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DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 2 – Recensione del DLC

Torniamo a trucidare demoni in questa conclusione dell'espansione di DOOM Eternal, in cui si chiude (per ora) l'arco narrativo del nostro Doom Slayer.

Infine il tempo è giunto: l’epica battaglia tra il Doom Slayer e le forze demoniache volte al termine, resta solamente lo scontro finale con il Dark Lord e il nostro eroe potrà ricacciare questi abomini all’Inferno da cui provengono. Si conclude così l’epopea del leggendario protagonista di DOOM Eternal, con la seconda parte del DLC previsto per il titolo, ovvero The Ancient Gods Part 2, dopo una riuscita prima parte saranno riusciti i ragazzi di id Software a confezionare un degno epilogo per il nostro amato Doom Guy? Noi di NerdPool lo abbiamo giocato per voi, ed ecco la nostra recensione!

Il trailer di lancio di The Ancient Gods Part 2

Fino all’Inferno

The Ancient Gods Parte 2 pone fine, almeno per ora, all’arco narrativo del Doom Slayer iniziato in DOOM (2016) e proseguito poi in DOOM Eternal, di cui questa è la continuazione diretta (acquistabile come contenuto aggiuntivo oppure come gioco stand-alone, esattamente come la prima parte dell’espansione). Riprendendo esattamente da dove si era conclusa la prima parte, senza inutili fronzoli narrativi come da tradizione per la serie veniamo catapultati subito nel mezzo della mischia, con l’obiettivo di distruggere il Dark Lord a cui alla fine del precedente contenuto avevamo ridato il corpo, proprio al fine di poterlo maciullare con le nostre corazzate mani e porre fine alla piaga demoniaca una volta per tutte.

Così come il precedente DLC, anche The Ancient Gods Part 2 si compone di tre livelli in cui trucidare sadicamente le orde di maledetti demoni vomitati dall’Inferno che il gioco ci scaglierà contro, partendo dallo splendido scenario iniziale fino a giungere alle viscere dell’Inferno, per una boss fight finale non completamente azzeccata, ma che nonostante abbia meno mordente di quanto avremmo sperato dona il giusto epilogo all’epica avventura confezionata da id Software.

La durata si assesta sulle 3 o 4 ore a seconda se sceglieremo o meno di affrontare i nuovi Cancelli Slayer facoltativi inseriti in questa espansione, utili a sbloccare miglioramenti per la nuova arma presente nel gioco e skin esclusive (riaffrontandoli con diversi livelli di difficoltà). La longevità è in linea con quella della prima parte del DLC, ma forse un pochino inferiore a causa di un bilanciamento non ottimale del livello di difficoltà, di cui parleremo fra poco.

Che c’è di nuovo all’orizzonte demoniaco?

Di novità in questa seconda parte del DLC di DOOM Eternal, come per la prima, ce ne sono, anche se forse a livello di bilanciamento qualche passo indietro è stato fatto rispetto al primo episodio dell’espansione: d’altronde era difficile trovare un equilibrio trà l’inserimento di novità di gameplay ed un giusto bilanciamento del livello di sfida, equilibrio che è stato raggiunto solo in parte dal team di sviluppo.

Nello specifico le novità relative all’arsenale del nostro Doom Slayer sono il Martello delle Sentinelle e la nuova versione del rampino della doppietta. Il primo prende il posto della Lama del Crogiolo e consente, se ricaricato tramite le uccisioni epiche, di stordire temporaneamente i nemici, anche quelli più forti, dandoci il tempo di respirare un po’ nelle situazioni più concitate. I nemici colpiti dall’effetto del Martello rilasceranno poi quantità maggiori di munizioni e risorse, aiutandoci a ripristinare i nostri rifornimenti per la battaglia. Un elemento che si incastra alla perfezione nel sistema Run & Gun ideato dagli sviluppatori per il gioco.

Il nuovo rampino invece punta ad arricchire la componente platform del gioco, permettendoci di sfruttare degli appositi appigli su cui agganciarci per oscillare a mò di liana e raggiungere punti della mappa altrimenti inaccessibili in virtù della maggiore mobilità. Sebbene la feature funzioni bene, abbiamo notato che in The Ancient Gods Part 2 queste sezioni sono davvero presenti in misura molto minore rispetto al passato, quindi non ci è permesso usare più di tanto questa nuova meccanica.

Sono presenti poi quattro nuove tipologie di nemici: il Barone Corazzato, l’Imp di Pietra, l’Urlatore ed il Predatore Maledetto. Si tratta in buona sostanza di re-skin di nemici già conosciuti, ma dotati di abilità e peculiarità uniche che cambiano a volte anche l’intero svolgimento di una battaglia, e richiedono strategie particolari per essere sconfitti, oltre che l’uso di armi solitamente meno utilizzate. Tutte queste novità bene o male funzionano, ma il level design e l’alternanza di situazioni rende il livello di sfida spesso non omogeneo, con fluttuazioni nella difficoltà non presenti nel gioco principale e nel primo DLC. Un difetto non troppo incisivo questo ma che và segnalato, soprattutto ai giocatori più esperti che si approcceranno al nuovo contenuto in cerca di un livello di sfida ben calcolato.

È davvero la fine dell’epopea dello Slayer?

Sotto il profilo tecnico The Ancient Gods Part 2, come DOOM Eternal stesso, brilla su tutte le piattaforme su cui è uscito (su Switch al momento è disponibile solo il gioco base, e anche quello è un piccolo miracolo di sviluppo considerando l’hardware a disposizione). Noi lo abbiamo testato su PS4 Pro e le prestazioni sono sempre rimaste ancorate ai 60fps, con una grafica in 4K upscalato, segno che l’abilità di id Software nell’ottimizzare al massimo il suo motore grafico è sempre ai massimi livelli. Il nuovo DLC è disponibile anche su PC ed Xbox One, e durante l’anno è atteso un upgrade gratuito rivolto ad ottimizzare il titolo sulle console next-gen, dove al momento gira in retrocompatibilità. Il comparto audio è pressoché lo stesso del gioco principale, con la colonna sonora la quale, seppur orfana del compositore originale Mick Gordon, offre le giuste soundtrack nei momenti chiave dell’avventura.

Per concludere possiamo dire che The Ancient Gods Part 2 è, seppure un piccolo passo indietro rispetto alla prima parte in termini di bilanciamento di gameplay e sfida, una più che degna conclusione per l’arco narrativo del Doom Slayer, iniziato con l’ottimo reboot della storica saga nel 2016. Ovviamente siamo certi che id Software saprà come riaprire le vicende del nostro corazzato eroe quando sarà il momento, ma nel frattempo consigliamo comunque a tutti gli appassionati di DOOM Eternal di gettarsi nella mischia di questo epilogo DLC, ne vale sicuramente la pena, anche in virtù della seppur accessoria narrazione che è più che abbozzata questa volta, e comunque molto piacevole.

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Si conclude (per il momento) l'arco narrativo del leggendario Doom Slayer, con uno scontro finale che ci aspettavamo magari più coinvolgente, ma che tutto sommato chiude bene le vicende narrate in DOOM Eternal. Le novità di questo secondo DLC non mancano, e al netto di un bilanciamento non proprio ottimale di gameplay e grado di sfida il tutto risulta sempre piacevole e divertente, il sistema di gioco Run & Gun messo a punto da id Software funziona sempre ottimamente e rende anche questo contenuto imperdibile per gli appassionati del gioco.DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 2 - Recensione del DLC