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Kalya 10 – Prigione di roccia

La continuity di Kalya entra ancora di più nel vivo e gli eventi colpiscono con maggiore influenza la compagnia di ventura.

La compagnia di Kalya, dopo aver lasciato l’antica città gjaldest, si è diretta nella capitale nanica di Agadark per far curare Aridan, ferito in uno scontro. Davanti le porte della città, Bael, titubante, racconta di essere l’erede al trono del regno dei Tumul, braccato dal cugino che ne reclama il trono. I nostri sono costretti, quindi, a entrare di nascosto in città.

Con questo numero la continuity di Kalya entra ancora di più nel vivo. Gli eventi colpiscono sempre con maggiore influenza la compagnia di ventura, l’universo narrativo si fa sempre più vasto ed interessante, alcuni tasselli iniziano a prendere posto nel quadro generale.

Nella “Prigione di roccia” un altro elemento importante per la narrativa di genere prende forma: gli intrighi di palazzo. Il nano Bael, come anticipato nella trama ad inizio post, racconta infatti di essere l’erede al trono e di essere scappato codardamente, dandosi per morto.

Ancora una volta il duo Lamberti – Cantone riesce ad utilizzare degli elementi classici del genere fantasy e ricamarci sopra la continuity di Kalya. La storia funziona bene, tiene attaccato il lettore senza risultare mai banale.

Interessante il tratto di Alessio Zanon, che da un’interpretazione personale dei personaggi: essenziale ma molto dinamica nelle scene più concitate.

La continuity di Kalya entra ancora di più nel vivo e gli eventi colpiscono con maggiore influenza la compagnia di ventura.

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