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Gateball Park – Recensione

Bao Publishing, nella sua collana Aiken, sta presentando diverse opere di Natsume Ono. Una mangaka che dimostra di sapersi destreggiare in più generi, dallo slice of life storico di Futagashira a una storia drammatica di abusi come Not simple, fino al più recente Gateball Park.

UNO SPORT CHE UNISCE

Saotome

Il gateball è uno sport tipicamente giapponese, simile al croquet e praticato soprattutto dagli anziani. Con Gateball Park, Natsume Ono ci presenta una storia corale, con diversi personaggi accomunati proprio dall’amore e dalla passione per questo sport. Persone di tutte le età che si ritrovano al parco per giocare e passare del tempo insieme.

Takuzo, il dentista di paese, dal carattere un po’ burbero e scontroso che non può rinunciare a un giorno di gateball e vorrebbe allenare gli anziani per farli partecipare ai tornei della zona. Sora, una bambina che accompagna spesso i nonni al parco e che si dimostra sin da piccola un’ottima giocatrice. Saotome, una donna giovane e single, che ha tanto tempo libero e un grande cuore. Inizialmente si sente a disagio perché pensa che il gateball sia solo uno sport per anziani e invece scopre un luogo in cui sentirsi felice.

La piccola Sora

Questi sono solo alcuni dei personaggi coinvolti nei vari episodi raccontati dalla Ono e che ci permettono di assistere alle giornate tipo di questo gruppo di giocatori di gateball. Sono stralci di vita quotidiana, fatta di momenti di gioco, di risate e soprattutto di convivialità. I legami che si creano al parco si ripercuotono anche fuori, fornendoci l’esempio perfetto di come lo sport possa unire anche persone che sembrano così diverse. Ognuno ha i suoi pregi e difetti ma all’interno del gruppo tutti hanno lo stesso valore e nessuno viene lasciato indietro.

UNA STRUTTURA EPISODICA

Takuzo e Matsuko

Gateball Park è suddiviso in tanti episodi autoconclusivi, ma tenuti insieme dal vastissimo cast di personaggi che non farete fatica ad apprezzare. Alcune situazioni tornano in modo ricorrente, come la frustrazione di Takuzo verso il figlio. Diversamente dal padre, il giovane dentista ha meno esperienza ma un carattere gentile che lo fa apprezzare da tutti i pazienti. Oppure il rapporto che lega Takuzo a Matsuko, un misto di amore e odio che risale a quando erano compagni di scuola.

Dal punto di vista grafico, lo stile semplice e stilizzato della Ono funziona benissimo per raccontarci la quotidianità e soprattutto nel rendere i personaggi molto espressivi e caricaturali. La gabbia è fissa solo nelle ultime pagine di ogni capitolo, con le tavole divise in due colonne di quattro vignette ciascuna, che vanno lette dall’alto in basso, come indicato in pagina.

Tutti questi elementi rendono Gateball Park un’opera leggera e divertente, nella quale si respirano sensazioni positive e si percepisce l’amore che la mangaka prova verso questi personaggi. Se cercate un’altra storia come Not Simple rimarrete sicuramente delusi, ma vi invitiamo a scoprire un nuovo lato della Ono che saprà regalarvi tante soddisfazioni.

Con Gateball Park, Natsume Ono ci racconta con dolcezza e ironia la quotidianità di un gruppo di giocatori di gateball, uno sport tipicamente giapponese e praticato dagli anziani, ma che diventa punto d'incontro e di convivialità per tanti personaggi diversi.

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