back to top

Batman: ecco tutte le proposizioni live-action dell’Uomo Pipistrello!

Il Multiverso lo conosciamo davvero così 'spaventosamente poco'? Facciamoci un giro in quello di Batman!

Nella giornata di ieri è finalmente uscito uno dei film più attesi di questi ultimi anni. Dopo un periodo di produzione che sembrava interminabile, The Flash, l’ultimo film di casa DC sul Velocista Scarlatto ha fatto la sua comparsa nelle sale. In questi anni ne sono successe di tutti i colori dietro a questo film, dal continuo cambio di regista alle vicende del protagonista Ezra Miller. Per non parlare poi della pandemia, che non ha certamente aiutato nella produzione di un film così complesso.

Da quando sono usciti i primi elementi della campagna promozionale del film, tra trailer e poster, l’attenzione si è discostata dalle vicissitudini particolari legati ad attori e produzione, monopolizzandosi più sul prodotto in sé per sé. Dal momento in cui si è scoperto che la trama avrebbe esplorato un tema importante come il multiverso, ha cominciato a crearsi una gigantesca aura attorno a The Flash. Lo stesso chiacchiericcio che ha caratterizzato film come Spider-Man No Way Home o Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ha iniziato a farsi sempre più frequente. Un altro elemento importante che ha aiutato a supportare il passaparola positivo è stata la notizia del ritorno del Batman di Michael Keaton, servito a dare definitivamente quell’aria di ‘caccia al cameo’ che ha caratterizzato i film Marvel sopra citati.

Ad oggi, visionata la pellicola in sala, si può dire che la maggior parte dei cameo che i fan si aspettavano sono stati realizzati. Il personaggio che più è stato proposto nelle sue numerose iterazioni è proprio Batman. Tutti i cameo, le comparsate o il ritorno in scena dei vecchi Uomini Pipistrello interpretati dagli attori originali risultano ben contestualizzati ed in linea con ciò che il film ci propone. In occasione di questa passeggiata nel viale dei ricordi multiversali, in questo articolo si propone di fare una carrellata, dal sapore di retrospettiva, di tutte le proposizioni live-action del personaggio di Batman. Se ancora non hai visto il film, questo articolo ti preparerà alla visione di alcune delle più celebri iterazioni del personaggio, come ad esempio quella di Michael Keaton, che si può già vedere nel trailer. Se invece hai già visto il film, mettiti comodo e goditi questo riassunto delle puntate precedenti nella storia del più famoso vigilante di Gotham!

Adam West: il tripudio del camp

La prima proposizione live-action del personaggio risale al 1966. Si tratta dell’interpretazione di Adam West nella famosa serie TV ‘Batman’ andata in onda fino al 1968. Ci troviamo in piena Silver Age fumettistica, un periodo in cui il modo di concepire i fumetti di supereroi era notevolmente diverso rispetto ai giorni nostri. Le storie al tempo erano caratterizzate da un grosso strato di patinatura, tanti colori sgargianti e personaggi altamente sopra le righe. È proprio in questo calderone che nasce la serie televisiva, che si mostra fin da subito come un prodotto dallo stile altamente umoristico e camp. Un’estrema esasperazione del kitsch traspare sempre di più puntata dopo puntata, con personaggi via via sempre più bizzarri. Bisogna sottolineare che camp non è per forza sinonimo di trash, per lo meno non nel caso del Batman di Adam West. Infatti, sebbene il personaggio si lasci spesso andare in assurde citazioni e risoluzioni ad enigmi molto strampalate, riserva una sua dignità artistica.

