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The Flash: la recensione, senza spoiler

Un grande punto di svolta per la DC al cinema!

Grazie a gli amici di Warner Bros. Italia, abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima The Flash. Intorno al film, che vede Ezra Miller tornare nei panni del velocista di casa DC, si sono create molte aspettative. Saranno state rispettate? Scopriamolo in questa recensione senza spoiler! Se invece volerne sapere di più sulle scene dopo i titoli qui il link.

Un film dalla belle speranze e dalle tante paure

Diciamocelo chiaramente, intorno a questo The Flash ruotavano un insieme enorme di aspettative, speranze e paure. Il film infatti doveva nei piani della DC, fare tabula rasa. Doveva cioè cancellare il caos di film che avevano caratterizzato la DC al cinema negli ultimi anni, permettendo così di ricominciare da zero. Doveva dunque fare da ponte tra passato e presente, rifidelizzando al contempo molti fan delusi e disaffezionati. Ma spada di Damocle è stato sicuramente la condotta scellerata di Ezra Miller, che ha lanciato con il suo comportamento, un velo d’ombra sul film. The Flash, dunque sbarca in sala tra grandi aspettative di pubblico e critica, ma anche con enormi critiche alle spalle.

Ma quindi il film com’è?

Non vi nascondiamo che all’approcciarci a The Flash, le aspettative erano tante. Usciti dalla sala la sensazione è quella di aver visto un buon film, a tratti ottimo, ma non il capolavoro della vita. Ci sono dei momenti davvero emozionanti, dei cameo davvero fantastici, ma anche altri momenti un po’ più lenti e che non funzionano benissimo. Insomma volendo utilizzare una metafora culinaria, è come mangiare dell’ottimo pesce, ma con qualche spinetta che non doveva esserci. Non sarà la cosa più bella che avrete mai visto sul lato cinecomics, ma rispetto alla media dei film DC è due spanne sopra. L’effetto nostalgia gioca un ruolo chiave, ma la trama comunque accattivante, tiene viva l’attenzione. Innegabile l’ispirazione alla saga fumettistica Flashpoint, ma al confronto tra fumetto e film, dedicheremo un articolo a parte.

Parte tecnica

Allora partiamo dal montaggio, dicendo che il film non pesa troppo nella sua durata, ma ha almeno una parte iniziale in cui è lento ad ingranare la marcia giusta, e forse la scena di combattimento finale dura un po’ troppo. La CGI, è quantomeno altalenante, a tratti grandiosa a tratti pietosa, in post produzione si poteva lavorare decisamente meglio. La fotografia è molto buona, soprattuto nelle scene ambientate nella batcaverna, ma in generale si mantiene su buoni livelli. Peccato invece per la regia, non sempre all’altezza, soprattuto in alcune scene di combattimento, a tratti confuse, al punto che si rischia di perdersi. Meglio invece quando Flash sfrutta la forza della velocità. Ottime le musiche, che gasano il giusto, una playlist da esplorare e riascoltare. Va inoltre detto che in questo The Flash, non ci sono particolari “spiegoni”, a dispetto dalla complessità della questione Multiverso.

I personaggi e la comicità

Il Batman di Micheal Keaton è davvero pazzesco, nulla da dire al riguardo. Ruba la scena in maniera pazzesca, e lasciatecelo dire, resterà sempre il miglior Batman sul grande schermo. Kara Zor-El, nella versione ispirata a project Superman, è davvero tanta roba, anche se passa dall’odiare gli umani al volerli aiutare, forse, troppo velocemente. Fighissimo come sempre Zod, che comunque ha un ruolo – piccolo – ma importante nel film. Mentre è abbastanza difficile giudicare Dark Flash, personaggio interessante si, importante ai fini della trama, ma che compare a schermo davvero troppo poco, per un giudizio sincero. Irritante, invece alla lunga, la versione alternativa di Barry Allen giovane. Capisco voler far vedere un Flash inesperto, ma forse il suo “apprendistato”, dura fin troppo. Da quest’ultimo punto mi collego alla questione comicità, a tratti molto buona e brillante, a tratti un po’ sovrabbondante e fastidiosa. Sarebbe bastato bilanciarla meglio in alcuni punti, per renderla perfetta.

Il messaggio del film

Flash torna indietro nel tempo per cambiare il passato e salvare i genitori, e alla fine del film capisce due cose fondamentali. Fare casini con il Multiverso può avere effetti catastrofici, a cui non necessariamente possiamo porre rimedio. Ma soprattutto che il nostro passato, definisce chi siamo, inevitabilmente. Possiamo avere trascorsi dolorosi alla nostre spalle, episodi che vorremmo ad ogni costo cambiare. Ma, senza di essi, senza quei punti di svolta cruciali delle nostre vite, non saremmo chi siamo oggi. Supereroi o comuni mortali, il discorso non cambia, ognuno di noi è prodotto del suo passato e di come lo ha rielaborato.

Conclusioni

Un film perfetto? No. Ma un film che fa bene il suo compito? Si. Intrattiene, rilancia la DC al cinema azzerando la continuity e che riporta sotto i riflettori Flash. D’ora in avanti, la strada è lastricata di buone intenzioni, bisognerà capire dove ci porteranno. James Gunn è sicuramente il timoniere ideale, ma non si può perdere questo treno, che non ripasserà. Prima di salutarci, vi dico però una cosa. Forse bisognerebbe superare questa cultura dell’hype. Si, ovviamente spinge le persone al cinema e quindi fa vendere. Ma se si andasse a vedere questo film, senza delle aspettative così pompate e senza cinquantamila teorie in testa, forse, ce lo si godrebbe di più. Statemi bene, andate al cinema e fateci sapere se vi è piaciuto. Alla prossima recensione!

Grazie a gli amici di Warner Bros. Italia abbiamo avuto modo di vedere in anteprima The Flash. Il film, molto chiacchierato, ha il compito di rilanciare la DC al cinema ripartendo da zero. Ci sarà riuscito? Ci avrà soddisfatto? Quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti deboli? Scopriamolo in questa recensione senza spoiler!

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