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Castlevania: Nocturne – La Recensione

Il Passato che ci tormenta, e la promessa della Libertà.

Disponibile dal 28 Settembre sulla piattaforma streaming Netflix, Castlevania: Nocturne è l’anime Dark Fantasy prodotto dall’azienda a seguito del grande successo ottenuto dalle precedenti stagioni, scommettendo nuovamente sull’universo creato da Konami. Castlevania: Nocturne segue le vicende di Richter Belmont, lontano discendente di Trevor Belmont e Sypha Belnades (protagonisti della serie precedente insieme ad Alucard), e il suo percorso da cacciatore di vampiri. Scritta e ideata da Clive Bradley e guidata dal produttore Kevin Kolde.

Come per la prima produzione, il nuovo progetto si basa sui videogiochi della serie, specialmente su Castlevania: Rondo of Blood, e Castlevania: Symphony of the Night.

Trama

Francia, 1792: il Culmine della Rivoluzione francese. In una remota parte della Francia occidentale, l’aristocrazia controrivoluzionaria ha forgiato un’alleanza con un terrificante Messia Vampiro, che promette di “mangiare il sole”, e scatenare un esercito di vampiri e creature notturne per schiacciare la rivoluzione e schiavizzare l’umanità. Annette, una maga dei Caraibi, cerca Richter Belmont, ultimo discendente della lunga – e leggendaria famiglia di cacciatori di vampiri, per guidare la resistenza.

I Belmont e il disprezzo verso i Vampiri

Fin dal primo episodio di Castlevania: Nocturne, assistiamo ai tragici eventi del passato di Richter che lo segnano per sempre, portandolo a provare un odio smisurato verso i vampiri, ed essere pronto, allenato e in forma per ucciderne uno. Richter fa di tutto per essere un ottimo cacciatore di vampiri, come lo si può notare dai suoi comportamenti e la cura e fedeltà verso la propria casata, che si possono notare già dal suo portamento, dall’attenzione per gli abiti e armi, e la conoscenza della stessa. Si affeziona particolarmente alla potente Maga Maria e a sua madre, come se fossero la sua famiglia. La complicità romantica con Maria non manca, e per i loro comportamenti ricordano leggermente Trevor e Sypha, pur avendo una propria identità che li contraddistingue da loro.

Maria, potente maga dalle origini russe da parte di madre, discende da un clan di parlatori ed è una rivoluzionaria dalle idee ben chiare, perdendo una delle sue creature che usa mediante la magia per combattere, non si dà per vinta, anzi, la spinge a fare di meglio per la sua causa e far fronte alla minaccia incombente del “Vampiro Messia”; accompagnando Richter nel suo destino, tormentato dal suo passato e dai suoi ricordi, vittima di uno Shock post- traumatico che lo perseguita, evitando addirittura l’uso della magia poiché utilizzabile anche dai vampiri.

Lo Spiritualismo e la Bélle Epoque

Castlevania: Nocturne è un piacere per gli occhi, le animazioni fluide e dai colori vivaci che si sovrappongono a una storia dalle tinte oscure e horror, con giochi di luce nei momenti più epici della serie che evidenziano l’estremo lavoro degli animatori e disegnatori. Come le meravigliose scene di combattimento tra il cacciatore di Vampiri Richter Belmont e le creature della notte; una fantastica e luminosa inquadratura di Maria al calar del sole nel secondo episodio, che si può scorgere anche dal trailer, ci fa emozionare insieme alle espressioni dettagliate che riescono a catturare ogni discorso non verbale che vogliono trasmettere i personaggi e la storia stessa, poiché il complessivo lavoro fatto dal comparto tecnico dell’animazione è lodevole ed eccezionale.

Ma, un altro aspetto importante dell’opera, che quest’ultima tratta con la stessa dovizia, è la parte paranormale, spirituale e mitologica. Certo, in Castlevania: Nocturne, come nella serie precedente, vengono sterminati soprattutto una miriade di vampiri; ma, attraverso la storia di Richter in special modo, esploriamo varie culture come quella di Annette, ci addentriamo maggiormente negli ambienti dei Parlatori grazie ai poteri che possiede Richter insieme alle abilità da cacciatore di vampiri, e alla presenza di Maria. Quest’ultima ha un ruolo nella storia, come maga, simile a quello di Sypha (anche lei dal carattere forte e dalla presenza importante e apprezzata), ma viene caratterizzato e distinto di più, anche in merito ai poteri di cui è dotato il protagonista. Tra l’altro, splendide anche le comparse dei “soldati dell’Abate”, i quali non sono altro che dei templari che lo servono.