Uno dei gradi pregi riservati a questo primo Uomo Pipistrello è proprio quello di aver reso main-stream il personaggio. Egli, infatti, fino a quel momento non godeva di quella fama che oggi ci sentiamo di dare per scontata. Sebbene il physique du role non fosse troppo azzeccato, in quanto l’attore di primo acchito non ricordava proprio il personaggio dei fumetti, riuscì ad entrare nelle menti delle persone grazie al suo carisma. Possiamo vedere come trasparisse divertimento ed allegria che, pur non essendo proprio in linea con la controparte fumettistica, si sono rivelati gli ingredienti ideali per introdurre il personaggio nello scenario collettivo in cui ci troviamo ancora oggi. Come dimenticarsi di citazioni iconiche come “Certi giori non riesci a liberarti di una bomba” o della stereotipatissima Cat-Woman femme fatale di Julie Newmar.

Piccola nota di merito: questo Batman non uccide!

Michael Keaton: il primo ‘vero’ Batman

Se con Adam West è stato introdotto il personaggio al grande pubblico, è solo negli anni ’80 che si inizia a fare sul serio. Nel 1986 Batman aveva appena cominciato un suo periodo di rinascita e di rilettura, guidato soprattutto dalle mani esperte di Frank Miller con la run Batman – Il ritorno del Cavaliere Oscuro. È proprio qui che si colloca il celebre personaggio di Michael Keaton nel film del 1989. Come negarlo, questo è stato per tantissimi il primo film sull’Uomo Pipistrello, motivo per cui resta ancora oggi nel cuore di tantissimi fan. A questo film bisogna anche attribuire il prego di essere uno dei primi ad aver dato il via al filone dei cine-comics. Infatti, seppur con notevoli differenze rispetto alle pellicole sui supereroi di stampo moderno, questo prodotto ha in se numerose caratteristiche acerbe che col tempo sono diventate un must nel filone moderno.

Se per molti, anche in questo caso, l’attore risulta non troppo credibile per interpretare Bruce Wayne in quanto a physique du role, d’altra parte qui abbiamo una delle Bat-Tute più iconiche del personaggio (quel dannato collo rigido!). La fotografia cupa, sporca, che richiama uno scenario dalle tinte gotiche, ha reso celebre la Gotham dove il Batman di Keaton svolge il suo lavoro da vigilante. Purtroppo in questa iterazione del personaggio si perde quella che è una delle linee guida che più caratterizzano il personaggio: non uccidere. Nei fumetti, infatti, c’è molto spesso una lotta morale interna laddove sebbene il protagonista senta la necessità di togliere la vita a qualche cattivo (principalmente Joker), si impone di non superare mai il limite, per non diventare anche lui come i criminali che ha giurato di combattere.

Per concludere, come non citare la splendida regia di un Tim Burton al massimo del suo potenziale, capace di regalare inquadrature, sequenze d’azione e dialogi assolutamente fuori di testa. È proprio grazie al celebre Burton che questo film è ancora oggi ritenuto uno dei film sul personaggio con la regia migliore.

Val Kilmer: il Batman ‘belloccio’

Capelli biondi pettinati e mandibola prominente, ecco i segni distintivi del Batman più‘belloccio’ di tutti. Sto parlando, ovviamente, del personaggio interpretato da Val Kilmer nel film Batman Forever. Per parlare di questo personaggio non si può non partire dalla struttura fisica. Abbiamo finalmente un attore con una fisicità ottimale e dei tratti facciali perfetti per interpretare il detective più bravo del mondo. Peccato però che è proprio la parte del detective che lascia un po’ a desiderare. Oltre alla fisicità ed al timbro vocale dell’attore, sono pochi i pregi evidenti di questa proposizione del personaggio, che purtroppo è criticato da tanti anche per via della regia di Joel Schumacher.

Il film si proponeva come sequel di Batman – Il Ritorno, seconda pellicola di Tim Burton con protagonista il già citato Michael Keaton. Si può però fin da subito notare quanto invece questo film si discosti dalla saga precedente, con un protagonista dall’animo molto tormentato ed uno scenario il più delle volte grottesco. Tra i pregi si può sicuramente menzionare l’esplorazione della dualità tra Bruce Wayne e Batman, in una trama che cerca di trovare un equilibrio tra i due. Purtroppo anche in questo film il protagonista uccide i nemici, seppur in maniera meno palese e più in sordina.

