back to top

Graviators – Recensione

Il mondo degli indie games è molto variegato e spazia da titoli il cui elemento fondamentale è la storia a giochi in cui il gameplay è la parte assolutamente centrale. Da questo secondo filone, sono nati giochi come Rocket League o, in maniera diversa, il primo Counter Strike. Graviators, titolo di Couch in the Woods, fa parte proprio della seconda categoria di titoli indie e vi spieghiamo il perché nella nostra recensione.

Tre modalità per tre esperienze

Graviators offre tre modalità di gioco: Arena, Arena Planetaria e Pioggia di Meteoriti. Il concetto dietro Arena e Arena Planetaria è molto simile: distruggere gli scudi avversari e segnare un gol. Un concetto assai semplice, ma di difficile attuazione perché riuscire a prevedere perfettamente la traiettoria della sfera è molto più complesso di quanto si possa credere. Questo è dovuto al buco nero al centro dell’Arena capace di far schizzare la palla in direzioni impreviste e farle acquisire velocità. Fortunatamente, è possibile rallentare il gioco, questo è possibile grazie alla forza di gravità della propria astronave capace di attirare a sé la sfera.

Nella modalità Pioggia di Meteoriti dovremo proteggere la nostra “porta” dai pericoli incombenti, ma qui ci saranno due sfere che potremo utilizzare e, in un ciclo infinito, i meteoriti continueranno a cadere in versioni sempre differenti. Questa modalità presenta anche una fantastica leaderboard per poter vedere quanto siete stati bravi nella vostra scalata verso la vetta.

L’Arena Classica in Graviators, molto simile a Pong.

Facile da imparare, difficile da padroneggiare

I comandi della nostra astronave sono molto semplici, il gioco è intuitivo, ma incredibilmente difficile da padroneggiare appieno. Escluso il movimento, ci sono solo tre azioni che possiamo compiere: scatto, attivare la gravità dell’astronave e uno scudo respingente. Lo scatto ci permette di aumentare la nostra velocità a discapito del controllo, ma spesso risulta necessario per arrivare in maniera tempestiva nella zona che dobbiamo difendere. Attivare la gravità dell’astronave fa in modo di attirare la sfera a noi e di poterla controllare. Lo scudo respingente ci serve a colpire la sfera in maniera decisa e a spedirla con velocità verso il nostro obiettivo. Ma riuscire a coordinare perfettamente quando colpire la sfera, allo scopo di lanciarla nel punto che vorremmo, richiede alti livelli di concentrazione e una buona dose di fortuna. In questo senso Graviators diventa più simile al biliardo, ma è altrettanto vero che in partite altamente concitate si potrebbe trasformare in un flipper impazzito.

La pioggia di meteoriti in Graviators.

Un buon divertimento

Couch in the Woodsci ha portato un gioco molto divertente, che possiamo cercare di giocare in maniere completamente differenti e sempre diverse. Purtroppo, in queste fasi iniziali del titolo, si sente un po’ la mancanza di poter personalizzare ancor di più colori e astronavi, così come l’attuale mancanza di giocatori online ne compromette la versione più competitiva, ma siamo sicuri che ben presto i giocatori si troveranno molto rapidamente.

Graviators è un bel gioco, meccaniche semplici e intuitive lo rendono adatto a tutti, ma la difficoltà nel padroneggiare appieno le sue sfaccettature potrebbe risultare un ostacolo per qualcuno. L’attuale mancanza di giocatori online è, purtroppo, un duro colpo per questo titolo che vanta nella sua modalità di Arena Planetaria tutta la sua originalità.

CORRELATI

Graviators è un bel gioco, meccaniche semplici e intuitive lo rendono adatto a tutti, ma la difficoltà nel padroneggiare appieno le sue sfaccettature potrebbe risultare un ostacolo per qualcuno. L’attuale mancanza di giocatori online è, purtroppo, un duro colpo per questo titolo che vanta nella sua modalità di Arena Planetaria tutta la sua originalità.Graviators - Recensione