Maria, la co-protagonista

La Ricerca del Ritmo

Le prime scene di Castlevania: Nocturne ci regalano attimi di pura e sanguinolenta adrenalina, respiriamo anche lo “spirito” dei rivoluzionari come Maria, in compagnia di Richter, ma… ci si perde dopo qualche episodio, seguiamo molto bene la trama, ma a rilento; fin dai primi episodi, dopo l’ottimo inizio, esploriamo troppo presto le back-story di alcuni personaggi come la madre di Maria e Annette, che seppur fondamentali alla storia, avremmo preferito rimandarle a un altro momento poco più distante, perché ci sarebbe piaciuto vedere specialmente dalle prime puntate, maggiore azione, uno screen-time più longevo di Richter e compagnia nei combattimenti. Tutto questo non fa che innalzare le nostre aspettative nei confronti di questo famigerato “Messia Vampiro“, e le prossime battaglie, ma forse, i nostri desideri non saranno accontentati, non questi.

Dolce Libertà

In Castlevania: Nocturne ci sono vampiri e mostri di ogni genere, ma una buona parte a cui dovete fare caso è come la serie, in ogni situazione, perfino la più sovrannaturale e impossibile, rimandi alla libertà. I rivoluzionari che combattono per la loro causa, opponendosi ai nobili. Sprigionando in ogni loro azione, perfino contro i vampiri, il famoso motto: “liberté, égalité, fraternitè“. Tutti vogliono essere liberi, e tutti sono oppressi da qualcosa o qualcuno.

Richter vuole liberarsi dai vampiri e dai traumi che gli hanno causato, vendicandosi per la morte di una persona cara, contrastando ogni tipo di creatura della notte. Maria, vuole portare la libertà in mezzo alla sua gente, combattere per la rivoluzione e sconfiggere la minaccia del Messia Vampiro, che ha scoperto inflisse ingenti danni alla sua famiglia in passato. Annette, che ha sempre combattuto la schiavitù, si dispera maggiormente nel corso della storia, per spiacevoli eventi, spinta ancor di più a vendicarsi, per liberare non solo la sua gente ma sé stessa.

La Crudeltà del sangue e il Desiderio di Belmont

E non si direbbe, ma in Castlevania: Nocturne anche il Messia Vampiro vuole liberarsi d qualcosa… Il suo sfrenato desiderio di dominare su tutti e plasmare il mondo a proprio piacimento, e le varie carneficine, servono soltanto a colmare un grande vuoto causato da un complesso d’inferiorità e la malvagità che ormai pervade ogni sua cellula; poiché, metaforicamente parlando, ogni uccisione, ogni cattiva azione gli ha procurato un’intossicazione spirituale. E quasi in ogni opera, dietro le azioni di un antagonista si nascondono delle ragioni che lo hanno portato a compiere determinate scelte, seguendo una logica differente, ma esistono alcuni villain che agiscono in maniera scellerata come il Messia Vampiro, almeno all’apparenza…

Anche Richter Belmont desidera vendicarsi, liberare e salvare i propri cari e gli innocenti, ma soprattutto… desidera liberare sé stesso dal dolore e dalla tristezza che prova la sua anima.

Richter Belmont in uno dei tanti sanguinolenti scontri

La complicità tra Richter e Maria

Notiamo un parallelismo in Castlevania: Nocturne, tra ciò che disse la madre di Richter, all’inizio del primo episodio, al piccolo discendente Belmont: “Non ho avuto altra scelta“, e la madre di Maria ripete la stessa frase a quest’ultima, in un determinato momento. Però, il dettaglio della perfetta complicità di Richter e Maria che si esprime in ogni loro interazione, sia quelle più quotidiane della loro vita e dei momenti pacifici passati assieme, che il feeling presente anche in battaglia, è così ben riuscito che ci scalda il cuore; una nuova dinamica, dei nuovi personaggi, che però richiamano in qualche modo, le figure di Trevor Belmont e Sypha Belnades. Senza contare il fatto, che in questa nuova serie, esploriamo di più anche il resto della famiglia Belmont.

I Crudeli antagonisti

Come dicevamo sopra, in Castlevania: Noturne, il Messia Vampiro agisce in maniera scellerata solo per dominare e sovrastare, soddisfando contemporaneamente la sua sete di sangue. Ma lo stesso discorso vale anche per Drolta e Olrox, quest’ultimo un altro vampiro malvagio di un’altra fazione, che agisce per futili motivi che ci vengono anche dichiarati da lui stesso all’inizio, seppur a grandi linee. L’unico obiettivo che hanno in comune i varia antagonisti che vedremo, è quello di distruggere la folla dei “senza dio”, per svariate motivazioni, che li costringono a collaborare per ottenere l’obiettivo sperato.