Aneddoto: Sembra che Kilmer abbia girato molte delle scene action di persona, con la scomodità del costume che gli bloccava i movimenti.

George Clooney: un ottimo Bruce Wayne

Siamo sinceri, se esistesse davvero un Bruce Wayne nel nostro mondo, egli non potrebbe essere altro che George Clooney. L’aura che circonda l’attore è talmente tanto vicina a quella del protagonista miliardario playboy filantropo che sembra quasi che il personaggio di Batman sia costruito su di lui. Batman & Robin è un film del 1997 diretto dallo stesso Joel Schumacher del film precedente. In questa pellicola, però, lo stile cambia leggermente facendo un passo indietro. La versione di questo Batman è infatti molto fumettistica, caratterizzata da numerosi elementi molto sopra le righe, primo su tutti il costume (occhio ai Bat-Capezzoli) o la celeberrima Bat Carta di Credito.

Non si può negare che in questo film probabilmente ci troviamo di fronte ad uno dei Batman live-action più aderenti al fumetto sul piano morale. Egli infatti non solo non uccide i suoi nemici, ma si incarica anche del compito di cercare di redimerli con un comportamento che trasuda ‘Bat-empatia’ da tutti i pori.

Come non menzionare, infine, la Bat-famiglia composta da Batman, Batgirl (Alicia Silverstone) e Robin/Dick Grayson (Chris O’Donnel).

Christian Bale: chi è la vera maschera?

Numerose sono state le critiche al film precedente. A causa delle stroncature il film rappresentò la chiusura della serie cinematografica dedicata a Batman. Almeno fino al 2005.

Ci troviamo in un’era in cui il filone dei cine-comics sta sbocciando, Sam Raimi è impegnato con la sua trilogia di Spider-Man e la saga degli X-Man viaggia a gonfie vele. È il 2005 e dopo 8 anni Batman ritorna al cinema con Christian Bale in Batman Begins, con la regia di nientemeno che Christopher Nolan. Premetto già che ancora oggi questa iterazione del personaggio è vista da molti come una delle migliori mai proposte. I fattori del successo possono essere stati molteplici, dalla regia di un grande mestierante, all’interpretazione di un grande attore. Nella trilogia di Nolan abbiamo anche, per la prima volta, un arco narrativo completo per il personaggio, che nasce nel primo film, si evolve nel secondo (Il Cavaliere Oscuro) e giunge ad una degna conclusione ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno.

I film di Nolan sono riconosciuti da molti anche per aver fatto scuola al cinema moderno. Con la Trilogia del Cavaliere Oscuro, il regista ha settato nuove regole per il filone, andando a prendere un personaggio conosciuto fino a quel momento e decostruendolo. Negli anni succeessivi un sacco di registi hanno tentato di emulare questo stile, cadendo quasi in un’ossessione per il dark alla Nolan maniera, ma quasi sempre con scarsi risultati. In questi film abbiamo un approccio molto cupo, che tende ad avvicinarsi moltissimo al realismo. Tra CGI e costumi ben pensati, spesso si ha l’impressione di vedere una storia che ha del verosimile e la sospensione dell’incredulità regge molto bene in ogni situazione. Nonostante ciò, il Batman di Bale riesce a non perdere il sapore ‘fumettoso‘ che il personaggio necessita, molto spesso in misura anche maggiore rispetto al passato, laddove si cercava l’aderenza fumettistica dal punto di vista visivo, ma con scarsi risultati nei riguardi del coinvolgimento emotivo.

Finalmente qui abbiamo un Batman detective. L’aspetto viene trattato numerose volte sullo schermo e funziona ogni volta a meraviglia. Inoltre le interazioni con l’Alfred di Michael Caine risultano sempre efficaci. Purtroppo, però, anche questo personaggio si macchia del sangue delle sue vittime alcune volte, seppur in maniera velata e mai diretta. Tuttavia nel film si fa riferimento al suo codice morale a più riprese. Molte delle morti più importanti, infatti, avvengono per mano di terzi, in modo da non far mai sporcare direttamente le mani al protagonista.

