio in Rachel Rising, ma vi dico fin da subito che non è necessario averlo letto per apprezzare Serial. Bastano un paio di capitoli per conoscere meglio la protagonista nelle sue molte sfaccettature ed è facile affezionarsi a lei. Zoe sa essere spietata quando serve ma anche molto dolce in altre occasioni, come quando si trova a prendersi cura di un cane.

Dall’altro lato c’è la serial killer, una donna abile nel travestirsi e nel fingersi altre persone per attirare in trappola le sue vittime. Le sue scelte possono sembrare casuali per la polizia ma è esattamente il contrario, come scoprirà presto anche Zoe. Il piano della donna è molto accurato e legato alla sua storia personale e sta riuscendo a portarlo avanti senza alcun rimorso. Anzi, sembra davvero incapace di provare empatia. La vediamo così assistere con sguardo impassibile alla morte delle vittime o esercitarsi a sorridere in alcune scene davvero inquietanti.

Le due protagoniste si inseguono per tutto il volume senza conoscere l’una l’identità dell’altra. Mentre la killer continua a mietere vittime, Zoe raccoglie informazioni e inizia a ricostruire pian piano l’identikit e le motivazioni della donna. Terry Moore si dimostra ancora una volta un abilissimo narratore nel riuscire a fare avanzare in parallelo le due linee, tenendo sempre alta l’attenzione dei lettori. Inoltre, man mano che si prosegue con la lettura iniziano a emergere sempre più somiglianze tra le protagoniste, rendendo meno evidente il confine tra il bene e il male.

BENE E MALE

La serial killer è una donna malvagia e che sembra ormai al di là di qualsiasi possibile redenzione, ma il suo modo di agire è parzialmente motivato da un altro male che ha provato sulla sua pelle. Dal canto suo, Zoe dovrebbe avere il ruolo della ragazza “buona” che vuole fermare l’assassina. Ma in realtà è ben lontana dalle classiche eroine che mirano ad arrestare un criminale. Al contrario, non ha rimorsi nel torturare e uccidere chiunque lo meriti e, di conseguenza, nel compiere quel passo in più che i personaggi dalla parte del bene non dovrebbero mai fare.

Gli omicidi di Zoe e dell’assassina sono piuttosto efferati e il sangue non manca tra le pagine di Serial. Tuttavia, Moore non esagera mai nel mostrare la violenza, un elemento importante della storia ma non il principale. In fondo, la violenza è il modo per le due protagoniste di reagire ai traumi della loro esistenza e di opporsi al male che vedono nella società.

È anche questa vicinanza di visioni che le lega e che le rende in un certo senso destinate a incontrarsi e scontrarsi e che vuole suscitare una reazione nel pubblico. Nel corso della lettura siamo inevitabilmente portati a tifare per Zoe, ma le sue azioni violente ci fanno anche allontanare un po’ dalla ragazzina. Attraverso le due protagoniste, Terry Moore ci stimola a chiederci quanto in là sia giusto spingersi per fermare anche l’assassina più efferata. Un tema caldo e sempre attuale soprattutto in una società americana dove la violenza e le armi continuano a essere al centro del dibattito.

EMPATIZZARE CON IL MALE?

Serial riesce così a essere una storia thriller/horror mai banale, che dietro una vicenda di per sé non troppo articolata nasconde un’importante riflessione. Un racconto di grande suspense e con una coppia di protagoniste davvero eccezionali, che vi daranno i brividi ma vi porteranno anche a empatizzare con loro. Terry Moore continua a dimostrarsi uno dei migliori fumettisti degli ultimi anni e ogni serie aggiunge un piccolo tassello al grande affresco narrativo iniziato con Strangers in Paradise. Chissà cosa ci aspetta nei prossimi anni…io non vedo l’ora di scoprirlo!

Una serial killer inseguita da una bambina immortale disposta a tutto per fermarla e ucciderla. Con Serial, Terry Moore riprende un personaggio di Rachel Rising per raccontare una storia thriller/horror ricca di suspense e che vi porterà a ragionare sul bene e il male, sulla violenza e su quanto in là sia giusto spingersi per fermare anche la più terribile delle assassine.

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