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Dirt 5: la recensione del rally targato Codemasters

Dirt 5 è un gioco molto diverso dai precedenti titoli della serie di corse rally di Codemasters. I capitoli “spin-offDirt Rally ed il seguito, ad esempio, hanno portato la serie in una direzione basata sulla simulazione, con una ripida curva di apprendimento e una difficoltà che arriva al realismo, questa coppia di titoli sono rivolti ai puristi del genere. Dirt 4, invece, ha ripreso l’anima dei vecchi capitoli, con gare di rally punto a punto, ma ha reso l’esperienza accessibile agli appassionati di corse occasionali introducendo un modello di maneggevolezza dei veicoli più tollerante. Con questo nuovo capitolo, Codemasters è tornata allo stile arcade originale. Dirt 5 riprende le emozioni che ci hanno accompagnato per tutta la campagna di Dirt 2 – i colori vivaci e una colonna sonora allegra sono le caratteristiche principali di questo nuovo capitolo. 

Dalle stalle alle stelle

L’elemento più importante per Dirt 5 è sicuramente la modalità carriera, la quale ci farà entrare all’interno del mondo delle corse fuoristrada. Sarà Alex “AJ” Janicek il nostro mentore, che ci guiderà attraverso varie sfide, partendo da gare molto semplici e facendosi via via sempre più complesse.

Al contrario di altri titoli, il sistema aperto di progressione è un grande vantaggio per l’avanzamento della trama. Tantissimi giocatori, sia occasionali che veterani, saranno sicuramente incappati in una gara impossibile da vincere: in Dirt 5 difficilmente potrà succedere. Completando gli eventi si possono sbloccare più gruppi di corse in sezioni ramificate di eventi fino ad arrivare all’ultima sfida. 

Durante tutta la nostra scalata verso la gara ultima, un podcast all’interno della selezione degli eventi ci tiene compagnia con battute divertenti e andando a commentare le nostre vittorie e sconfitte. Questo tipo di narrazione è ben riuscita e ci farà progredire, senza far sembrare il tutto un insieme casuale di eventi, in una tipica modalità carriera di un gioco di corse. 

Piatto ricco, mi ci ficco!

C’è una vasta gamma di eventi a cui partecipare, dalle gare su circuito standard alle salite in montagna che offrono una sensazionale scalata verso la cima. Le tecniche per padroneggiare ogni vettura sono diverse e varieranno in base al mezzo scelto. A volte andare a tutto gas non è la strada migliore da seguire, per vincere è necessaria un po’ di precisione e finezza nei comandi. Molte volte è capitato di dover sfruttare gli altri veicoli per cercare di completare una curva senza perdere secondi preziosi, fortunatamente lo stile arcade del titolo ce lo permetterà.

L’IA è molto aggressiva, non possiamo abbassare la guardia pensando di aver seminato i nostri inseguitori, che loro saranno subito li dietro di noi a tallonarci. Prenderanno traiettorie larghe e taglieranno curve per avere un’uscita più veloce, ci tamponeranno per cercare di ostacolarci. Andando avanti con gli eventi ed avvicinandoci alla sfida finale, la auto avversarie saranno davvero ardue da sorpassare, regalando così, gare di un incredibile livello di intensità.

Dirt 5 ha un parco auto davvero ricco e vario con 60 mezzi divisi in ben 13 categorie. Per poter acquistare veicoli e livree avremo bisogno di denaro, ottenibile completando i vari eventi. Raggiungendo, inoltre, determinati obiettivi durante le gare, avremo la possibilità di ottenere maggior denaro, reputazione e soddisfazione con lo sponsor.

Oltre alla modalità carriera, Dirt 5 offre altri modi con cui divertirsi sia in singleplay che in multiplayer. Dopo una ricca esperienza ottenuta con la trama principale, possiamo addentrarci in numerose sfide che aumenteranno la longevità del titolo.

Multiplayer

Al di fuori della carriera ci sono: Arcade – veloci gare in singleplayer o splitscreenOnline e Playground. Quest’ultima modalità è un’aggiunta meravigliosa alla serie, molto in stile Trackmania. Playgrounds dà modo al giocatore di creare i propri eventi sfida utilizzando oggetti per costruire arene personalizzate e condividerle online. La community potrà votare i circuiti dei vari utenti e sarà la chiave per mantenere viva ed emozionante questa modalità.