Qual è la vera maschera? Il regista porta lo spettatore a farsi spesso questa domanda durante i film. La dualità tra Bruce Wayne e Batman è infatti analizzata molto minuziosamente, tanto da portarti a capovolgere le tue credenze e mostrarti un vigilante mascherato che in pubblico utilizza la maschera del milionario playboy per nascondere la sua vera natura.

Ben Affleck: il Batman del DC Extended Universe (DCEU)

Dopo i fasti dei Marvel Studios, che hanno dimostrato che il filone dei cine-comics era davvero molto apprezzato dal grande pubblico, la DC decide di lanciarsi a sua volta in un suo universo cinematografico condiviso. Tra i primi film possiamo trovare Batman v Superman: Dawn of Justice, al cui interno vediamo la nuova riproposizione dell’Uomo Pipistrello. Questa volta è il turno di Ben Affleck, un attore già famoso grazie ad una carriera di alti e bassi, ideale per rappresentare un’iterazione di Batman già in attività da tempo, quasi alla fine della sua crociata.

Affleck interpreta un vigilante molto diverso rispetto al passato, in cui tutte le fondamenta del personaggio vengono in qualche modo stravolte secondo la visione decostruzionistica di Zack Snyder. Batman è corrotto, la vita che ha vissuto l’ha reso acerbo e gli ha fatto perdere la speranza. Ci troviamo di fronte ad un Bruce Wayne massacrato dagli eventi vissuti, a causa dei quali si trova ad agire in modalità poco ortodosse, spesso molto lontane da quelle del Batman classico. Peccato però che la fretta che ha avuto Warner Bros. nel costruire questo universo ha portato solo guai. Gli spettatori, infatti, si trovano a non empatizzare appieno con il protagonista, che agisce con uno stile precedentemente inesplorato, ma causato da eventi traumatici avvenuti spesso off-screen e mai veramente spiegati.

Purtroppo tra alti e bassi i concetti di Snyder hanno presto stancato il grande pubblico ed il ‘Batfleck‘ ha avuto vita breve.

Robert Pattinson: sporco è bello!

L’ultima riproposizione di Batman è davvero recente. Il film The Batman con Robert Pattinson è uscito nel 2022, rilanciando nuovamente il personaggio. All’interno del film possiamo incontrare influenze di ogni genere. Infatti, mentre anche qui si punta al realismo più totale, in misura ancor maggiore rispetto a quello ricercato con Bale, possiamo trovare tanti concetti risalenti a vecchie visioni del personaggio ed un sapore oltremodo fumettistico.

Questo Batman è un eccellente detective. Aiuta la polizia in incognito, segue le piste e prova a decifrare indovinelli. Prima che supereroe, il Battinson è uno stratega, un eccellente segugio con un QI sopra la media. Detto questo, per certi versi è ancora molto acerbo; egli, infatti, si trova nel suo secondo anno di attività. Sbaglia, cade, si sporca, suda e si fa male, ma si rialza e vince, il tutto trasudando realismo da tutti i pori. Come vigilante mostra anche tanta violenza, all’occorrenza lo si può vedere sferrare pugni con gran veemenza, ma sempre con un fare che per certi versi mostra tanta inesperienza e concretezza.

Infine, la sua morale è di ferro. Nonostante sia ancora nei primi anni di attività, se c’è una linea che si è imposto di non superare mai è proprio quella di non uccidere i nemici. Certo, i suoi modi sono quello che sono e molto spesso nonostante non uccida nessuno, probabilmente lascia ferite irreparabili. Ma questo è solo il primo film di una trilogia ed avrà sicuramente tutto il tempo per procedere con il suo arco di crescita come supereroe mascherato.

Qual è il vostro Batman preferito? Avete visto The Flash? Come avete reagito di fronte ai vari cameo/riproposizioni proposte? Fatecelo sapere con un commento!

CORRELATI