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Secret Invasion: la recensione del quarto, scioccante, episodio

Siamo al quarto episodio di Secret Invasion ed ancora una volta la serie non fa altro che sorprenderci, portandoci sempre più in profondità nell’animo di Nick Fury. Riusciamo a capire quello che sta passando, soprattutto dopo quello che è stato scoperto la scorsa settimana.

Ormai Fury è solo e non essendo più la super-spia che abbiamo conosciuto tutti, può solo chiedere l’aiuto di Talos per uscire da una situazione che sembra irreversibile. Le basi per un gran finale ci sono tutte e lo dimostra il fatto che ancora una volta, la qualità della serie non cala, ne il ritmo va scemando, tutt’altro.

Secret Invasion: un Fury spezzato nell’animo e completamente solo

Dopo il colpo di scena sul finale della scorsa puntata, capiamo che Fury è solo contro gli Skrull guidati da Gravik. Il piano dei muta-forma sta lentamente prendendo piede, ed a cercare di bloccarlo ci sono solo Fury e Talos. Lo Skrull ci ha fatto capire durante gli scorsi episodi che era l’unico, insieme a Priscilla, del quale l’agente segreto si poteva fidare. Grazie a Talos, Fury, è riuscito a rialzarsi e riprendere fiducia in se stesso dopo il Bleep.

Secret Invasion è un viaggio alla scoperta del passato di Fury, tra segreti svelati e vecchie conoscenze. Esploriamo anche di più il rapporto con Priscilla che in poche scene è perfettamente approfondito, trasmettendo tutto l’amore che i due provano. L’unica debolezza di Fury e la consapevolezza che non è solo per fermare gli Skrull e per evitare una terza guerra mondiale.

Il Super Skrull ed il piano di Gravik

Ormai è chiaro, il villain della serie è Gravik, non una minaccia aleatoria o un pericolo che sta per palesarsi, ma un cattivo crudele e senza scrupoli. Lo capiamo anche da questo episodio, durante il quale ancora una volta la capo degli Skrull sovversivi fa vedere tutta la sua violenza e la voglia di distruggere l’umanità a favore della sua razza.

Senza rimorso e senza timore, qui vediamo anche i poteri del Super Skrull all’opera. Molto minaccioso e sicuramente il più pericoloso, Gravik persegue il suo obiettivo senza rimorsi. Anche la minaccia del Super Skrull diventa reale, dopo averlo visto all’opera lo stesso Fury ne è sorpreso capendone la grande pericolosità.

L’atmosfera spy thriller non manca, ed anzi ancora una volta la viviamo intensamente, anche grazie a Nick Fury che sta risorgendo per ritornare l’agente senza sbavature che tutti amiamo. Il piano che il leader degli Skrull sta cercando di realizzare, si sta lentamente realizzando, anche grazie all’aiuto di molti infiltrati nel governo degli Stati Uniti. Sicuramente dovranno spiegare molte cose, soprattutto come e perché alcuni Skrull abbiano quelle determinate sembianze.

Secret Invasion: la serie Marvel migliore fino ad ora, durerà?

Siamo stati abituati, negli ultimi mesi, che le serie targate Marvel Studios calino drasticamente di qualità da metà stagione in su. Chiudendo in modo veloce e senza terminare ogni linea narrativa aperta. Ancora è presto per cantare vittoria, è vero, mancano 2 episodi e ci sono ancora alcune cose da raccontare, ma fino ad ora la serie sta andando in modo perfetto.

Sicuramente l’eccessiva rapidità si percepisce, ma ogni racconto serve alla trama, anche se il piano di Gravik fatica a decollare. Questo, per quanto mi riguarda, non è un difetto visto che porta poi a delle conseguenze ed ad altre svolte interessanti per la serie. Di sicuro quello che accade qui, impatterà in modo decisivo sull’Universo Marvel perché sarà difficile ignorare gli avvenimenti che accadono in Secret Invasion.

Voi che ne pensate della terza puntata? Vi sta piacendo la serie? Fatecelo sapere con un commento

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