La sezione Online, include gli stessi eventi che abbiamo incontrato durante la nostra permanenza in Carriera, ma sono presenti anche particolari aggiunte. Vampire, una modalità in cui un giocatore è il vampiro e deve infettare altre auto per vincere, e King, una modalità ispirata al gioco del “ce l’hai“. In questa prova a tempo dovremo mantenere la corona più a lungo possibile senza toccare un’altra auto, altrimenti la corona verrà ceduta; il giocatore con il maggior numero di punti alla fine verrà nominato re.

Questione di tecnica

Dirt 5 è un titolo cross-gen, questo significa che gli sviluppatori hanno dovuto fare un lavoro magistrale per riuscire a far girare in modo ottimale il gioco su tutte le piattaforme. Le prestazioni su PC sono stabili, ma alcuni elementi grafici possono ridurre seriamente il frame rate, come i riflessi o il Ray Tracing. Una patch sta già arrivato da Codemasters per bilanciare ed ottimizzare al meglio la grafica.

Sfrecciare su una pista fangosa, circondati da folle che urlano, è una sensazione unica. Ogni circuito contiene piccoli dettagli, sia che lo sfondo sia un paesaggio urbano o una giungla. La quantità di caratteristiche tecniche sono impressionanti, anche se non tutto è perfetto come vorremmo che fosse. Ad esempio, alcuni NPC a bordo pista sono ripetuti numerose volte nello stesso gruppo di persone, e altri sembrano semplicemente stare in piedi o seduti senza reagire. Nonostante delle piccole imperfezioni, lo stile unico di ogni località che visiteremo sarà memorabile. Il tutto sarà amplificato dalle alterazioni meteorologiche dei tracciati man mano che si svolge un evento, oltre alla variazione di orario che passerà dal giorno alla notte in pochi minuti. 

Così come il comparto grafico, anche quello sonoro non è da meno. La colonna sonora è fluida e viene riprodotta dai menu fino all’inizio di una gara. Dal punto di vista audio, come previsto, ogni classe di veicoli ha un rumore diverso. Più impressionante è il feedback audio mentre si percorrono le varie superfici che affronteremo. I pneumatici che scivolano su zone fangose ​​e schizzano il fango su tutto il mezzo, oppure su piste più asciutte, in cui si può sentire la ghiaia che rimbalza sulle parti metalliche del veicolo, questi due esempi favoriscono sicuramente l‘immersione del giocatore.

In conclusione

Dirt 5 rappresenta un completo stravolgimento per la serie principale di Dirt, perdendo praticamente ogni parvenza di simulazione a favore di un’esperienza di corsa spudorata e ispirata all’arcade. La campagna principale non è particolarmente profonda, e non c’è tanta varietà nelle numerose modalità, ma il tutto risulta veloce, frenetico ed estremamente bello come dovrebbe essere. La modalità Playgrounds, l’editor di circuiti, è un’interessante aggiunta che vedrà diversi utenti cimentarsi in creazioni davvero uniche. Nel complesso, Dirt 5 probabilmente non diventerà il gioco di corse migliore degli ultimi anni, ma è un buon compromesso per un promettente inizio di Next-Gen.

Cosa ne pensate della serie Dirt? Giocherete a questo nuovo capitolo? Fatecelo sapere come sempre nello spazio commenti qui sotto e non dimenticate di continuare a seguirci su Nerdpool.it se volete rimanere aggiornati sul mondo videoludico e non solo!

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DIRT 5 è l'ultimo titolo di Codemasters incentrato sul rally. Con una trama principale non propriamente profonda, riesce comunque a dire la sua con una serie di divertenti corse in multiplayer. Modalità aggiuntive come Arcade, Online e Playgrounds garantiscono che, anche dopo aver completato la carriera, ci sarà ancora con cui divertirsi. Nonostante i piccoli difetti, sicuramente passabili, DIRT 5 è un grande titolo di corse che riuscirà a farsi apprezzare sia dai veterani che da chi si sta approcciando per la prima volta ad un titolo di questo genere.Dirt 5: la recensione del rally targato Codemasters