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Mario Day – Un viaggio tra i ricordi

Oggi, 10 marzo, che nella dicitura america si traduce in mar 10, è il Mario day, la giornata mondiale dedicata alla mascotte videoludica più famosa al mondo. Per festeggiare questo giorno, abbiamo deciso ricordare il nostro primo approccio, e i momenti di felicità, che Super Mario ha regalato ad alcuni di noi e alle nostre famiglie. Inoltre, per tutti i fan del baffuto idraulico, Nintendo ha deciso di attivare un periodo di promozioni, che terminerà il 7 aprile, sul proprio store ufficiale. Prima di ripercorrere i nostri ricordi, vogliamo dedicare un momento alla storia videoludica di Mario.

L’inizio

La prima apparizione di Mario è avvenuta nel 1981, nel gioco arcade Donkey Kong, poi pubblicato anche sulle console del tempo. L’indimenticato titolo, nel quale ancora oggi ci si sfida, vede affrontare e saltare i barili tirateci da, appunto, Donkey Kong. Dopo altri due titoli della serie, Nintendo vede il potenziale di Mario e, complice la visione di un giovane Shigeru Miyamoto, nasce Super Mario Bros, uno dei titoli di lancio del Nintendo Entertainment System (da ora NES) sul suolo americano. Il gioco è divenuto in brevissimo tempo un successo, arrivando a vendere più di 40 milioni di unità nel mondo nel 1994. Un numero altissimo se pensiamo alla distribuzione videoludica del tempo. Nel lasso di tempo dall’uscita a questo record sono nati altri titoli, così come la successiva console Nintendo e il primo film dedicato al baffuto idraulico.

La mitica cartuccia di Super Mario Bros.

Il successo planetario di tutte le uscite dedicate al mondo di Super Mario ha spinto Nintendo a creare moltissimi spin-off nel tempo e, per alcuni, è stato proprio questo il primo approccio con Mario ei suoi amici/nemici. Proprio questo è il caso della nostra Federica.

La bellezza delle corse

Federica, la più giovane tra noi, ricorda i suoi pomeriggi passati su Mario Kart Double Dash, uno dei titoli di punta del mai troppo apprezzato GameCube. Le corse avvincenti, unite alla grafica moderna del gioco, hanno acceso il lato competitivo di Federica, al tempo una bambina di 5 anni. Sempre in cerca di nuovi sfidanti, anche all’interno della propria famiglia, si divertiva come non mai in quella che, di fatto, era diventata la sua comfort zone.

Una delle gare di Mario Kart Double Dash.

Il suo amore per quelle corse sfrenate e divertenti, costellate di ostacoli e armi da utilizzare contro il malcapitato di turno, le hanno fatto consumare il gioco al tempo. Le sue ore di relax sono poi continuate con gli altri titoli della serie ma, ancora oggi, quando parla di Double Dash le brillano gli occhi, non solo perché era un periodo più spensierato e felice quando ci giocavo, ma anche perché è ancora alla ricerca di un degno sfidante. Chissà che questo sfidante non sia il nostro Patrizio che, oltre ad avere un’altra età, ha ricordi leggermente diversi.

Il calore della famiglia

Il nostro grande appassionato di Harry Potter ha sperimentato in prima persona il magico titolo che ha dato inizio a tutto: Super Mario Bros. Il suo ricordo lo riporta indietro di tanti anni, a quel 1988, quando abitava con la propria famiglia e giocare a Super Mario Bros. era un’attività familiare, capace di unire le persone e avvicinarle. Gli ostici nemici e gli infidi livelli erano una sfida da superare per Patrizio e suo padre che volevano vedere chi riusciva a progredire il più possibile nel salvataggio della principessa Peach.

Il secondo livello subacqueo di Super Mario Bros. sicuramente un mondo difficile quando si è alle prime armi.

Queste sfide spesso generavano delle piccole diatribe, risolte sempre con queste parole: “Tu questo livello non lo sai fare, adesso te lo passo io”. Questa la grande frase che il padre di Patrizio utilizzava per giocare ancora di più a Super Mario Bros. e divertirsi, mentre il bambino guardava in adorazione il suo eroe guadagnare monete nel tentativo di riuscire a terminare l’indimenticabile titolo per NES. Se Patrizio associa Mario a un momento di unione familiare, lo stesso non si può dire di Christian che ha iniziato a conoscere la mascotte Nintendo in tutt’altro modo.

L’avvicinamento portatile

Il nostro Christian si è avvicinato a Mario con la sua prima avventura portatile: Super Mario Land. Un’avventura difficile, simile in tutto e per tutto ai giochi per NES, che è rimasta nel cuore di quel bambino, facendo nascere in lui la passione per i videogiochi. Una passione che, ancora oggi, lo accompagna in ogni momento libero della sua vita, inoltre, proprio quel titolo è sempre stato una sfida per il nostro capo sezione perché, al tempo, non era mai riuscito a terminare quell’avventura. Quella sensazione di incompiuto è rimasta con lui per molto tempo, il tarlo di non essere mai stato in grado di terminare quel gioco lo ha accompagnato per anni nei recessi della sua mente.

L’avvio di Super Mario Land ricorda moltissimo quello di Super Mario Bros.

Recentemente, ha ritrovato quello stesso GameBoy, ancora funzionante, e non ci ha pensato due volte a inserire nuovamente la cartuccia per cercare di porre fine a quella sfida che, da bambino, era invalicabile per lui. Questa volta, da gamer navigato, ha terminato Super Mario Land senza alcun problema, nonostante quei nemici dal design unico e che non abbiamo più visto realmente in nessun gioco di Super Mario. O forse questo design l’ha già visto Davide, il nostro esperto di Super Mario?

La nascita della passione

Davide si è avvicinato al mondo della mascotte Nintendo esattamente nello stesso modo di Patrizio, attraverso il primo indimenticabile Super Mario Bros. La sua esperienza è stata leggermente diverse, infatti, ricorda con piacere come lui riuscisse a battere tutti nelle sfide familiari, qualcosa che i suoi genitori non riuscivano a digerire particolarmente bene, infatti, loro si mettevano a giocare di notte per allenarsi e cercare di sconfiggere il bambino. Oltre a questo, gli è impossibile dimenticare l’eccitazione di quel Natale in cui ha ricevuto il proprio NES con la copia di Super Mario Bros./Duck Hunt. Il baffuto idraulico è entrato nel suo mondo e non ne è più uscito, la sua musica così iconica gli porta inevitabilmente un sorriso sulle labbra appena la sente e, fin troppo spesso, si ritrova a canticchiarla come un mantra per ritrovare il buonumore.

L’inizio di Super Mario Bros. dove veniamo subito approcciati dal mostro che, molto probabilmente, ha mietuto più vittime in assoluto: il primo goomba.

Speriamo che questa nostra rievocazione porti anche voi lettori a ripensare al vostro primo approccio, alle emozioni provate, quando avete incontrato Mario la prima volta nella vostra vita. Noi non possiamo far altro che andare a riprendere in mano il controller, mentre vi auguriamo buonMario Day a tutti voi!

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