Il Messia Vampiro

L’Horror che pervade ogni cosa

In Castlevania: Nocturne, c’è una percentuale di componente Horror che è forse superiore anche a quella delle precedenti stagioni, si tratta di attimi d’inquietudine umani e non-umani che sono sempre presenti, non parliamo di un semplice splatter, perché se proprio dovremmo fare una differenza, lo si trovava di più nelle stagioni passate. Qui invece, per merito anche dell’animazione dello studio Project 51 e Frederator Studios, avvertiamo della raccapricciante inquietudine non solo attraverso il dolore psico-fisico dei personaggi, ma anche e soprattutto, attraverso frame di scene dove oscurità, morte e sangue si mischiano dando origine a nuove scene di terrore.

Annette contro Doltra

Ma l’animazione non rende unici soltanto gli aspetti dell’orrore, ma anche le ambientazioni più pacate e dai colori sgargianti, come i paesaggi ma anche i castelli dove i nobili (spesso vampiri) trascorrono le loro serate a fare giri di valzer; infatti, anche le melodie che ci accompagnano negli episodi sono orecchiabili, e ci incoraggiano a seguire ancora di più la trama, quando vengono utilizzate queste classiche note musicali in contrasto alla crudeltà dei combattimenti.

Conclusioni su Castlevania: Nocturne

Castlevania: Nocturne ci fa respirare tutta l’aria della rivoluzione caratterizzata da un Horror raro che pervade ogni cosa circostante, non si tratta solo di splatter, ma di inquietudine e paranormale, di misteri che ci trafiggono a causa del passato (occhiolino a Richter) e non sappiamo come salvarci. C’è un alternarsi del ritmo narrativo che avremmo preferito evitare, sarebbe stato perfetto avere una linea episodica con un ritmo dalla media quasi sempre incalzante, ma con questa trama e contorno; manca dell’azione che si spinga oltre le solite ambientazioni che ci abituiamo a vedere, per quanto gradevoli. Insomma, un ritmo dove l’azione e il soprannaturale si spingessero fuori dalla città dov’è Richter, vederlo esplorare e andare incontro all’ “avventura”, come faceva Trevor. Tuttavia, il ritmo si riprende verso la seconda metà degli episodi e comincia ad avere una stabilità molto gradita, abbastanza in linea con i criteri desiderati.

Ma il dono che ci fa Castlevania: Nocturne, è una storia che seppur con dei precedenti (ovvero la serie precedente), si sa contraddistinguere da ciò che è stato già fatto, di tutte le opere che riguardano i vampiri e il soprannaturale. C’è un qualcosa che ci lega ancora a Trevor, ma giustamente, e al tempo stesso si tratta di una rivoluzione, appunto, della serie stessa. Ci viene mostrata la libertà sotto tutte le sue forme, che desideriamo, e la prigionia che perseguita ognuno di noi. Lati spirituali, la vendetta raccontata in un modo che non stanca, il desiderio della pace, che logora qualsiasi guerriero o cacciatore che lotta per averla. In tutto questo non mancano combattimenti mozzafiato, antagonisti apparentemente spinti da motivazioni no-sense, ma che probabilmente puntano a qualcosa di superiore; atmosfere inquietanti, e desideri.

Il dono che ci fa Castlevania: Nocturne, è il suo sapersi contraddistinguere da ciò che è stato già fatto, di tutte le opere che riguardano i vampiri e il soprannaturale. Ci viene mostrata la libertà sotto tutte le sue forme, che desideriamo, e la prigionia che perseguita ognuno di noi. Lati spirituali, la vendetta in un modo che non stanca, il desiderio della pace, che logora qualsiasi guerriero o cacciatore che lotta per averla. In tutto questo non mancano combattimenti mozzafiato, antagonisti apparentemente spinti da motivazioni no-sense, ma che probabilmente puntano a qualcosa di superiore; atmosfere inquietanti, e desideri.

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Il dono che ci fa Castlevania: Nocturne, è il suo sapersi contraddistinguere da ciò che è stato già fatto, di tutte le opere che riguardano i vampiri e il soprannaturale. Ci viene mostrata la libertà sotto tutte le sue forme, che desideriamo, e la prigionia che perseguita ognuno di noi. Lati spirituali, la vendetta in un modo che non stanca, il desiderio della pace, che logora qualsiasi guerriero o cacciatore che lotta per averla. In tutto questo non mancano combattimenti mozzafiato, antagonisti apparentemente spinti da motivazioni no-sense, ma che probabilmente puntano a qualcosa di superiore; atmosfere inquietanti, e desideri.Castlevania: Nocturne - La Recensione