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Dopo Oliver: la recensione del nuovo film di Dan Levy su Netflix

Dal 5 gennaio, è disponibile su Netflix il nuovo film romantico e drammatico diretto ed interpretato da Dan Levy. Questo lungometraggio segna il suo esordio alla regia. Dopo Oliver (titolo originale: Good Grief) propone una storia a tema LGBTQ+, ambientata tra Londra e Parigi. Oltre a Dan Levy, il cast include Luke Evans, Ruth Negga e Himesh Patel. Ecco la sinossi ed il trailer del film:

Un artista in lutto per la perdita del marito, famoso scrittore, porta i suoi due migliori amici a fare un viaggio a Parigi, dove si trovano a svelare segreti e dure verità.

Di seguito potete leggere la nostra recensione senza spoiler di Dopo Oliver.

Nostalgia e speranza

Il film ha senza dubbio un sapore agrodolce: in questo senso, il regista sa coniugare le scene più tragiche a quelle più spensierate. Dopo Oliver si apre con l’immagine di una festa natalizia, lo spettatore ha il forte sentore di una tragedia imminente. La trama non viene meno alle aspettative, risultando fin dal principio forse troppo prevedibile. Infatti, Oliver (Luke Evans), il marito del protagonista Marc (Dan Levy), è subito vittima di un incidente stradale. Dopo averci mostrato la totale disperazione del personaggio alter ego del regista, il film dimostra che è possibile ritrovare la speranza dopo il lutto.

Con una storia molto semplice e lineare, emerge un messaggio estremamente positivo, essenziale nella sua potenza. I momenti di difficoltà di Marc non terminano qui: infatti, scopre degli importanti segreti che il marito teneva nascosti, in un viaggio che lo porta fino a Parigi. D’altra parte, seppur nella loro complessità, i suoi due migliori amici, Sophie (Ruth Negga) e Thomas (Himesh Patel), stemperano il clima di nostalgia. Marc stesso si apre alla possibilità di essere di nuovo felice, con la sua arte e con nuove conoscenze.

L’aria di Parigi

Una parte significativa di Dopo Oliver è ambientata a Parigi, una location davvero inconfondibile, che sa sempre donare un po’ di magia ai suoi film. La fotografia valorizza alcuni scorci della città, mettendo in risalto posti più o meno famosi. Per il protagonista, Parigi rappresenta il luogo di una traumatica scoperta, ma anche il contesto della sua rinascita. Oltre ad essere la città dell’amore, la capitale francese si mostra in tutto il suo fascino come la città dell’arte. È molto suggestiva, ad esempio, la sequenza in cui Marc visita di notte le sale del Museo dell’Orangerie, ammirando con il suo occhio da artista le ninfee di Monet.

Un film sull’amicizia

Come suggerisce il titolo, chiaramente Dopo Oliver è un film d’amore: vediamo il protagonista coinvolto nella relazione tormentata con suo marito e non soltanto. In realtà, il legame che Dan Levy racconta forse meglio nel film è proprio l’amicizia. In una situazione in cui le relazioni sentimentali dei personaggi principali si mostrano precarie o dolorose, la solidarietà e la confidenza che li unisce sembra la soluzione. Il trio formato da Marc, Thomas e Sophie risulta molto convincente, dando anche origine a scene divertenti.

Oltre che come regista, Dan Levy interpreta il personaggio di Marc con grande sensibilità. Come accennato in certe interviste, l’attore sente la storia come molto personale e questo sicuramente emerge nella sua recitazione. Anche la sua chimica con i colleghi Ruth Negga e Himesh Patel appare davvero spontanea e naturale, insieme riescono a dare vita ad un’amicizia estremamente credibile.

Dopo Oliver è ora in streaming su Netflix.

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"Dopo Oliver" racconta in modo lineare un amore tragico e struggente, aprendosi alla possibilità concreta di ritrovare la felicità. Animato da uno spirito ottimista, il film alterna con equilibrio sequenze malinconiche ad altre più spensierate. Parigi regala un'atmosfera magica ad una storia che mette in risalto, più di ogni altra cosa, un'amicizia autentica. Nonostante il rischio di cadere nella prevedibilità, la regia e l'interpretazione di Dan Levy risultano più che convincenti.

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